Esportazioni


Le esportazioni mondiali di vini spumanti – aggiornamento 2023

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Oggi facciamo il punto su come sono andate le esportazioni di spumante dei principali produttori mondiali. Come già accennavo qualche giorno fa analizzando gli importatori, il problema di questi dati è che mischiano esportazioni “primarie”, ossia dal paese produttore alla destinazione, con esportazioni “secondarie”, ossia un produttore destinatario che poi riesporta a sua volta (Regno Unito, Singapore, Olanda sono dei casi molto evidenti in questa tabella).

Quindi dare un totale è difficile. Se sommiamo tutto, arriviamo a 8.7 miliardi di euro o 9.4 miliardi di dollari nel 2023, se invece prendiamo soltanto i 4 grandi produttori di spumanti mondiali (Francia, Italia, Spagna e Germania), arriviamo a un numero del 15% circa più basso, 7.4 miliardi di euro o 8 miliardi di dollari.

La verità (visto che qualche altro esportatore “primario” fuori dai 4 paesi c’è) sta nel mezzo ma più dalla parte del numero basso. Ad ogni modo, il 2023 è stato un anno di calo deciso dei volumi (-5% a 9.4 milioni di ettolitri per i 4 paesi) e di stabilità o leggero calo per il valore esportato in euro (-1%, mentre è +2% in dollari), all’interno di un trend quinquennale (quindi 2018-23) di una crescita annua dei volumi del 3% e dei valori del 6%. Il 2023 è stato poi un anno negativo per la Francia, contro la leggera crescita degli spumanti italiani. Non dobbiamo confonderci però visto che i francesi (60% del trade) hanno avuto un’uscita eccezionale dal Covid e se guardate i numeri a 5 anni il “fenomeno” degli spumanti italiani e del Prosecco praticamente scompare, visto che la crescita a 5 anni è del 7% per la Francia e dell’8% per l’Italia.

Proseguiamo con il post con ulteriori commenti e tutte le tabelle e i grafici.

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Francia – esportazioni di vino – dati primo semestre 2024

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La Francia ha sofferto un pesante calo delle sue esportazioni di vino nel primo semestre, pari al 10% circa (5.46 miliardi di euro) ed essenzialmente concentrato nelle sue due principali aree vinicole, la Champagne e Bordeaux. Con una differenza tra le due denominazioni: mentre nel caso dello Champagne il calo è principalmente legato ai volumi, con una tenuta del prezzo medio (35.6 euro al litro!), che poi è il principale indicatore della “salute” del prodotto, nel caso di Bordeaux i prezzi sono calati del 7%, il che significa che la forte pressione inflazionistica vista nel 2022-23 non è stata sostenibile. Sono migliori i dati della Borgogna e del resto delle esportazioni. Possiamo quindi dire dati alla mano e guardando il grafico qui sopra che il +3% delle esportazioni italiane è in realtà un buon dato, che sarà purtroppo messo alla prova nei prossimi mesi dalla probabile pressione sui volumi. In luglio le esportazioni sono rimbalzate del 10%, limando il calo da inizio anno al 6.8%.

Sugli ultimi 12 mesi a giugno 2024, fatte 100 le esportazioni italiane e francesi a luglio 2021, 3 anni fa, la Francia è a 111, l’Italia a 117. Visto sotto una lente diversa, le esportazioni francesi sono il 44% più alte di quelle italiane. A dicembre erano il 54% più alte, a giugno 2023 del 58%. Mediamente, dal 2010 a questa parte la Francia è stata il 55% sopra l’Italia. Siamo quindi in una buona posizione. Detto questo, passiamo a un’analisi più dettagliata con i grafici e la tabella riassuntiva.

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Esportazioni di spumante Italia – aggiornamento primo semestre 2024

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Le esportazioni di spumante Italiano continuano a crescere a un buon ritmo, +7%, per un valore di 1079 milioni nel primo semestre 2024, con un volume cresciuto ancora di più, +11%, ovvero 2.54 milioni di ettolitri. Si tratta ovviamente di dati relativi alla parte meno importante dell’anno per gli spumanti ma è comunque un dato positivo, soprattutto perché guidato in modo piuttosto omogeneo a livello geografico, con l’eccezione forse della Russia. Se “spacchettiamo” il miglioramento del primo semestre, circa 70 milioni di euro, 26 milioni arrivano da USA e UK, che sono il 40% del totale, altri 20 milioni vengono dal resto del mondo ex Russia, che rappresentano il 50% circa del totale e 24 milioni vengono dalla Russia. Ecco se volessimo dimenticarci della Russia, potremmo dire che la crescita invece del 7% sarebbe poco meno del 5%. Comunque, un dato tutto sommato positivo visto l’andamento negativo del trade mondiale di vino (stimiamo circa -3% sul primo semestre dell’anno). Passiamo ai commenti in dettaglio per paese e categoria di spumante, con le relative tabelle.

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Esportazioni di vino Italia – aggiornamento primo semestre 2024

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Con un secondo mese negativo in giugno (-5%), le esportazioni di vino italiano chiudono il semestre a +3%, per un valore di 3886 milioni di euro, con una crescita dei volumi del 2%, 10.6 milioni di ettolitri. Il dato positivo si giustifica soprattutto con le spedizioni al di fuori dei paesi principali (per intenderci “top-5” +2%, tutti gli altri +5%) e ovviamente dei vini spumanti sui vini fermi (spumanti +7%, vini fermi +2%). La considerazione più importante viene però guardando fuori dai nostri confini perché così facendo il dato italiano diventa molto più positivo. A fine giugno le esportazioni francesi calavano del 9.7% e tra i grandi esportatori mondiali soltanto l’Australia e gli USA nel semestre sono cresciuti di più (7% e 5% rispettivamente), la prima unicamente per la riapertura dei confini cinesi al loro prodotto. Dunque, le esportazioni sono andate bene dopotutto anche se l’uscita dal semestre con due mesi consecutivi negativi potrebbe mettere qualche dubbio relativamente a un possibile “ritardo” nel trend italiano rispetto a quello di altri paesi. Passiamo a un’analisi più dettagliata per paese e prodotto con tutti i grafici e le tabelle.

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Esportazioni di vino Italia – aggiornamento maggio 2024

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Oggi (per pubblicazione domani) scrivo il post sulle esportazioni dall’agriturismo di Emidio Pepe, esperienza che consiglio a tutti. Il dato di maggio segna un calo del 2% a 704 milioni di euro. Commento: a dir poco imprevedibile. In Aprile, le esportazioni erano salite del 16% contro il -3% di aprile 2023. Quest’anno a maggio sono calate del 2% contro un calo di maggio 2023 del 4%, che avrebbe idealmente offerto una migliore base di comparazione. Vale dunque la pena di focalizzarci sui 5 mesi dell’anno, che sono positivi a +5% e al dato degli ultimi 12 mesi a fine maggio, +1%. Valgono, semmai ancor di più, le considerazioni del mese scorso: le esportazioni continuano a essere guidate dai volumi, anche in maggio +2%, portando il saldo dei 5 mesi a +5%. Nei prossimi mesi il supporto dei volumi potrebbe venire a mancare. Dal punto di vista geografico, si conferma la ripresa degli USA, mentre diventano “osservati speciali” il mercato svizzero, francese e svedese, tutti in regressione sia sul mese che sui 5 mesi 2024. Nel resto del post ulteriori commenti e tutte le tabelle dettagliate.

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