Presentazione/Varie


L’impronta ambientale dell’attività vinicola, ovvero quanto pesa la tua bottiglia? – indagine Rabobank

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Il titolo dell’ultimo rapporto trimestrale di Rabobank sul settore del vino  vale più di mille spiegazioni: “La più grande sfida di sostenibilità del vino è anche la più facile da implementare”. Qual è? Il peso della bottiglia. Tema che mi sta a cuore da tempo e che finalmente posso affrontare con i numeri. Infatti, il rapporto mette in luce come a detta degli operatori l’involucro più sostenibile è il vetro (60% dei rispondenti del sondaggio), poi mette anche in luce come il “packaging” rappresenti il 25% delle emissioni della catena produttiva e distributiva (questa è un’analisi, non un sondaggio) e infine fa vedere che sebbene molte aziende abbiano cominciato a pensare di ridurre il peso delle bottiglie, poche l’abbiano davvero fatto e anche chi l’ha fatto potrebbe fare molto di più. La produzione della bottiglia “leggera” (parliamo 420 grammi) genera meno emissioni ed è anche meno costosa: una combinazione molto difficile da trovare nell’ambito della sostenibilità. Ma, attenzione: passare da 600g per bottiglia a 400g funziona, ma scendere ulteriormente può diventare costoso perché la produzione diventa difficile e gli scarti (delle bottiglie “venute male” aumentano). E, infine, per gli esperti di marketing… la bottiglia diventa più “stupida”, fondo piatto, bottiglie più panciolute, insomma un dilemma quando si arriva allo scaffale. Diciamo cose nuove? Ma no, Banfi lavora a questa innovazione da oltre 10 anni (link). Ma altri ben più piccoli hanno abbracciato il concetto (link, giusto per citarne uno). D’altronde a noi interessa il liquido. Quindi, caro produttore, quanto pesa la tua bottiglia? E, soprattutto, cosa stai aspettando?

Passiamo ad analizzare insieme qualche dato del rapporto.

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Le statistiche de “I numeri del vino” – aggiornamento 2023

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Buon 2024 a tutti. Il post di apertura dell’anno è una specie di bilancio dell’andamento del blog nel 2023. Le rilevazioni di Google Analytics sono cambiate e alcuni parametri sono difficili da riconciliare ma il quadro resta abbastanza chiaro: il blog dopo un lungo declino è in fase di stabilizzazione. Il 2023 è stato un anno ancora negativo ma sembrerebbe “atterrare”. I segnali positivi vengono soprattutto dalle letture dei post recenti, che sono girate in positivo e sull’andamento positivo della divisione “solonumeri”, uno dei pezzi del blog di cui vado veramente fiero (e che ho in piano di allargare). I grandi numeri sono poco meno di 100 mila visitatori (stabili, ma ho dei dubbi sul modo di calcolo del vecchio e nuovo Analytics), pagine viste in calo del 12% a 200mila, ma con un incremento del 4% di quelle “pubblicate nell’anno” rispetto al medesimo parametro del 2022 e con Solonumeri in crescita dell’8%, quasi sul livello del 2021. Per chi vuole indagare ulteriormente con tabelle e grafici suggerisco di proseguire nel post completo.

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Buone feste da “I numeri del Vino”

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Cari lettori,

il 2023 è stato un anno di rinnovamento per inumeridelvino.it, soprattutto dal punto di vista tecnologico. Il blog è migrato dalla piattaforma di Workup, che ringrazio ancora per la decennale e gratuita ospitalità (dal valore implicito importante, oltre al fatto che hanno ridisegnato il blog), a un nuovo host con l’aiuto di Andrea Brugnolo che mi ha quasi omaggiato il lavoro, con conseguenti aggiornamenti che stanno avendo un impatto positivo sulle visite.

Dall’altro lato è stato un anno meno fruttuoso per la beneficenza all’associazione ONLUS Divina Provvidenza, arrivata a poco più di 1000 euro. Visto il fastidio della pubblicità e l’esiguità dei contributi che ne derivavano (circa 100 euro l’anno) ho deciso di rimuoverla per offrire una migliore esperienza di lettura, rimpiazzandola con un banner che invita alle sponsorizzazioni e mettendo un tasto Paypal per donare. Purtroppo le mie speranze sono state vane, nessuno si è fatto avanti (per quanto nemmeno io abbia cercato alcuno).

Siamo arrivati alla fine del 17esimo anno del blog ed è tempo di auguri e propositi. I propositi sono quelli di continuare il lavoro e se possibile migliorarlo, con qualche “commento” in più e mantenendo il rigore dei numeri.

Vi auguro un 2024 di salute, serenità e gioia.

Buone feste

Marco Baccaglio

Non berrò più vini di produttori antipatici…

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Dopo oltre 15 anni di post ininterrotti sui numeri, ho deciso di concedermi qualche divagazione quando ho qualcosa che penso valga la pena di scrivere sulle mie esperienze personali nel mondo del vino.

Dunque, sto organizzando un giro con due cari amici di San Francisco, con cui in passato abbiamo viaggiato insieme per cantine (non vi dirò dove andremo). Mettere giù una tre giorni di visite significa cercare i produttori giusti, contattarli, fissare un appuntamento e calcolare bene i tempi. Si parte di solito con i più importanti, “quelli che senza” il giro perderebbe di significato, per dare loro la precedenza e poi si completa.

Leggendo su internet (e sulle guide) che uno di questi non riceve in cantina, telefono per sincerarmene e vengo rimandato, con tono speranzoso ma con la conferma della normale chiusura della cantina, all’invio di una email. Armato di rinnovata speranza scrivo una bella email presentandomi (inumeridelvino.it, sommelier e via dicendo), introducendo gli altri due con dovizia di dettagli e referenze delle nostre visite passate (di altissimo livello, più volte, in Piemonte e Umbria), e chiedendo se alla luce di tutto questo sarebbe possibile fare una eccezione.

A “maggior tutela” e nella speranza di trovare un punto di contatto propongo anche di fare una devoluzione in beneficenza a un ente della zona a compensazione dell’ospitalità in cantina (già fatto nelle Langhe) oppure, in caso di esito negativo e in ultima istanza, di invitare il produttore o l’enologo o chi per esso a pranzo, per assaggiare qualche loro vino insieme (a nostre spese ovviamente).

La risposta della cantina Continua a leggere »

Le statistiche de “I numeri del vino” – aggiornamento 2022

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Buongiorno e benvenuti nel 2023, che vi auguro pieno di soddisfazioni.

Come ogni anno, oggi è il giorno del bilancio del blog del 2022. In breve: è stato un anno orribile e non ci sono spiragli che il 2023 possa essere migliore. Le visite sono calate del 25% e le pagine viste del 20%. L’unica consolazione sarà che nel 2023 da luglio Google Analytics “smetterà” il servizio per una nuova piattaforma e quindi tutti questi numeri terribili non saranno più disponibili.

Per addendrarci un minuto nel tema, vi direi semplicemente che il blog sta subendo una forte disintermediazione dai motori di ricerca (o meglio, dal motore di ricerca, ossia Google). Infatti, se guardate nelle tabelle ne trovate una dove viene spaccato il -25% delle visite tra motori (-31%) e visite dirette (+7%). Questo +7% che applica a circa 20mila visite delle 95mila totali è l’unico indicatore positivo, insieme alle pagine per visita (+8%) e alla durata media della visita (+5%).

Bene, se aprite il post trovate tutta una serie di indicatori e tabelle di dettaglio.

Grazie ancora del vostro supporto.

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