Seppur con notevole ritardo rispetto al tempo degli accadimenti è interessante fare il punto della situazione sul mercato mondiale degli spumanti. Lo farò in due post, uno sulle esportazioni, oggi, e uno sulle importazioni più avanti. Il punto più importante che emerge dai dati raccolti grazie al database UN Comtrade è che l’andamento 2015 del commercio mondiale di spumanti è valutabile in modo contrastante a seconda di quale valuta di riferimento viene utilizzata. Noi europei “festeggiamo” un incremento dell’11% del valore delle esportazioni, circa 5.2 miliardi di euro, mentre il punto di vista dell’americano è che il commercio mondiale è sceso in valore del 7% a 5.8 miliardi di dollari. Naturalmente la verità come sempre sta nel mezzo, ma più dalla parte di noi europei, perché chiaramente gli esportatori di questi prodotti siamo noi italiani, francesi e spagnoli. Un “aiuto” può venire dai volumi esportati, anche se di più difficile calcolo nei numeri globali: i primi 5 esportatori hanno segnato un incremento del 7% dei volumi nel corso del 2015. Ecco forse questa è la dimensione più corretta da considerare. Da qualunque lato si guardino i dati, l’Italia vince, con un costante guadagno di quota di mercato che ci ha portato al 19% nel 2015, 5 punti percentuali in più di 5 anni fa, in un mercato comunque dominato dalla Francia che ancora rappresenta il 57% del valore esportato mondiale.
- Stimiamo che le esportazioni mondiali di vino siano ammontate a 5.8 miliardi di dollari americani. Dico stimiamo perché ancora adesso ci sono una serie di mercati che non hanno comunicato i dati e che lo scorso anno rappresentavano circa 50 milioni di dollari di esportazioni. Il trend, rimasto costantemente positivo fino al 2014, ha visto un calo del 7% nel 2015 a fronte della rivalutazione del dollaro pari al 17%.
- Per questo motivo, quando guardiamo i dati in euro troviamo una realtà diversa, +11% a 5.23 miliardi di euro. La crescita sui 5 anni è dunque dell’8% circa se rilevata in Euro e del 5% se rilevata in dollari.
- Il mercato mondiale è chiaramente dominato dalla Francia che copre il 57% del valore esportato, per oltre 3.3 miliardi di dollari, a fronte del 19% dell’Italia, con 1.1 miliardi di dollari.
- In posizione ormai marginale rispetto al passato troviamo i prodotti spagnoli, che con meno di 500 milioni di dollari di esportazioni rappresentano oggi soltanto l’8% del commercio mondiale.
- L’Italia ha chiaramente una posizione in forte progresso. I dati UN Comtrade sono perfettamente sovrapponibili a ISTAT (credo sia proprio ISTAT a darglieli…): l’export sfiora i 2.8 milioni di ettolitri, probabilmente il 37-38% dei volumi mondiali, ormai un milione di ettolitri in più della Francia e della Spagna che sono intorno a 1.7-1.8 milioni, mentre il valore era prossimo a 1.1 miliardi di dollari.
- Vi lascio alle tabelle, facendovi notare che ci sono alcuni paesi rappresentati che non sono propriamente dei produttori (Singapore, Olanda e anche il Regno Unito per i valori espressi), ma che in realtà sono commercianti e quindi i dati delle loro dichiarazioni doganali finiscono dentro i database…