Settembre 2006/Settembre 2011: 5 anni con I Numeri del Vino

8 commenti

Oggi, 15 Settembre 2011, I Numeri del Vino compie 5 anni. Il primo post diceva “Proviamoci“. Dopo quello, oltre 1000 posts si sono succeduti, ordinatamente, ogni 2 giorni.

E’ ora tempo di bilanci.
(+) il blog e’ diventato uno dei punti di riferimento per una serie di operatori professionali nel mondo del vino
(+++) circa 10000 euro sono stati devoluti in beneficenza, principalmente grazie alla generosita’ di qualche (un paio) di lettori e alle collaborazioni con alcune testate (il Corriere Vinicolo e Merum in primis)
(+) mi sono divertito moltissimo
(-) il blog in se stesso non ha in alcun modo remunerato il lavoro svolto
(-) il mantenimento del blog richiede tempo e sforzi che in questo momento sono molto difficili da sostenere
(-) ogni forma di collaborazione/sviluppo del blog per ora non si e’ risolta in una riduzione del mio impegno
(—) il blog e’ stato recentemente plagiato da due testate recentemente (almeno, queste sono i due casi che sono giunti alla mia attenzione)

Conclusione: dopo 5 anni e’ tempo di riflettere.
Il confronto e’ iniziato con il post relativo a La Stampa. Deve ora continuare.
Grazie a tutti di condividere pubblicamente o privatamente la vostra opinione e le vostre idee in merito.

La programmazione del blog prosegue invariata almeno fino al 25 Settembre, dato che alcuni post sono pronti per essere pubblicati.

Marco Baccaglio

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Fondatore e redattore de I numeri del vino. Analista finanziario.

8 Commenti su “Settembre 2006/Settembre 2011: 5 anni con I Numeri del Vino”

  • carlo flamini

    Sai come la penso in merito, e quello di cui abbiamo discusso (privatamente!) resta valido fino a tua decisione definitiva (ma io non sono uno che molla).
    Onorati di aver contribuito a una giusta causa e di poter continuare comunque a farlo.
    Ciao

  • gianpaolo

    se molli certamente crei un vuoto, che forse poi qualcuno riempira’, anche se si fa fatica. pensare qualcuno che possa prendere il tuo posto per competenza, garbo, serieta’ e al tempo stesso leggerezza.
    Carlo sa, perche’ ne abbiamo parlato anche insieme, come sia importante oggi un punto di riferimento fattuale, i numeri giustappunto, per il vino italiano, fatto troppo spesso di palloni pieni d’aria. Qualunque sia la tua scelta, sappi che, con i miei limiti, se posso supportarti in qualche modo lo faro ben volentieri, sia per l’amicizia ormai decennale, nata su it.hobby.vino (ti ricordi?), sia per quello che ho gia detto. un saluto Gianpaolo

  • dino

    Ciao Marco ,

    come hai promesso hai tagliato il traguardo dei 5 anni .
    Non ho mai scritto sul tuo blog , seguendo però gli interventi autorevoli di grandi personaggi del vino e di veri appassionati .
    Il sig. Filippo in un suo intervento del 13 settembre da dei buoni consigli a mio avviso .
    Passare a dei servizi a pagamento non è sbagliato e anche se il traffico sarà più basso il tuo lavoro verrà riconosciuto .
    Concordo che con qualche testata giornalistica bisogna agire per vie legali . Odio questa via quando basterebbe solo un po’ di buon senso e collaborazione .
    Se ritieni io possa esserti d’aiuto per il blog fammelo sapere .
    Oggi però un grazie sincero anche da parte di mia mamma che tornerà in Perù a novembre .
    E’ raro incontrare persone speciali e tu sei una di queste . Ciao

    Scritto da dino, il 15 September, 2011 at 19:36

  • Beppe Giuliano

    Caro Marco, mi unisco al coro di quanti ti chiedono di non mollare. Ti invito a pensare seriamente ad una formula a pagamento che scremi chi vuole solo scopiazzare, ma che verrebbe accolta favorevolmente da chi – come me – usa professionalmente le tue analisi. Producono valore, è giusto che questo venga ricompensato. Deciderai tu se diventeranno reddito o se aiuteranno invece dei bambini in Perù o altrove. Ma è soprattutto giusto che finisca l’era del “gratuito” su Internet: non è così che si forma una generazione di professionisti autorevoli e di lettori informati per davvero. Beppe Giuliano

