Sono particolarmente affezionato a questa analisi, che ripropongo per la seconda volta dopo il test del 2010. Si tratta essenzialmente di calcolare il valore della produzione di vino mondiale (in soldi) partendo da due dati di base: la produzione di vino secondo OIV e il valore delle esportazioni dei diversi paesi. La grande assunzione di base è che il valore del vino prodotto è uguale a quello esportato. Bene, l’analisi è volatile, perchè talvolta i prezzi all’export ribattono con un anno di ritardo eventuali cali produttivi, ma certamente offre un quadro interessante. Quali sono le conclusioni? (1) il valore del mercato del vino (alla produzione) secondo questa analisi è di circa 60 miliardi di euro nel mondo, in calo del 2% circa rispetto al 2011, causa una riduzione del 6% della produzione, come stimato da OIV: (2) per i paesi come Italia e Francia si può dire che il calo dei volumi produttivi ha compensato il miglioramento del valore medio del prodotto (soprattutto in Francia); (3) l’Italia mantiene una “rappresentatività” nel settore del vino nel mondo che questa analisi calcola al 15% circa, con qualche oscillazione negli anni, così come la Francia è il 35% del mondo del vino. (4) tra i paesi emergenti nel mondo del vino, l’America è il continente da guardare: USA, Cile e Argentina sono i paesi dove i valori della produzione sono cresciuti di più. Nel caso del Cile, anche corroborati da un incremento significativo della produzione. Andiamo nei dettaglio numerico.
- Dopo il picco calcolato nel 2011 di 61 miliardi di euro, l’analisi ci mostra un calo del 2% a 60.2 miliardi di euro per questa simulazione, a fronte di una produzione di 248m/hl (-6%) che abbiamo trasformato in valore attribuendogli un valore di 242 euro per ettolitro, risultante dalla media ponderata dei valori dell’export dei primi 9 paesi mondiali e contando il resto del mondo al 30% di sconto. Questo valore, 242 euro, è il più elevato registrato dal 2005 a questa parte, quando ho fatto partire questa analisi.
- La Francia resta il leader indiscusso, anche se il valore del suo prodotto cala da 25 a 21 miliardi di euro, a fronte del crollo della produzione 2012. Rappresenta comunque il 35% del valore rispetto al picco del 41% dello scorso anno. Un valore medio degli ultimi anni ci direbbe 37%.
- L’Italia ha avuto invece una produzione in modesto calo e un forte incremento del prezzo medio all’export (in seguito al calo dei volumi). Il numero finale è un 9 miliardi di euro, che suona abbastanza sensato, +16% rispetto allo scorso anno.
- Già dal 2010 la terza forza nel mondo del vino a valore sembrano essere diventati gli USA, sopravanzando la Spagna. In USA abbiamo calcolato un valore di 5.4 miliardi di euro a fronte di un incremento del 7% della produzione e di un valore dell’export di 262 euro a ettolitro in media, il più alto mai registrato.
- In Spagna, il valore dell’export per ettolitro cresce del 20% ma la produzione scende del 6%. Risultato: il valore resta poco sotto i 4 miliardi di euro.
- Sul resto dei paesi va certamente commentato il graduale recupero dell’Australia, la graduale stabilizzazione del Cile e la stasi del Sud Africa, ma anche della Nuova Zelanda.
Buongiorno, vorrei sapere a cosa fa riferimento la sigla SAF della prima tabella. La ringrazio in anticipo.
Sud Africa