- Il rapporto Mediobanca appena pubblicato ha ulteriormente allargato la sua base di dati e copre ora 168 aziende, sopra i 25 milioni di fatturato che rappresentano circa il 69% delle esportazioni di vino e il 72% del fatturato globale del settore. Di queste xx sono cooperative, yy sono aziende a controllo italiano e yy a controllo estero.
- Le vendite sono cresciute nel 2017 del 6.3% a 7.9 miliardi di euro. Come per gli anni precedenti sono state le esportazioni a contribuire maggiormente, +8% a 4.2 miliardi, per un peso del 52%. Le vendite italiane sono cresciute del 5%.
- L’anticipazione sul fatturato 2018 vede una ulteriore accelerazione a +7.5% per 8.5 miliardi e, sorprendentemente, una inversione tra Italia ed estero con il fatturato Italia +10% e quello estero +5%, che riporta a 51/49 (Estero/Italia) i rapporti di forza.
- Come dicevamo sopra i margini subiscono la pressione dell’aumentato costo delle materie prime: i consumi esterni crescono di 0.2 punti percentuali all’81.2% e vengono compensati da un recupero sul costo del personale e sugli ammortamenti di 0.1% ciascuno. Ne risulta per il settore nel complesso un margine operativo netto stabile al 6.4% (ma come vedremo in calo per le aziende). In valore assoluto, l’utile operativo cumulato del 2017 cresce del 6% da 477 a 508 milioni di euro.
- Con oneri finanziari stabili (nonostante il maggiore debito) ma proventi finanziari in calo dopo il boom 2016 e una tassazione sempre più favorevole (34% nel 2014, 29% nel 2015, 28% nel 2016 fino al 26% del 2017) il “bilancione” del campione Mediobanca chiude con un utile netto di 339 milioni, in calo del 2%, anche se noterete che nel 2016 c’è stato un balzo fortissimo.
- L’evidenza più importante di questi dati è però sulla parte finanziaria. Dopo quattro anni di investimenti al palo (anche se un piccolo risveglio nel 2016 si era visto), il 2017 è un anno di forte crescita su questo fronte. Le 168 aziende hanno investito 426 milioni di euro, il 5.4% delle vendite, contro una media del 4.4% nel periodo 2013-2016. Si tratta di circa 1.5 volte gli ammortamenti, che si era toccato soltanto poche volte in passato (2012 e 2007-2008).
- Ciò si ribatte sulla struttura finanziaria, dato che i debiti crescono da 3 a 3.4 miliardi di euro e i rapporto di indebitamento che erano costantemente scesi dal 2009 fino al 2016 segnano un rimbalzo: il debito su MOL sale da 4.0 a 4.3, il debito su patrimonio netto dal 63% al 69%.
- Appuntamento alle prossime settimane quando analizzeremo i dati, più sensibili, delle aziende italiane depurando per la componente cooperativa e di aziende a controllo estero.
Se siete arrivati fin qui…
…ho un piccolo favore da chiedervi. Sempre più persone leggono “I Numeri del Vino”, che pubblica da oltre dieci anni tre analisi ogni settimana sul mondo del vino senza limitazioni o abbonamenti. La pubblicità e le sponsorizzazioni servono per aiutare una missione laica in Perù. Per fare in modo che questo lavoro continui e resti integralmente accessibile, ti chiedo un piccolo aiuto, semplicemente prestando da dovuta attenzione con una visita alle inserzioni e alle sponsorizzazioni presenti nella testata e nella sezione laterale del blog. Grazie. Marco
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