
La Germania si è mantenuta anche nel 2019 sui suoi livelli usuali di esportazioni di vino: poco più di un miliardo di euro, poco meno di 4 milioni di ettolitri. Il valore è stabile rispetto al 2018. Si tratta di numeri comunque positivi rispetto agli standard storici, anche se è vero che il trade mondiale di vino è cresciuto strutturalmente. Va anche considerato che l’esportazione per la Germania è da un punto di vista macroeconomico un’anomalia, essendo il consumo di vino al doppio della produzione. Ovviamente non tutti i tedeschi vogliono bere vino tedesco e qualcuno (come per esempio io) amo i riesling tedeschi e quindi il 40% circa della produzione tedesca esce dai confini. A fronte di un valore e volume totale così costante nel tempo non corrisponde però un andamento per singolo mercato. Il vino tedesco è tornato molto forte nel mercato inglese dopo anni difficili, mentre sta perdendo quote di mercato nei suoi altri due mercati chiave: l’Olanda e gli Stati Uniti d’America. Ultima considerazione: l’export di spumanti che era andato così tanto bene negli ultimi anni subisce una battuta d’arresto nel 2019. Passiamo a commentare qualche dato insieme.
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- La Germania ha esportato 1051 milioni di euro di vino nel 2019, sulla base dei dati forniti da UN Comtrade. Di questi 830 milioni di euro si riferiscono a vini in bottiglia (+2%), 121 milioni sono vini spumanti (-6%) e 100 milioni (stabili) sono relativi ad altri prodotti.
- Il due principali mercati sono storicamente l’Olanda e il Regno Unito. Dopo qualche anno nel 2019 la Germania ha esportato più vino agli inglesi che agli olandesi: 142 milioni di euro contro 135. Anche se le variazioni (+19% e -7%) sono significative il valore assoluto è qualcosa che si era già visto in passato.
- Dopo l’Olanda ci sono gli USA con 88 milioni di euro e un calo del 6% e la Norvegia con 77 milioni di euro, -2%. Probabilmente la cucina locale molto basata sui prodotti ittici favorisce i vini tedeschi.
- Come vedete dai dati, se si esclude il mercato americano, il commercio di vino tedesco è caratterizzato da un forte concetto di prossimità: appare tra i primi mercati la Polonia (irrilevante per quasi tutti gli altri produttori), piuttosto che la Repubblica Ceca.
- Un occhio ai volumi e ai prezzi medi, di cui trovate la tabella. Il volume di 3.85 milioni di ettolitri è anch’esso coerente con il passato. Anche in questo caso, Olanda e Regno Unito sono i principali mercati. Se vogliamo invece fare la classifica di chi compra i vini tedeschi migliori, non avrete sorprese. I ricchi comprano i vini migliori: svizzeri, norvegesi, cinesi e americani…
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