Grazie a tutti per i contributi (pubblici e privati) che mi avete inviato in questi giorni.
Per prima cosa volevo aggiungere un mio grazie a chi per primo ha creduto (e crede in me), cioe’ Antonio Tombolini la cui blogfarm mi ospita gratuitamente e Andreas Marz, che primo ha pensato di prendere i numeri del blog, pubblicarli e poi fare beneficenza (di un valore nettamente sproporzionato).
C’e’ chi prende senza pagare (o magari pagando a posteriori) e c’e’ invece che prende e paga addirittura in eccesso. Andreas e’ nella seconda categoria.
La mia riflessione sul blog e’ la seguente e richiede ulteriori indagini e confronto.
– il blog deve restare e se resta, resta aperto a tutti.
Farsi pagare qui significhera’ che chi ha un interesse professionale all’utilizzo dei dati si dovra’ far carico di sostenere finanziariamente o uno scopo umanitario (cio’ che succede ora con Divina Provvidenza ONLUS) o, chissamai nel futuro, il sottoscritto (visti i tempi che corrono nella finanza). Si apre un C/C apposito, si lancia una sottoscrizione modello Wikipedia e si cerca di arrivare a un numero.
– il blog ha bisogno di una “ristrutturazione”.
L’idea cardine e’ un accesso magari separato e’ piu’ strutturato ai dati, che ora sono legati indissolubilmente ai post. In questo caso si configurerebbe un blog+sito con i dati, che abbiamo gia’ in qualche modo immaginato con Carlo Flamini. Sara’ necessario consulenza e tecnica informatica che hanno dei costi, e anche qui sara’ necessario uno sponsor. Cio’ deve rimanere pero’ indipendente dato che non voglio rinunciare all’analisi finanziaria dei dati aziendali delle aziende vinicole.
Il risultato dovra’ anche essere una ridotta manutenzione della base di dati e di generazione di grafici/tabelle.
– il blog potrebbe diventare piu’ poliedrico ma soprattutto deve restare indipendente.
Non soltanto le parole di Marco Baccaglio e talvolta di Angelo Gaja, ma anche e sempre di piu’ quelle degli operatori qualificati. Si potrebbe immaginare un intervento su argomenti specifici di qualche operatore.
– I numeri del vino in inglese?
Da rivedere e riconsiderare. Pero’ con un sito apposito (come dice Filippo) e con un contributore apposito.
Scatenatevi pure…