  • Ettore

    Caro Marco, il tuo lavoro e’ stimolante, accurato e fonte di ispirazione per chi fa il nostro lavoro. Quindi imperdibile. Lo so, la mia e’ una premessa un po’ egoistica visto che sei tu a lavorare e noi a fruire gratuitamente dei tuoi servizi. Mi piacerebbe fare due battute con te per valutare delle opzioni (non possono non esisterne). Penso che tutto il sistema vino che frequenta il tuo blog (e non sono pochi) debba fare una riflessione sul rischio di perdere un contributo come il tuo. Ti mando un caro saluto e ti rinnovo stima ed apprezzamento per cio’ che fai. Ettore Nicoletto.

  • giancarlo

    Capisco l’amarezza di vedersi copiata una idea… ma significa che l’idea è BUONA. Non molli, se riesce a farcela….Buon lavoro ed a noi buona lettura dei suoi dati…

  • Franco Ziliani

    Eh no Marco! Non faccia scherzi! Io come tantissimi altri vogliamo continuare a leggere e trovare innumerevoli spunti di riflessione le sue interessantissime analisi sui numeri del mondo del vino, qui, in questo suo blog imprescindibile e di assoluto riferimento!
    A chi ha commentato: “è soprattutto giusto che finisca l’era del “gratuito” su Internet” voglio rispondere ricordando l’esperienza pioneristica fatta una decina d’anni fa con WineReport,quando proponemmo, al costo di 31 euro annui, l’abbonamento a tutto il corpo delle news che offrivamo. Arrivammo ad avere – e non erano pochi per l’epoca – 7-800 abbonati, che poi progressivamente calarono. Sono davvero cambiati i tempi e nell’era dell’informazione diffusa sul Web quanti sono disposti a pagare per ricevere contenuti altamente specializzati?

  • bacca

    Grazie a tutti per i contributi (pubblici e privati) che mi avete inviato in questi giorni.

    Per prima cosa volevo aggiungere un mio grazie a chi per primo ha creduto (e crede in me), cioe’ Antonio Tombolini la cui blogfarm mi ospita gratuitamente e Andreas Marz, che primo ha pensato di prendere i numeri del blog, pubblicarli e poi fare beneficenza (di un valore nettamente sproporzionato).
    C’e’ chi prende senza pagare (o magari pagando a posteriori) e c’e’ invece che prende e paga addirittura in eccesso. Andreas e’ nella seconda categoria.

    La mia riflessione sul blog e’ la seguente e richiede ulteriori indagini e confronto.

    – il blog deve restare e se resta resta aperto a tutti.
    Farsi pagare qui significhera’ che chi ha un interesse professionale all’utilizzo dei dati si dovra’ far carico di sostenere finanziariamente o uno scopo umanitario (cio’ che succede ora con Divina Provvidenza ONLUS) o, chissamai nel futuro, il sottoscritto (visti i tempi che corrono nella finanza). Si apre un C/C apposito, si lancia una sottoscrizione modello Wikipedia e si cerca di arrivare a un numero.

    – il blog ha bisogno di una “ristrutturazione”.
    L’idea cardine e’ un accesso magari separato e’ piu’ strutturato ai dati, che ora sono legati indissolubilmente ai post. In questo caso si configurerebbe un blog+sito con i dati, che abbiamo gia’ in qualche modo immaginato con Carlo Flamini. Sara’ necessario consulenza e tecnica informatica che hanno dei costi, e anche qui sara’ necessario uno sponsor. Cio’ deve rimanere pero’ indipendente dato che non voglio rinunciare all’analisi finanziaria dei dati aziendali delle aziende vinicole.
    Il risultato dovra’ anche essere una ridotta manutenzione della base di dati e di generazione di grafici/tabelle.

    – il blog potrebbe diventare piu’ poliedrico ma soprattutto deve restare indipendente.
    Non soltanto le parole di Marco Baccaglio e talvolta di Angelo Gaja, ma anche e sempre di piu’ quelle degli operatori qualificati. Si potrebbe immaginare un intervento su argomenti specifici di qualche operatore.

    – I numeri del vino in inglese?
    Da rivedere e riconsiderare. Pero’ con un sito apposito (come dice Filippo) e con un contributore apposito.

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