Con un po’ di fortuna sono riuscito a trovare I bilanci completi di Yantai Changiu Pioneer Wine e quindi riusciamo oggi ad avere un quadro più completo dei dati 2023 ma anche di quelli passati. Diciamo subito che vista la crisi che percepiamo noi nel consumo di vino dei cinesi, l’azienda non sembra essere stata impattata come dovrebbe. I margini sono ovviamente sotto pressione e molto inferiori al passato (17% a livello operativo nel 2023 contro il 30% e più di 10 anni fa) ma YCPW resta ampiamente profittevole e con una buona valorizzazione di borsa. Per intenderci: vendite di 4.4 miliardi di remimbi (572 milioni di euro), utile netto aggiustato di 464 milioni (61 milioni di euro), una cassa netta di 1.7 miliardi (220 milioni di euro) in forte crescita grazie alla razionalizzazione del magazzino. Valore in borsa: 12 miliardi di remimbi, pari a circa 1.6 miliardi di euro, il che significa un rapporto sugli utili del 2023 di circa 25 volte e un rapporto tra valore d’impresa e utile operativo di 14 volte. Tutti questi numeri lasciano intendere che gli investitori pensano che il progresso visto nel 2023 (almeno a livello di vendite) possa continuare. Passiamo a un’analisi più dettagliata con grafici e tabelle allegate.
Cina
I consumi di vino nel mondo – aggiornamento 2023 OIV
nessun commentoOIV ha aggiornato al 2023 I dati relativi al consumo di vino nel mondo. Dopo anni di stabilità tra I 230 e I 240 milioni di ettolitri, nel 2022 e 2023 (entrambi ancora stimati), OIV fornisce un quadro molto più cupo, con i consumi in discesa rispettivamente a 227 e 221 milioni di ettolitri. Il calo del consumo è più o meno visibile in quasi tutti i principali mercati, ma chiaramente il dato negativo 2023 del mercato americano (dal record di 34.3 milioni di ettolitri del 2022 a 33.3) e l’ulteriore sforbiciata ai presunti consumi cinesi (da 9.1 a 6.8 milioni di ettollitri) sono quelli che pesano di più nel saldo annuale. Scendono leggermente anche i consumi nei principali paesi europei come Francia, Italia, Germania e Regno Unito, mentre sembrano essere stabili in Spagna (ma pariamo di numeri che potranno essere rivisti in modo significativo nel futuro. Per fortuna, per così dire, anche la produzione di vino 2023 è stata fortemente deficitaria, calata da 263 a 237 milioni di ettolitri, tale dunque da mantenere il mercato in equilibrio dato che parte di questa produzione viene destinata agli “usi industriali”, ossia alla produzione di prodotti distillati. Bene passiamo a un’analisi più dettagliata ricordandovi che i dati sono disponibili anche nella sezione Solonumeri qui sopra in formato scaricabile.
La produzione di vino nel mondo nel 2023 – aggiornamento OIV
nessun commentoCon il forte calo dei consumi in essere e che abbiamo analizzato qualche giorno fa, il calo della produzione mondiale di vino nel 2023, rivista da OIV al ribasso a 237 milioni di ettolitri (il 10% sotto sia il 2022 che la media degli ultimi anni di 264 milioni) non è così drammatico. Certamente il primo dato che salta all’occhio è che l’Italia ha perso il primato produttivo a favore della Francia, almeno per il 2023, con 38 milioni di ettolitri contro 48 milioni, noi in discesa del 23%, la Francia in ripresa del 9% sull’anno precedente. A dire il vero l’Italia è un buona compagnia visto il forte calo a livello mondiale: la Spagna cala solo poco meno di di noi, -21% e Australia, Argentina e soprattutto Cina calano come o più dell’Italia. Dunque, un quadro a tinte fosche con l’Europa che scende a 144 milioni di ettolitri, -9/10% e il resto del mondo a 93 milioni di ettolitri e un andamento egualmente negativo. Passiamo a un breve commento dei dati che trovate anche nella sezione Solonumeri qui sopra.
Cina – importazioni di vino 2023
nessun commentoPer il sesto anno di fila le importazioni di vino in Cina sono in netto calo. Nel 2023, con un ulteriore -21% il mercato cinese ha importato 1.1 miliardi di euro di vino, meno della metà del 2017 (2.5 miliardi) per un volume di 2.5 milioni di ettolitri (-26%), questo un terzo dei 7.5 milioni di ettolitri importati nel 2017. Ora, dire che i cinesi non bevono più vino non è forse del tutto corretto perché sembra difficile che il consumo possa essersi ridotto così tanto dopo essere cresciuto così tanto. Non essendo successo niente al prodotto vino, alla sua percezione e allo sforzo degli esportatori, penso che la conclusione più ovvia sia che questo calo di consumi sia in qualche modo “guidato”. Il test sarà la riapertura al vino australiano, che è passato da 700 milioni di euro di export a 3 milioni con i dazi e che proprio da queste settimane si è vista cancellare il balzello. In tutto questo noi italiani non abbiamo perso tanto perché la Cina non è mai stato un grande mercato. Nel 2023 le nostre esportazioni sono scese del 16% a 108 milioni, ma siamo la metà del Cile e un quinto della Francia. Vi ricordo che tutti i numeri sono disponibili nella sezione Solonumeri. L’analisi continua nel resto del post con grafici e tabelle.
Produzione e consumo di vini rosati (dati 2000-2021) – rapporto OIV
nessun commentoL’OIV ha spesso guardato al segmento dei vini rosati con dei focus speciali. Ci ritorniamo sopra oggi, sempre grazie ai dati OIV ma relativi al loro rapporto annuale che ha coinvolto tutte le categorie di vino e che potete trovare scorrendo i post degli ultimi giorni. I vini rosati sono senza dubbio una categoria in crescita, ma con un “footprint” un’orma ancora molto concentrata e con una rappresentatività molto limitata: 10% dei consumi e 8% della produzione nella media secondo OIV 2017-2021, per un totale poco sopra i 20 milioni di ettolitri. Però con un trend positivo, essendo passati dall’8.7% al 9.5% del consumo mondiale, da 20 a 23 milioni di ettolitri tra il 2000-2004 e il 2017-2021. Come vedrete dai grafici e dalle tabelle che seguono il segmento dei vini rosati è guidato chiaramente da Francia e USA per quanto riguarda i consumi e si aggiunge la Spagna quando si considerano i dati produttivi, mentre l’Italia ha posizioni marginali, intorno o meno del 4% sia per quanto produciamo che per quanto beviamo. Il primo grafico vi aggiunge una curiosità: quanto è il vino rosato in proporzione al vino totale. E qui leggiamo l’Uruguay davanti a tutti (avrei immaginato vini rossi in preponderanza, viste le carni che hanno), ma anche come già citato in precedenza che i francesi bevono secondo OIV più vino rosato che vino bianco. I dati 2021 aggiungono una seconda cuiriosità: i francesi sembrerebbero produrre meno vino rosato di quello che bevono, mentre gli americani al contrario sono in surplus: quasi un “controsenso” nel contesto normale del vino mondiale! Bene, passiamo a una breve analisi dei dati.