Moscato d'Asti – dati di vendita 2002-2006

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Fonte: Consorzio di tutela Asti

Il Consorzio per la tutela dell’Asti ha risposto in maniera molto solerte alle mie richieste di dati, che si riferivano al Moscato d’Asti che ricade dentro la denominazione Asti DOCG pur non avendo la medesima dimensione e reputazione. In realta’, le conclusioni dell’analisi che andiamo a fare sono piu’ che incoraggianti: il Moscato e’ un prodotto in costante e turbolenta crescita, con una propensione all’esportazione in crescita e seconda solo al fratello maggiore (l’Asti spumante).
The Consorzio per la tutela dell’Asti answered very quickly to my requests of date relatively to Moscato d’Asti, which is the less famous (and sold) product falling into the Asti DOCG denomination. However, the conclusion of our analysis are pretty surprising: Moscato d’Asti is a wine which is growing very strongly, with a growing exposure to exports and with a penetration abroad which is only marginally lower than the Asti Spumante and well above all other Italian sparkling wines.

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Le Opinioni del vino – ancora 2 settimane per rispondere

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Dopo una settimana di apertura del sondaggio intitolato “La bottiglia di vino” siamo arrivati a 32 risposte. Invito dunque chi non ha ancora aderito a partecipare!
Siccome per questo sondaggio, Gianpaolo Paglia (Poggio Argentiera) offre un omaggio della sua produzione che sara’ estratto tra tutti coloro che: (1) si sono iscritti al panel (e’ sempre possibile farlo qui, per chi non si e’ ancora iscritto); (2) partecipano al sondaggio fornendo, alla fine, il proprio indirizzo email (in modo da consentire a Gianpaolo di contattare il vincitore), devo dedurre che a questo momento i fortunati hanno una probabilita’ del 3% circa di vincere!!!

Vi ricordo le caratteristiche del sondaggio:
(1) Aperto da oggi 1 Ottobre al 24 Ottobre;
(2) 5 domande che si riferiscono ai tappi, ai metodi di confezionamento, alle etichette e alle retroetichette;
(3) tempo di compilazione: tra 2 e 3 minuti;
(4) tutte le risposte sul sito il 25 Ottobre alle ore 20:00.
(5) il sondaggio e’ aperto a tutti, anche a chi non e’ iscritto al panel (il quale non mettera’ la sua password).

Forza! Partecipate qui: ecco il link del sondaggio e il link per accreditarvi al panel

Esportazioni di vino rosso VQPRD in Piemonte – aggiornamento maggio 2007

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Dopo aver analizzato per mesi le esportazioni italiane, penso che sia il caso di fare qualche incursione in dati piu’ dettagliati. ISTAT consente di analizzare le esportazioni di alcune regioni specifiche, prevalentemente per i vini rossi e della categoria VQPRD. Quindi, sono partito con la raccolta dati del Piemonte, e mi riprometto di farlo anche per le altre due-tre regioni che ipotizzo tengano alto il vessillo dell’export italiano di qualita’: il Trentino Alto Adige, il Veneto e la Toscana.
After analysing the Italian exports, we start now to give a closer look to some regional data. ISTAT provides exports for some specific regions and products, mainly for red wines and for quality category (VQPRD). I started collecting data for Piedmont and I will do the same work for other 2-3 regions such as Tuscany, Veneto and Trentino Alto Adige.

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Partendo dal Piemonte (vini rossi VQPRD imbottigliati), li considerazioni piu’ interessanti sono: (1) il miglioramento continuo del prezzo/mix di prodotto negli ultimi mesi, compensato da una riduzione dei volumi, che porta a valori stabili; (2) l’eccellenza in valore assoluto del prezzo di esportazione al litro (oltre 5 euro); (3) l’eccellenza delle esportazioni nel mercato americano (EUR8 al litro), che rappresenta il 40% circa dell’export totale.
Starting with Piedmont (data is for red wines of the VQPRD category), the key conclusions are as follows: (1) a constant improvement of the product mix over the last months, compensated by a reduction in volumes exported; (2) an excellent mix overall of over EUR5 per liter; (3) an excellent exposure to the US market (EUR8 per liter), which represents 40% of total regional exports of red quality wines.

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Esportazioni di vino italiano – dati primo semestre 2007

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Eccoci arrivati alla fine del primo semestre 2007. Come al solito, penso sia meglio guardare i dati su un orizzonte annuale, piuttosto che focalizzarci su periodi piu’ limitati che sarebbero gioco forza influenzati da tendenze passeggere. Tuttal’piu’ ci focalizziamo sui dati mensili, che sono in realta’ gli unici veramente nuovi e, francamente, meno belli di quelli dei mesi precedenti! Vi metto in bella vista questo tabellone che vi da tutti i dettagli sulle esportazioni di vino a giugno 2007. Quali sono le novita’? Beh, la piu’ significativa e’ che le esportazioni “si stanno calmando”, soprattutto nei volumi. La crescita degli ultimi due mesi si e’ indebolita, anche perche’ cominciamo a confrontarci con degli ottimi mesi dello scorso anno: a giugno stiamo sempre su un +16%, ma noterete anche che la parte a maggior valore (imbottigliato) comincia a fare +8% e, nel mese di giugno, i volumi si sono fermati. Infine, sorpresa: importiamo bottiglie di vino che paghiamo quanto quelle che esportiamo; per la mia breve esperienza, non era mai capitato!

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Il sommario de "I numeri del vino" di settembre 2007

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Ripropongo il sommario di Settembre, con qualche giorno di ritardo a causa degli impegni di lavoro.
Senza ombra di dubbio, il maggiore interesse si e’ concentrato sulle previsioni della vendemmia 2007 e sul lancio del progetto “Le opinioni del vino”. Il progetto ha poi avuto una buona accelerata ed e’ definitivamente partito il 1 Ottobre con il primo sondaggio sulla bottiglia di vino.

E’ stato un mese molto variegato come argomenti: abbiamo analizzato le esportazioni a fine maggio per il vino e lo spumante, e quelle dei produttori americani nel 2006.
Abbiamo ripreso la saga degli spumanti, con i dati relativi alla Franciacorta e all’Asti.
Abbiamo proseguito l’analisi degli operatori francesi con i dati descrittivi di LVMH e con i risultati del 2006, e sempre nell’ambito dell’area mercato abbiamo analizzato i consumi di vino attesi per il 2010 da Vinexpo. Produzioni e rese nel Medoc hanno completato il quadro francese.
In ambito europeo, abbiamo guardato alle attese ricadute della riforma europea del vino.

Dati regionali: Puglia e le DOC/DOCG nel 2005. E infine, una curiosita’: le temperature medie delle Langhe degli ultimi anni

Ah, dimenticavo… il blog ha anche festeggiato il suo primo compleanno