LVMH – risultati primo semestre 2014

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Giusto un paio di settimane fa LVMH ha sorpreso gli investitori con dei risultati particolarmente deludenti. Le azioni dell’azienda sono scese del 7% nella giornata. Sebbene oggi ci concentriamo sulla parte relativa al vino, le cause del calo degli utili dell’azienda francese sono chiare: da una lato i cambi rendono più difficile guadagnare su prodotti che hanno una struttura di costo in euro, dall’altro il mercato dell’estremo oriente che aveva spinto in alto gli utili della divisione spirits acquistando prodotti particoarmente costosi (e redditizi) ha cambiato registro. Ne deriva una quadro in cui anche se le vendite in realtà non scendono (nel caso dei vini è diverso, ma per il gruppo in generale non è stato così), gli utili del primo semestre calano del 5% circa. Nel segmento vini e cognac è andata anche peggio: vendite in calo del 7% e utile operativo crollato del 15% rispetto allo scorso anno. E le attese del management sono molto fumose, tanto che viene da pensare che non ci siano segnali di miglioramento nei prossimi mesi. Si tratta di un messaggio chiaro: la festa è finita per una tipologia di prodotti molto cara nel mercato orientale. Passiamo ai numeri.

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  • Le vendite della divisione vino/spirits scendono del 7% a 1.7 miliardi di euro. La componente “organica”, quindi a parità di cambi e principi contabili, è  negativa per l’1%. I cambi (e in misura marginale un cambio di principi contabili) sono stati la principale cause del calo. Infatti, come potete vedere dal primo grafico, i volumi di vendita non sono per nulla calati, anzi sono cresciuti dell’1%. Ne deriva un effetto negativo del prezzo-mix (escluso cambi) di oltre il 2%.
  • Nel segmento Champagne i volumi sono addirittura cresciuti del 3%, ma il peggioramento del mix e i cambi hanno portato il saldo in negativo per il 2% a 723 milioni (in questo caso compresi anche i vini. Come ben sapete il business è molto stagionale e tutto si farà nel secondo semestre ma i segnali non sono positivi… soprattutto perchè l’utile operativo scende dell’11% a 152 milioni di euro, con un margine del 21% contro il 23% dello scorso anno.   Si tratta del livello più basso mai registrato dal gruppo da quando c’è il blog.
  • Nel segmento del Cognac i volumi sono più negativi, -1% per il Cognac, con un forte calo in Cina (i distributori stanno anche riducendo le scorte) e un buon andamento nel mercato americano. Il calo del volume di Cognac è in realtà più che compensato dagli altri spirits. Le vendite della divisione Cognac sono letteralmente crollate, -10%, con un utile operativo sceso del 17% a 309 milioni di euro.
  • In questo quadro LVMH sta limitando gli investimenti (50 milioni nel semestre contro 78 dello scorso anno) e di conseguenza scende il capitale investito nell’attività, 9.8 miliardi di euro a fine semestre contro i 10.1 miliardi di un anno fa.
  • Infine un occhio alla suddivisione geografica. Le vendite francesi sono in netto calo (sono numeri calcolati su percentuali arrotondate ma danno il senso della direzione…), l’Europa è stabile, cresce il Nord America e crolla letteralmente l’area asiatica… anche il leader del mercato del lusso alla fine sta sentendo il peso del rallentamento cinese.
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Fondatore e redattore de I numeri del vino. Analista finanziario.

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