Le esportazioni di vino nel mondo – aggiornamento 2011

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Aggiorniamo oggi questo importante post che fornisce un quadro generale sul commercio estero mondiale di vino e che ci consente di mettere in un giusto contesto anche l’andamento dell’Italia. Per arrivare al dunque, se sommiamo i dati degli 8 grandi esportatori mondiali di vino (in euro), arriviamo a un magico +12% nell’andamento dell’export a valore del 2011 e un +5% come crescita annua sugli ultimi 5 anni. L’Italia sta leggermente sopra entrambi questi numeri: +12.6% nel 2011, +6.4% annuo sugli ultimi 5 anni. Da questo punto di vista, l’andamento dell’export italiano e’ stato migliore di tanti altri paesi (Australia giusto per citare il piu’ importante), ma certamente non si e’ trattato di un exploit. Tutti sono cresciuti, e molto, nel 2011. Soprattutto la Francia, che pur esportando molto piu’ che l’Italia e’ riuscita a mettere a segno un incremento del 13.3% nel 2011.

L’export dei primi 8 paesi ha sfiorato i 19 miliardi di euro, +11.8%. I francesi restano largamente i leader con 7.2 miliardi di euro di export (+13%), seguiti dall’Italia a 4.4 miliardi (+12%) e dalla Spagna a 2.2 miliardi (+17%). La quarta forza mondiale resta l’Australia a 1.4 miliardi di euro (-1%) ma sta per essere raggiunta da Cileni (1.2 miliardi, +4%) e americani (1 miliardo, +16%).

Se guardiamo ai volumi, l’Italia e’ ancora leader mondiale con 23.8 milioni di ettolitri (+10%), ma il suo primato e’ ora minacciato dalla Spagna, che nel 2011 e’ esplosa con un +26% di volume a 22.3 milioni di ettolitri. La Francia invece ha incrementato il volume soltanto del 5% ed e’ ormai una attore meno significativo se si guardano i volumi: esporta “soltanto” 14 milioni di ettolitri.

Questo ci porta al terzo punto dell’analisi che sono i prezzi medi di esportazione. Attualmente l’Italia è sopravanzata come valore medio del volume esportato da diversi paesi, anche lasciando da parte la Francia che grazie allo Champagne e ai grandi Bordeaux/Borgogna sta su un altro pianeta. Il valore di 183 euro per ettolitro esportato (+2% sul 2010) è stato nel 2011 superato dagli australiani (200 euro circa) e dagli americani (225 euro al litro, +11%) ed è stato raggiunto dai cileni (183 euro, +14%). Unica e magra consolazione è l’arretramento dell’Argentina del 6% a 177 euro.

La questione è molto strana davvero, anche perchè il fanalino di coda si chiama Spagna ed esporta all’incredibile prezzo medio di 100 euro per ettolitro (-7%): i ruoli si sono ribaltati, nel senso che sono i paesi europei che stanno fornendo il prodotto “low cost” al mercato, invece di lasciare questa fascia di mercato ai nuovi entranti. Se oggi l’Italia e la Spagna non fossero protette dal cambio (sia il peso cileno che il dollaro australiano continuano a essere valute molto appetibili e in fase di rivalutazione), presumibilmente le statistiche che vedremmo sarebbero diverse. Quindi, dobbiamo sperare che l’euro continui ad essere debole (peraltro visto le lugubri prospettive politiche ed economiche della zona euro non è difficile che sia così!).

 

 

 

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Fondatore e redattore de I numeri del vino. Analista finanziario.

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