dati ISTAT


Italia – esportazioni vino spumante – aggiornamento 2022

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Le esportazioni di spumante italiano hanno chiuso il 2022 con un rallentamento in dicembre (stabile), che però non ha alterato il quadro estremamente positivo: +19% per un valore di 2.17 miliardi di euro, con tutte le categorie in crescita. I volumi esportati sono cresciuti invece del 5% e raggiungono quota 5.2 milioni di ettolitri. Questi numeri si confrontano con un export totale italiano di vino di 7.9 miliardi di euro e 22 milioni di ettolitri e rappresentano quindi rispettivamente il 28% e 24% del valore e volume totale esportato. Il Prosecco resta ovviamente il prodotto chiave, con un peso del 74% del totale della categoria in valore e del 72% del volume. L’Asti spumante è invece l’8% del totale, gli altri spumanti DOP il 5% e tutto il resto il 15% circa. Come abbiamo già avuto modo di dire numerose volte, sorprendentemente la Russia cresce nel 2022 del 28% e con 91 milioni di euro di esportazioni rappresenta il 4.2% del totale esportato e il sesto mercato per l’Italia. Passiamo a una breve analisi dei dati, ricordandovi che le tabelle riassuntive sono anche disponibili nella sezione Solonumeri.

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Italia – esportazioni di vino – aggiornamento 2022

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Così come leggeremo per la Francia tra qualche giorno, anche le esportazioni italiane di vino hanno chiuso l’anno in deciso rallentamento, complice l’indebolimento delle principali economie mondiali, il leggero rafforzamento dell’euro che ha reso meno competitivo il nostro prodotto in alcuni mercati e, da non sottovalutare, la significativa base di comparazione. L’andamento mensile lo vedete dal grafico qui sopra: dopo un periodo di 9 mesi caratterizzato da una crescita a doppia cifra, ottobre-novembre-dicembre hanno chiuso a +4%/+5%/+1%. I francesi hanno fatto un pochino meglio ma non troppo (+11%/+4%/+2%), nella medesima direzione.

La chiusura d’anno dice quindi +10% a 7.87 miliardi di euro, di cui +7% per i vini fermi (5.7 miliardi di euro) e +19% per i vini spumanti, +19%. Se confrontati con i dati pre-covid, le esportazioni italiane di vino sono cresciute del 17% nel segmento dei vini fermi e del 37% in quello dei vini spumanti per un totale di +22.3%. Se dividiamo questo numero per 3 anni arriviamo al 7% quindi sostanzialmente si può dire che il Covid è pienamente riassorbito. I francesi sul triennio hanno fatto +25%, quindi leggermente meglio di noi ma veramente di poco.

In questo post un po’ riassuntivo trovate alcuni grafici e tabelle “generali” che fanno il punto sull’anno e che trovate (le tabelle) aggiornate nella sezione dedicata di Solonumeri. L’analisi prosegue nel resto del post.

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Esportazioni di vino Italia – aggiornamento novembre 2022

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Le esportazioni di vino italiane perdono un po’ di velocità in novembre (+5%) ma mantengono il passo dell’11% circa di crescita. Il principale segnale positivo nei dati che presentiamo oggi è l’andamento dei vini spumanti: novembre è usualmente il secondo mese più importante dell’anno per la categoria e quest’anno novembre è stato marginalmente sopra ottobre (227 milioni contro 220), il che è un buon segno. Di veri e propri segnali negativi se ne vedono pochi. Se volessimo trovarli, dovremmo analizzare in dettaglio la stabilizzazione delle esportazioni di vini fermi in bottiglia, che da un paio di mesi a questa parte sono stabili. È molto difficile dire quanto sia dovuto a un vero e proprio rallentamento (Svezia, Danimarca, Canada e in parte Regno Unito hanno avuto un mese così così) o si tratti di una base di comparazione particolarmente elevata a questo punto dell’anno.

Certamente ci avviamo a chiudere il 2022 con un export in crescita dell’11% circa, un dato molto simile a quello delle esportazioni francesi (i primi dati, che non abbiamo ancora in modo dettagliato, dicono +11%) dopo un primo semestre in cui i francesi andavano molto meglio di noi. I francesi sono stati “colpiti” sul finire dell’anno dal tappo alle esportazioni di Champagne (essenzialmente i volumi non possono crescere più del livello a cui sono arrivati, leggete il post su Laurent Perrier tra qualche giorno) e dobbiamo immaginare dal forte rallentamento in Cina dovuto al Covid sul finire del 2022. Possiamo invece già dire che il nostro export sia andato molto meglio di quello spagnolo, che a fine novembre veleggiava intorno al +3%.

