Argentina – produzione, superfici e vitigni 1990-2005

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L’Argentina e’ uno dei principali produttori di vino nel mondo, con una superficie vitata di circa 205000 ha destinata alla produzione di vino (uguale a quella del 1990, ma di 17000 ettari superiore a quella del 2000), principalmente concentrati nelle zone di Mendoza (153000ha) e San Juan (48000ha), e con una produzione di vino di circa 15m di hl annui. E’ anche una nazione con una tradizione piuttosto radicata nel mondo del vino: circa il 54% del vigneto ha piu’ di 25 anni. Nel corso degli ultimi 15 anni e’ stata comunque oggetto di una pesante rifocalizzazione della produzione che era originariamente destinata alla produzione di vini rosati: oggi la suddivisione del vigneto a seconda della destinazione vede al primo posto i vini rossi (46%) seguiti dai vini rosati (31%). Secondo, hanno aumentato in modo significativo la quota dei vini di qualita’, con una conseguent riduzione dei volumi prodotti.
Argentina is one of the key wine producers, with 205000ha of vineyard devoted to wine production (flat vs. 1990, rising by 17000ha vs. 2000), mainly concentrated in Mendoza (153000ha) and San Juan (48000ha), and with a productino of roughly 15m/hl yearly. It is also the country in which the wine production was heavily refocused: production was once mainly concentrated on rose’ wines, while today the red wines are using 46% of total areas (vs. 31% for rosee wines). Secondly, they have strongly increased the weight of quality wines (now over 50% of the areas), reducing the production vs. 1990.

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Le esportazioni di Bordeaux a giugno 2007

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Fonte/Source: Ufficio statistico della dogana del governo francese
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Le esportazioni di Bordeaux (imbottigliato) sono una parte significativa (16%) delle esportazioni di vino francesi, seconde solo a quelle di Champagne (35% del totale). Definiamo subito il campo: stiamo analizzando i dati per i vini rossi, escludendo quelle (irrilevanti) dei vini bianchi. Dunque, nei 12 mesi a giugno 2007 le esportazioni hanno raggiunto 1.05 miliardi di euro a valore e 1.4m/hl a volume. Dove va questo Bordeaux: il 30% finisce agli inglesi e agli americani, il 10% ai tedeschi, il 10% ai giapponesi e l’11% ai vicini di casa del Belgio (che sono anche un mercato chiave per lo Champagne). L’Italia? Ci siamo, ci siamo: lo 0.5% pari a 4.8m di euro. La parte importante e’ pero’ quel 39% dove ci sono dentro i paesi del medio ed estremo oriente.

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Opinioni del vino: sondaggio sulla bottiglia di vino – ultima settimana

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Alla seconda settimana di apertura del sondaggio intitolato “La bottiglia di vino” siamo arrivati a 40 risposte. I risultati fino ad ora raggiunti sono piuttosto interessanti, ma preferisco non anticipare nulla, per non influenzare chi potrebbe ancora votare.
Siccome per questo sondaggio, Gianpaolo Paglia (Poggio Argentiera) offre un omaggio della sua produzione che sara’ estratto tra tutti coloro che partecipano al sondaggio fornendo alla fine il proprio indirizzo email (in modo da consentire a Gianpaolo di contattare il vincitore), a questo momento i fortunati hanno una probabilita’ del 2.5% circa di vincere. Non vorrete mica lasciare una probabilita’ cosi’ tanto alta di vincere dei vini cosi’ tanto buoni, vero?

Vi ricordo le caratteristiche del sondaggio:
(1) Aperto fino al 24 Ottobre;
(2) 5 domande che si riferiscono ai tappi, ai metodi di confezionamento, alle etichette e alle retroetichette;
(3) a compilarlo ci impiegate tra 2 e 3 minuti;
(4) tutte le risposte sul sito il 25 Ottobre alle ore 20:00.

Noto che con 40 che hanno partecipato, 82 hanno guardato il sondaggio e non lo hanno mandato (submitted in inglese): forza! Partecipate qui: ecco il link del sondaggio e il link per accreditarvi al panel

Il mercato cinese del vino – dati 2005 e previsioni 2010

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Fonte: Vinexpo
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Vinexpo ha condotto una indagine particolareggiata del mercato del vino cinese, che riprendiamo nelle maggiori conclusioni. Il mercato del vino cinese nel 2005 e’ stato di 4.2m/hl (+5% annuo dal 2001 in cui era a 3.5m/hl) e USD1.1bn di valore (+7.4% annuo rispetto agli USD0.8bn del 2001. Di qui al 2010, secondo Vinexpo il mercato e’ destinato a crescere ulteriormente: ci si aspetta un +8% annuo a valore (USD1.7mld) e del 6.4% annuo a volume (5.8m/hl). Arrivando alle principali conclusioni del post possiamo dire che: (1) il mercato e’ destinato a crescere prevalentemente a volumi, piu’ di quanto non abbia fatto sino ad oggi; (2) come vedremo, resta un mercato essenzialmente di vini fermi e non spumanti; (3) la grande opportunita’ di qui al 2010 sembra il rilancio dei vini bianchi; (4) rispetto al resto del mercato mondiale, il mercato del vino cinese resta caratterizzato da un mix piu’ povero con il 93% dei vini venduti a meno di USD5 contro il 77% del resto del mondo, e da una quasi completa predilezione per i rossi (87% del mercato nel 2005 contro il 50% del resto del mondo).

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Campari divisione vino: risultati secondo trimestre 2007

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Campari ha continuato a crescere molto bene nel secondo trimestre dell’anno. La divisione vino (che raggruppa diversi marchi tra i quali Cinzano spumante e vemouth, Sella e Mosca e Terrazzi Puthod) ha raggiunto un fatturato di EUR31m (EUR57m nel semestre). Più importante, la crescita organica (cioè escludendo le acquisizioni e le variazioni dei cambi) è rimasta molto buona at 12% (30% nel primo trimestre). Dalla progressione del fatturato noterete che, in ogni caso, i giochi si fanno sempre nell’ultimo trimestre dell’anno, quando si concentra la maggior parte delle vendite (40%).

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Campari continued to perform well in Q2 2007. Its wine division (which includes sparkling wines and vermouths Cinzano, Sella e Mosca and Terruzzi Puthod) generated EUR31m sales (EUR57m in the first half). More important, organic growth (which excludes acquisitions and change of currencies) stayed on a good 12% in Q2 (30% in Q1). Looking at the progression of revenues you can note that, however, the destiny of a year is all tied to the performance of the last quarter of the year.

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