Italia


Santa Margherita – risultati e dati di bilancio 2021

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Con Santa Margherita apriamo all’analisi delle aziende vinicole non quotate e osserviamo degli andamenti che saranno comuni a diverse aziende posizionate, diciamo così, nel segmento premium del vino. Osservando questi dati e i grafici che li accompagnano, il 2021 sembra la continuazione naturale di un percorso che dura da qualche anno e che ha visto nel 2020 una specie di inciampo. Lo stesso vale, per allargare il discorso, per diverse aziende coinvolte in settori adiacenti come gli spiriti oppure le aziende del lusso. In alcuni casi, anzi, la pandemia sembra avere in qualche modo aiutato alcune categorie di prodotti, “portando in casa” uno stile di consumo che in precedenza era prettamente riservato al “fuori casa”, come per esempio l’abitudine degli aperitivi che in qualche modo potrebbe aiutare anche il segmento degli spumanti.

Fatta questa lunga premessa, i dati 2021 di Santa Margherita, confrontati con il 2019 (dimentichiamoci il 2020…), mostrano un incremento del 16% del fatturato a 221 milioni di euro, con una dinamica più marcata per le esportazioni (che stimiamo essere in crescita di poco più del 20% sul 2019) che per il mercato domestico (+7% stimato). Per quanto riguarda le principali entità legali (trovate grafico in fondo al post), nel 2021 Continua a leggere »

Piemonte – produzione di vino e superfici vitate 2021 – dati ISTAT

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Anche per quest’anno cominciamo una serie di post relativi alla produzione di vino nelle principali regioni italiane, privilegiando le più importanti e quelle con i dati più stabili e verosimili (visto che ISTAT non ha ancora reso definitivi i dati). Il Piemonte è una di queste regioni, visto che storicamente abbiamo notato che i dati non sono mai cambiati in modo significativo.

La regione ha una storia di produzione molto stabile, visto che calcoliamo una deviazione standard sulla media annua di produzione del 10% circa, tra le più basse in Italia. Nel 2021 la produzione è stata di 2.51 milioni di ettolitri, marginalmente sotto la media storica. La spinta verso la qualità continua, pur avendo raggiunto il 94% di vini DOC sul totale, con 2.2 milioni di ettolitri sui 2.5 totali.

I vini rossi ovviamente prevalgono, ma non dobbiamo dimenticarci Continua a leggere »

I risultati delle aziende produttrici di spumante – aggiornamento Mediobanca 2020

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Delle circa 250 società di cui Mediobanca Research cumula i dati di bilancio, ce ne sono circa 50 che si occupano di spumanti, con un fatturato di circa 2 miliardi di euro, quindi malcontato il 20% del totale. La pandemia ha determinato un calo di fatturato più marcato per questo sotto-campione, pari a circa il 5% (contro il 3% del totale), nonostante Continua a leggere »

La produzione di vino in Italia nel 2021 – dati provvisori ISTAT

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I più attenti di voi si accorgeranno che questi dati sono nella migliore delle ipotesi stimati. Ma certo che lo sono! Come fa l’Abruzzo a produrre per tre anni consecutivi sempre 3087mila ettolitri di vino? Suddivisi tutti nella medesima maniera?

Come mai i dati del MIPAAF (il ministero dell’Agricoltura) non vengono pubblicati con il dettaglio regionale? Come mai ISTAT non chiede a MIPAAF (sono entrambi enti pubblici) i dati corretti e non li adotta nella sua serie di dati?

Io queste domande me le faccio da ormai più di 15 anni, cioè da quando il blog è stato fondato e non ho risposte per voi.

Ho questi dati che, volendo essere ottimisti, sono quasi tutti giusti, che dicono che la produzione di vino è stata Continua a leggere »

I risultati delle aziende vinicole italiane (escluse cooperative) – aggiornamento Mediobanca 2020

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Dopo aver guardato I dati generali del rapporto Mediobanca ci focalizziamo oggi sul campione più importante, che è quello delle aziende italiane, quindi escluse le cooperative. Sono 152 aziende con più di 20 milioni di fatturato. I dati (completi) del 2020 indicano un calo del 3% delle vendite (quindi coerente con il campione generale, e un leggero calo dei margini di profitto, legato soprattutto al minor margine industriale (passato dal 22.9% al 22.3%) e in parte compensato dai robusti sgravi al costo del personale (sceso del 6%  in valore assoluto, nonostante un incremento dell’1% del totale degli occupati, che ha raggiunto quota 10386 addetti). Un secondo grosso aiuto viene dalla linea delle imposte, scese del 58% a fronte di un calo della base imponibile del 12%, anche in questo caso generosamente supportato dal Governo.

Quindi si tratta di dati “edulcorati” dalle azioni del governo a supporto delle aziende, che Continua a leggere »