Passiamo a una breve analisi dei dati, dopo questa lunga introduzione.

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I numeri della viticoltura biologica in Italia – aggiornamento 2021

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Il post di oggi aggiorna e migliora in un certo senso le rilevazioni sulle superfici bio dedicate alla produzione di uva da vino. Aggiorna ovviamente il dato al 2021, e si arriva dunque a 126mila ettari (+9%), di cui 101mila veri (+10mila ossia +10%)  e 24mila in conversione. Migliora le rilevazioni precedenti perchè confronta il dato con le superfici vitate dedicate al vino come censite da ISTAT proprio nel 2021. Ossia, i 126mila ettari non si confrontano con 635mila ma con 590mila, essendo questa la superficie che ISTAT ha stabilito nel censimento essere dedicata alla produzione di vino. Siamo dunque a una penetrazione “bio” del 21% sul totale (comprese le viti in conversione) e 17% sul convertito. Sono numeri leggermente diversi da quelli pubblicati qualche settimana fa sul rilevamento europeo, ma non cambiano il quadro in modo sostanziale (20% se calcolato su 635mila). I dettagli regionali ci svelano alcune sorprese nel confronto con il 2020: la corsa del bio prosegue imperterrita in alcune regioni (Toscana su tutte, dove si combina la seconda maggiore superficie dietro la Sicilia con la maggiore penetrazione sul totale vitato, 44%) ma si blocca in alcune altre come la Sardegna o il Trentino Alto Adige, nonostante una penetrazione sul totale vitato molto limitata (7% e 11% rispettivamente). Bene, come premessa mi pare sufficiente, grafici e tabelle e ulteriori commenti nel resto del post.

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Esportazioni di vino Italia – aggiornamento ottobre 2022

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Apriamo questo 2023 con un post un po’ particolare sulle esportazioni di vino, di cui trovate qui i dati completi a ottobre 2022. Particolare perchè ogni tanto vale la pena di fermarsi e capire dove si è rispetto agli altri. Oggi lo facciamo confrontando i tassi di crescita e i livelli di esportazione del vino rispetto al settore bevande/tabacchi in generale italiano e alle esportazioni italiane totali. I due grafici di apertura (il resto sono tabelle) vi forniscono una chiara evidenza che le esportazioni di vino non stanno crescendo tanto quanto il resto dell’export italiano. Quindi, quando diciamo che +11% sul 2021 o +20-25% rispetto al 2019 sono buoni dati diciamo una cosa vera ma solo in termini assoluti: le esportazioni italiane “di tutto” sono cresciute del di quasi il 20% sull’anno scorso e sono il 35% sopra il 2019 mentre anche nel campo più stretto di bevande/tabacco siamo il 25-30% sopra il 2019 e si cresce più velocemente anche (e soprattutto direi) negli ultimi mesi.

Bene, fatta questa breve analisi passiamo ai dati. Ottobre è un mese pesante per l’export di vino. La crescita è stata del 4% sull’anno scorso, nonostante il 2021 fosse stato un mese piuttosto stabile (+2% sul 2020). Il passo sull’anno resta nell’intorno dell’11%, per un totale annuo poco superiore ai 7.8 miliardi di euro. I volumi sono calanti su base mensile ma restano stabili in ragione d’anno.

Nel resto del post ulteriori commenti e tutte le tabelle aggiornate.

  • Il mese di ottobre soffre di un andamento stabile/negativo dei vini fermi e sfusi rispettivamente, con la categoria degli spumanti che segna un eccellente +19%, che consente di mantenere il ritmo nella categoria a +22%. Sono invece scesi a +9% e +7% gli incrementi dei vini in bottiglia e dei vini sfusi nei primi 11 mesi del 2022.
  • Dal punto di vista geografico, come sempre i dati mensili sono di difficile lettura. Diciamo che è in chiara decelerazione il mercato americano, che oggi viaggia su un ritmo annuo del 8-9% contro il +25% che aveva toccato a inizio 2022. Il mercato tedesco sta rallentanto leggermente dal +6/7% di inizio anno al +4/5% attuale, mentre resta a oltre +10% l’andamento del mercato inglese, pur con medesimi trend in rallentamento.
  • Nel segmento degli spumanti la crescita mensile è del 19%, quella dei 10 mesi del 22% e si viaggia a +37% sopra il 2019. Ma, qui tutti i mercati vanno benissimo, compreso quello russo, che nei primi 10 mesi del 2022 cresce del 15%…

 

 

 

 

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