In questo post pre fine settimana ci concentriamo sui risultati delle cooperative vinicole nel 2013, come riportati dal rapporto Mediobanca pubblicato lo scorso marzo. Due sono le cose che saltano all’occhio in questi numeri: 1) che nel 2013 le cooperative hanno avuto un anno “commercialmente” molto migliore dei precedenti, con una crescita del fatturato del 7% (contro il 6% delle aziende), e un balzo dell’11% delle esportazioni (lo storico tallone d’Achille del settore, contro il +9% realizzato dalle aziende). Il secondo è un ritmo di investimenti che è rimasto sostenuto (contro un calo piuttosto visibile per le aziende, che però avevano investito molto di più nel 2012), che ha determinato un livello di debito stabile (quando invece per le aziende il debito è calato). Infine, le cooperative prese in esame hanno ridotto il personale, -1% a 4373 dipendenti, in controtendenza rispetto all’andamento delle vendite e all’evidenza delle aziende, che invece hanno avuto un leggero incremento della forza lavoro (+0.6%). Passiamo a leggere i numeri.
- Le 41 cooperative prese in esame hanno realizzato un fatturato cumulato di 2.5 miliardi di euro, in crescita del 7% rispetto al 2012 e del 3.8% in media nel decennio 2013-2003. Come dicevamo sopra, l’andamento è diverso da quello degli ultimi anni, in cui le aziende andavano meglio delle cooperative all’estero e viceversa in Italia.
- In Italia il fatturato è cresciuto del 4%, in linea con l’andamento degli ultimi 10 anni, a 1.44 miliardi di euro, mentre le vendite all’estero raggiungono 1.06 miliardi di euro, +11%, bel al di là del ritmo storico del +3.6%.
- I risultati reddituali sono meno importanti per le cooperative che non per le aziende. Forse vale la pena di dire che nell’ambito di un equilibrio del conto economico (6 milioni di utile contro 2.5 miliardi di fatturato), i “consumi” esterni, nel qual computo ricadono anche le liquidazioni per i soci dei loro apporti, sono cresciuti del 7.4% nel 2013, contro un +4% annuo nel 2003-13. La dinamica del costo del personale segna un +3% (nonostante il personale sia calato in numero assoluto), quella del consumo di capitale (ammortamenti) +1.5%, mentre gli oneri finanziari sono invariati.
- Gli investimenti di 114 milioni di euro sono comunque superiori al consumo di capitale (1.3 volte), il che indica uno sviluppo del capitale investito. In questo contesto, comunque, l’indebitamento cumulato resta stabile a 1.1 miliardi di euro, grazie al calo di 40 milioni del capitale circolante.
- Il rapporto tra debito e capitale di 1.35 è stabile rispetto allo scorso anno e al punto più basso degli ultimi anni. Anche il rapporto tra debito e MOL (comunque poco significativo per le cooperative) di 7.8 volte è anch’esso sul punto più basso degli ultimi anni.