Il lavoro di oggi riguarda I prezzi dei vini all’origine come riportati da ISMEA, fonte di questi dati. Il loro andamento è ovviamente legato alle dinamiche vendemmiali, anni ricchi portano a prezzi bassi e annate avare come l’ultima portano a una tensione dei prezzi. La principale osservazione del post di oggi è proprio quella relativa all’incremento dei prezzi osservato nella parte finale del 2023, a fronte di una media annua che nel suo complesso ha visto prezzi leggermente inferiori al 2022. Lo è però soprattutto per la categoria dei vini comuni, che “escono” dal 2023 con un prezzo del 40% superiore a quello dell’anno scorso (vedere tabella e grafico), mentre la situazione è molto più stabile per i vini di qualità e IGT, i cui prezzi erano in proporzione più elevati di quelli dei vini comuni a fine 2022 e sono ora, sempre in proporzione, più bassi. Vi includo poi la tabella con i prezzi medi delle denominazioni del 2023, che si sono mossi nell’ambito di un trend generale in calo del 2% circa, guidato dalla diminuzione dei prezzi dei vini bianchi (-5%) e da vini DOC/DOCG rossi invece stabili. Passiamo a una breve analisi dei dati, che trovate completi nel post. Tutti i numeri scaricabili nella divisione Solonumeri.
dati ISMEA
I numeri della viticoltura biologica in Italia – aggiornamento 2022
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Le superfici bio certificate in Italia sono rimaste stabili nel 2022 a circa 104mila ettari, mentre sono scresciute significativamente quelle in conversione, da 25mila a 32 mila ettari. Questi sono i principali dati forniti bel rapporto “Sana” pubblicato da Sinab, e che trovate anche in prospettiva storica e scaricabile nella sezione Solonumeri del blog. Il potenziale e la domanda di questi prodotti resta alta, anche se il 2022 è il primo anno in cui non si assiste a una crescita. Ora, non abbiamo accesso ai dati spaccati per convertito/in conversione però è chiaro che il dato “fuori linea” è quello della Toscana dove il dato cala di 2400 ettari, -10% circa. Per quanto riguarda invece il resto d’Italia, con qualche eccezione (Lazio e Piemonte) i dati sono alla peggio stabii, ma per la maggior parte positivi. In termini relativi spicca il +19% del Friuli Venezia Giulia (che però resta una delle regioni con meno vitigno bio in termini relativi) e il +20/22 di Sicilia e Trentino Alto Adige. Proprio in Sicilia troviamo la maggior penetrazione del vitigno bio: il 49% circa della superficie vitata, contro il 23% per il totale italiano. Passiamo a un’analisi più dettagliata.
I prezzi all’origine del vino – aggiornamento 2022 su dati ISMEA
nessun commentoInflazione? Quale inflazione? L’analisi di oggi riguarda i prezzi all’origine del vino e ci restituisce un quadro abbastanza differente da quello che potevamo immaginarci guardando l’andamento dei prezzi al dettaglio di vino. Ossia, secondo i dati di ISMEA che calcola un indice dei prezzi delle varie categorie di vino, nel 2022 i prezzi all’origine del vino sono mediamente calati del 3% sul 2021 e hanno chiuso l’anno (dicembre) il 2% sotto il medesimo mese del 2021. Ovviamente ci sono eccezioni e diversi andamenti tra le categorie, con un calo per i vini da tavola e un leggero incremento per i vini DOC, ma il grafico che vedete sopra ci dice che mentre per l’agricoltura i prezzi sono saliti molto, ciò non è successo per i vini. E ci dice anche se fino a metà 2022 i prezzi dei vini erano cresciuti di più in prospettiva storica (indice 100 nel 2010), da metà 2022 in realtà la situazione si è invertita. Nel post trovate poi i dati dedicati ai prezzi in euro per ettolitro delle delle principali DOC bianche e rosse, che mediamente crescono più di quanto dicono i prezzi indice di ISMEA: per le DOC bianche la “media del pollo” di queste 27 DOC dice +9%, mentre per le DOC rosse il medesimo calcolo su 37 nomi dice +12%. Il quadro generale mi sembra chiaro e coerente con il principio che i prezzi si alzano dove c’è la possibilità di farlo, ossia dove il venditori hanno il cosiddetto “pricing power”, ossia il potere di chiedere di più.
Infine, e prima di addentrarci nei dati nel resto del post, mi fa piacere comunicarvi che tutti questi dati sono ora fruibili in formato scaricabile nella sezione Italia di Solonumeri del blog (in fondo).
I numeri della viticoltura biologica in Italia – aggiornamento 2021
nessun commentoIl post di oggi aggiorna e migliora in un certo senso le rilevazioni sulle superfici bio dedicate alla produzione di uva da vino. Aggiorna ovviamente il dato al 2021, e si arriva dunque a 126mila ettari (+9%), di cui 101mila veri (+10mila ossia +10%) e 24mila in conversione. Migliora le rilevazioni precedenti perchè confronta il dato con le superfici vitate dedicate al vino come censite da ISTAT proprio nel 2021. Ossia, i 126mila ettari non si confrontano con 635mila ma con 590mila, essendo questa la superficie che ISTAT ha stabilito nel censimento essere dedicata alla produzione di vino. Siamo dunque a una penetrazione “bio” del 21% sul totale (comprese le viti in conversione) e 17% sul convertito. Sono numeri leggermente diversi da quelli pubblicati qualche settimana fa sul rilevamento europeo, ma non cambiano il quadro in modo sostanziale (20% se calcolato su 635mila). I dettagli regionali ci svelano alcune sorprese nel confronto con il 2020: la corsa del bio prosegue imperterrita in alcune regioni (Toscana su tutte, dove si combina la seconda maggiore superficie dietro la Sicilia con la maggiore penetrazione sul totale vitato, 44%) ma si blocca in alcune altre come la Sardegna o il Trentino Alto Adige, nonostante una penetrazione sul totale vitato molto limitata (7% e 11% rispettivamente). Bene, come premessa mi pare sufficiente, grafici e tabelle e ulteriori commenti nel resto del post.
Friuli Venezia Giulia – dati di produzione dei vini DOC (2020)
nessun commentoTrovate all’interno del post le tabelle relative agli ettari rivendicati, ettolitri certificati, ettolitri imbottigliati e valore della produzione (ai prezzi di base) delle DOC più rilevanti della regione Friuli Venezia Giulia. I dati sono ricavati dalle pubblicazioni ISMEA.
Ho anche inserito un paio di grafici (quelli che mi parevano più espressivi), relativi al valore della produzione e alla superficie denunciata delle principali DOC regionali.
Si riferiscono agli anni 2016-2020 per le seguenti DOC (per la sola parte prodotta in regione): Prosecco, Delle Venezie, Friuli Venezia Giulia, Friuli Grave, Friuli Colli Orientali, Collio Goriziano, Friuli Isonzo, Friuli Aquileia, Lison Pramaggiore, Carso, Ramandolo, Lison, Rosazzo, Colli Orientali del Friuli e Picolit.