Italian Wine Brands – risultati primo semestre 2016

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IWB H116 02

Analizzare i dati di IWB purtroppo non è semplice, visto l’innumerevole quantità di aggiustamenti che il management ha ritenuto di portare ai numeri, che includono anche poste prettamente operative quali una campagna pubblicitaria televisiva. Detto questo, l’azienda continua a subire l’impatto di due fattori: 1) l’esposizione al mercato italiano, 30% circa, che risulta difficile particolarmente nel segmento di Giordano Vini e 2) in misura direi preponderante il calo strutturale del canale di vendita che ha reso Giordano famoso, il telefono, che cala dell’11% ma rappresenta ancora il 30% delle vendite. Nel primo semestre sebbene le vendite via internet siano cresciute, il canale di vendita televisivo è calato e ciò ha determinato l’andamento negativo del fatturato consolidato (65 milioni, -2%), nonostante il forte incremento di vendite della divisione B2B Provinco. A oltre un anno dall’aggregazione, si può dire che per ora le sinergie tra le due entità sono servite a tamponare il calo di utili di Giordano, che sembra strutturale: il MOL consolidato del primo semestre è stabile se aggiustato, mentre cala dell’11% prima degli aggiustamenti. L’azienda mantiene un livello di indebitamento piuttosto contenuto (23 milioni di euro, meno di due volte il MOL), ma certamente le promesse espresse in fase di quotazione non sono per ora tradotte in numeri. Di nuovo, non perché le sinergie non stiano emergendo (come dichiarato dai dirigenti nel comunicato stampa), ma più semplicemente perché la l’attività di Giordano è purtroppo sotto forte pressione. Passiamo ad analizzare i numeri.

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  • Il fatturato cala del 2% a 64.6 milioni di euro, con un andamento opposto per Giordano, -9% a 46 milioni di euro e Provinco, +21% a 19.4 milioni di euro.
  • In una seconda suddivisione troviamo invece un calo delle vendite B2C del 10% a 38 milioni di euro e un incremento di quelle B2B dell’11% a 25 milioni. Se scaviamo all’interno delle due divisioni possiamo notare una caduta dell’11% e del 15% rispettivamente per la divisione di vendite telefoniche e via trasmissioni televisive per il B2C, non compensate dal canale internet, che pur cresce del 15% a 3.2 milioni di euro nel primo semestre 2016. Nella divisione B2B invece l’attività è fortemente concentrata sulla GDO, che segna un incremento del 16%.
  • Dal punto di vista geografico, l’attività del gruppo IWB segna un forte calo in Italia, -18% a 19 milioni di euro, e in Germania, -7% a 14 milioni di euro, mentre Svizzera e Austria crescono rispettivamente del 14% e del 29%  a compensare.
  • I margini sono stabili. Il MOL aggiustato resta poco sopra il 6% e stabile in valore assoluto, mentre se guardiamo ai dati riportati nel bilancio si evidenzia un calo dell’11% a 3.2 milioni per un margine che scivola dal 4.2% al 3.6%. Secondo la divisione per azienda proposta, tutto il calo è ascrivibile a Giordano, sui cui si sta anche operando una forte opera di ristrutturazione.
  • Il bilancio scende con un utile operativo aggiustato di 2.3 milioni, in calo del 16% (che diventa -28% se includiamo gli oneri non ricorrenti), mentre l’ultima riga del bilancio aggiustato parla di un incremento da 1 a 1.3 milioni di euro, +28% (e un utile dichiarato di 0.5 milioni rispetto a 0), che emerge interamente grazie all’andamento delle poste fiscali.
  • Dal punto di vista finanziario, il debito cala da 30 a 23 milioni tra semestre 2015 e semestre 2016, mentre risulta in leggera crescita rispetto a fine anno (20 milioni) essenzialmente a causa di fattori stagionali. Il rapporto debito su MOL si attesta a circa 1.8 volte a fine giugno da 1.6 volte di fine anno, ma come abbiamo detto il semestre normalmente mostra un debito più elevato del fine anno per le aziende del settore vinicolo.


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Fondatore e redattore de I numeri del vino. Analista finanziario.

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