La valutazione delle aziende vinicole quotate – febbraio 2012

1 commento

E’ il momento di aggiornare la situazione borsistica delle aziende vinicole quotate. Quest’anno ho “cambiato” un po’ la struttura del post e anche il fornitore di informazioni, che e’ diventato Factset, un’azienda che raccoglie le stime del mercato e produce direttamente i multipli borsistici. Conclusioni: (1) esiste un effetto dimensione, per il quale le grandi aziende hanno multipli piu’ alti; (2) le aziende della Champagne restano a premio sulle altre; (3) i multipli storici del leader Constellation sono scesi al minimo storico.

  • Le aziende incluse sono nove, divise in tre gruppi: le tre grandi aziende quotate (Constellation Brands, Treasury Wine Estates e Concha y Toro), tre piccole aziende di cui ci sono i dati (Delegat’s, SSW e Baron de Ley) e tre aziende della Champagne (Vranken Pommery, Laurent Perrier e Lanson BCC). Vediamo cosa e’ uscito.
  • La valutazione a febbraio 2012 relativa ai dati 2012 e’ di 2.1 volte le vendite, 9 volte il MOL e 14 volte l’utile netto.
  • Come potete vedere, le valutazioni sono molto diverse a seconda della categoria. Le piccole aziende (cui si possono confrontare le aziende italiane), trattano a 1.7 volte le vendite, meno di 6 volte il margine operativo lordo, e la loro capitalizzazione di mercato (cioe’ il valore azionario) e’ di circa 10 volte gli utili.
  • Invece, tra le grandi aziende, quelle che valgono piu’ di 1 miliardo di euro, la situazione e’ diversa: il rapporto valore d’impresa/vendite e’ del 25% piu’ alto, il prezzo/utili e’ del 40% superiore. In realta’ sono un po’ delle “medie del pollo”, nel senso che come potete vedere dalla tabella, Concha y Toro ha una valorizzazione degli utili operativi (e del MOL) molto superiore alle altre, grazie alla crescita, mentre TWE ha un prezzo/utili molto elevato in relazione alla forte dotazione patrimoniale del gruppo (non ha debiti, rispetto alle altre due).
  • Passiamo allo Champagne. Qui il discorso e’ diverso. Le aziende sono a premio tra il 30% e il 50% rispetto al campione, in relazione alla valorizzazione delle scorte. Quindi mediamente valgono piu’ di due volte le vendite, 13 volte l’utile operativo e 15 volte gli utili. Questi multipli sono piuttosto vicini alle aziende del lusso.
  • Infine, passiamo a una prospettiva storica, sugli ultimi 4 anni. Dal grafico potete apprezzare che Constellation Brands “si e’ svalutata”, nel senso che la valorizzazione rispetto al suo utile operativo e’ gradualmente scesa nel tempo e soltanto ultimamente sembra dare segni di ripresa. Questo e’ il risultato del graduale disinvestimento dell’azienda che ha ridotto la crescita degli utili, oltre che della scarsa crescita del mercato chiave, gli USA. Invece, Concha y Toro si e’ rivalutata nel tempo, e se 4 anni fa “costava di meno” rispetto a Constellation Brands oggi il suo multiplo e’ a premio e non di poco: questo e’ il risultato di una strategia fortemente incentrata sulla crescita, culminata con l’acquisizione di importanti attivita’ vinicole in California. Strategie diverse che hanno dato luogo a valorizzazioni diverse.
Fondatore e redattore de I numeri del vino. Analista finanziario.

1 Commento su “La valutazione delle aziende vinicole quotate – febbraio 2012”

Lascia un commento

XHTML: Puoi usare questi tag: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>