
La rassegna dei dati 2023 sulle importazioni ed esportazioni di vino comincia oggi con i dati della Norvegia, che sono stati caricati sull’ottimo sito di UNCOMTRADE, che vi ricordo è passato a una modalità “plus” a questo indirizzo, anche se secondo me fa le stesse cose di prima (sarebbe stato meglio avere dei dati più completi…). Dunque parliamo oggi di Norvegia, un mercato che ha visto un deterioramento importante della valuta nel 2023 (da 10 corone a 11.4 corone per 1 euro in media) e che dunque va valutato con attenzione: le importazioni di vino sono state in calo del 2% a volume (916mila ettolitri) e stabili in valore a 484 milioni di euro, ma quest’ultimo dato non rende giustizia a quello che è successo “internamente”. Infatti 484 milioni di euro sono 5.5 miliardi di corone, mentre i 482 milioni dell’anno 2022 erano “costati” in euro soltanto 4.9 miliardi di euro. È dunque un incremento del 14% se visto dal punto di vista dei norvegesi, di quanto hanno speso. Vero è che valuta o non valuta per gli esportatori la Norvegià è su questo livello di poco meno di 500 milioni da 3 anni, per quanto non abbia in alcun modo subito il contraccolpo del Covid. Vincono i francesi in questo mercato, soprattutto negli ultimi anni. Il grafico sotto, un Francia contro Italia, mostra chiaramente che i nostri dati sono stabili (per quanto siamo davanti sui volumi) mentre quelli francesi sono saliti, anche e soprattutto negli ultimi anni, tanto se prima del Covid i dati erano molto simili, oggi la Francia rappresenta 184 di quei 484 milioni, mentre l’Italia, con un leggero calo anche nel 2023, sta a 125 milioni. Passiamo a un’analisi più dettagliata