- ISTAT stima una produzione 2018 di 50.43 milioni di ettolitri, +15% sia sul 2017 che sulla media storica 2008-2017 (ricordate che i dati 2017 sono stati fortemente criticati per una potenziale sovrastima della produzione).
- La produzione di vini bianchi tocca quota 28 milioni di ettolitri, +16% e il 23% sopra la media storica, mentre i vini rossi sono a quota 22.4 milioni di ettolitri, “solo” il 5% sopra il livello medio rilevato 2008-2017.
- Dal punto di vista delle categorie produttive, i vini DOC/DOCG proseguono la crescita strutturale e raggiungono 20.8 milioni di ettolitri di produzione, livello mai toccato nella storia, per una crescita del 19% sul 2017 e del 25% sulla media decennale. I vini IGT sono invece leggermente sotto il livello storico con una produzione stimata di 13.3 milioni di ettolitri, mentre i vini comuni e da tavola a 16.3 milioni di ettolitri sono in crescita del 12% e del 19% sopra media.
- Alla produzione di vino di cui abbiamo scritto si aggiungono poi 2.45 milioni di ettolitri di mosti per arrivare a una produzione totale di 52.9 milioni di ettolitri, +15% sul 2017, ma leggermente inferiore al record storico recente di 54.14 milioni di ettolitri.
- Dal punto di vista geografico trovate tabelle piuttosto dettagliate sulla produzione per data e per categoria. Come accennavamo sopra le due principali regioni produttrici, Veneto e Puglia sono anche quelle dove le cose sono andate meglio. In Veneto si sono superati i 10 milioni di ettolitri, +20% sul 2017 e +18% sulla media storica, con una produzione di ben 6.3 milioni di ettolitri di vino DOC bianco. In Puglia la produzione cresce a 9.55 milioni di ettolitri (meno sul 2017 ma dove fu rilevata una produzione molto elevata), il 52% sopra la media storica. In questo caso è determinante il forte apporto di vini da tavola, che rappresentano 7 milioni di ettolitri in totale.
- Tra le altre grandi regioni vinicole vale la pena menzionare gli ottimi dati di Abruzzo, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna, con produzioni del 15% o più superiori alle medie storiche, mentre altre regioni critiche per la qualità come Piemonte, Toscana e Trentino Alto Adige hanno recuperato in modo significativo dal disastro del 2017 ma non sono significativamente sopra le loro medie produttive storiche.
Se siete arrivati fin qui…
…ho un piccolo favore da chiedervi. Sempre più persone leggono “I Numeri del Vino”, che pubblica da oltre dieci anni tre analisi ogni settimana sul mondo del vino senza limitazioni o abbonamenti. La pubblicità e le sponsorizzazioni servono per aiutare una missione laica in Perù. Per fare in modo che questo lavoro continui e resti integralmente accessibile, ti chiedo un piccolo aiuto, semplicemente prestando da dovuta attenzione con una visita alle inserzioni e alle sponsorizzazioni presenti nella testata e nella sezione laterale del blog. Grazie. Marco
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Buonasera,
una domanda, nelle due proiezioni di vini e mosti prodotte nel link di sotto, si evince un delta tra il totale in regioni come Puglia e Sicilia nel totale 2018. E’ questo costituito dalla produzione dei mosti? Se così, il Veneto non produce mosti.
Grazie
https://www.inumeridelvino.it/2019/02/la-produzione-di-vino-in-italia-nel-2018-dati-provvisori-istat.html#more-23988
Buongiorno Gianni,
se si riferisce alla differenza nel totale della produzione delle due tabelle con il dettaglio regionale (ad esempio Abruzzo 3366 da una parte e 3310 dall’altra) le confermo che si tratta della produzione di mosti.
Per quanto riguarda la sua seconda considerazione, non sarei così certo. Alcune regioni (come il Veneto)”annegano” il dato sui mosti dentro credo i dati sui vini da tavola. Questo è quello che abbiamo e dobbiamo farcelo bastare, come si dice…
Marco