Ripropongo quest’anno il calcolo del valore della produzione di vino nel mondo, che calcolo secondo un modo molto simpatico proposto originariamente da Calwine. Sostanzialmente si tratta di usare il valore medio al litro delle esportazioni (2014) come metro per valorizzare l’intera produzione (2014 anch’essa). Naturalmente ciò presuppone che il valore unitario del vino prodotto e bevuto localmente sia lo stesso di quello esportato. Ci sono ragioni pro e contro il metodo, certamente funziona perfettamente per i grandi esportatori come l’Australia, meno bene per gli americani per esempio, e non c’è purtroppo traccia dei cinesi vista l’esiguità delle loro esportazioni di vino.
Passando ai numeri, il settore sembra crescere a un ritmo del 2.5-3% annuo in valore (nominale). La chiara leadership è quella della Francia, che nel 2014 ha quasi ritoccato il record del 2011, a oltre 25 miliardi di euro, grazie a una produzione molto elevata e a un prezzo medio di esportazione che nel complesso si è mantenuto stabile. Scende invece il valore della produzione italiana, a causa della scarsa vendemmia, mentre balza in modo evidente il valore del vino neozelandese e sudafricano. Proseguiamo nel dettaglio…