Toscana


Toscana – produzione di vini DOC e DOCG – aggiornamento 2008

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I dati Federdoc sulla Toscana sono molto completi e ci consentono di fare il punto in modo preciso. La produzione di vini DOC in Toscana sta scendendo, a causa della combinazione di vendemmie difficili e di scandali che hanno colpito la sua denominazione piu’ famosa (annata 2007). Diciamo subito che non esiste consenso su questo dato: ISTAT guida a 1.7m/hl di vino di qualita’, mentre Federdoc dice 1.5m/hl di vino. Siccome i dati Federdoc sono la somma di dati delle singole denominazioni, verrebbe da dire che la seconda e’ piu’ precisa della prima. Siccome oggi stiamo guardando ai dati Federdoc, su quelli ci focalizziamo. La produzione di vino DOC/DOCG nel e’ scesa del 5% a 1.49 milioni di ettolitri, dopo il calo del 3% del 2007.



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Banfi – risultati e analisi di bilancio 2009

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Banfi ha riportato una perdita nel 2009 a causa della contrazione della domanda, soprattutto dei suoi prodotti di fascia bassa (mentre per il marchio Castello Banfi le vendite sono state stabili). La riorganizzazione che da due anni investe il gruppo, passata attraverso la ristrutturazione dei vigneti e della cantina non ha ancora dato i suoi frutti ma dovrebbe iniziare a darli nel 2010: le vendite dei primi mesi dell’anno sono stati in forte controtendenza. Nel frattempo, Banfi ha subito in modo molto significativo la crisi di questi anni, con il fatturato sceso sotto 50 milioni di euro dai quasi 70 milioni toccati nel 2007. La forte integrazione verticale, con elevati costi fissi (850 ettari di vigneto di proprieta’) hanno determinato il crollo dei margini e l’emergere di una perdita nel corso del 2009. La struttura finanziaria non si e’ pero’ deteriorata, dato che Banfi ha sempre investito tenendo conto della generazione di cassa. Il debito a fine 2009 era poco sopra 40 milioni, con un rapporto molto elevati rispetto al MOL (circa 9 volte), ma ben coperto dal valore molto elevato delle attivita’ (33 milioni di terreni e fabbricati).



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Frescobaldi – risultati e analisi di bilancio 2009

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Quando abbiamo recensito il bilancio 2008 a fine giugno dello scorso anno, avevamo scritto che Frescobaldi sarebbe stata una delle poche aziende vinicole a migliorare i propri risultati, grazie al recupero delle vendite dei vini di Montalcino perse per lo scandalo di Brunellopoli che blocco’ l’attivita’ aziendale. Oggi pero’ stiamo commentando dei numeri addirittura migliori di quello che ci si poteva immaginare, con le vendite tornate sopra il livello del 2007 e gli utili operativi non troppo lontani dai livelli record di quell’anno. Con il debito stabile, tutti i ratio finanziari sono rientrati pienamente nella norma. Frescobaldi e’ prudente relativamente al 2010: si attende un anno difficile soprattutto in Europa, mentre le speranze di crescere sono concentrate nei paesi asiatici. A leggere il bilancio, per ora i risultati dell’azienda sono allineati al budget.



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Toscana – produzione di vino e superfici vitate – aggiornamento 2009

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Considerazioni chiave:
– La produzione di vino in Toscana mostra da diversi anni un andamento particolarmente costante, con una variazione media soltanto del 3% contro il 7% della media nazionale
– La vendemmia 2009 si e’ chiusa con un -1%, di cui -1.7% in provincia di Siena
– Le superfici vitate calano dell’1% ma sono comunque al di sopra degli anni 2005-07
– All’interno delle diverse produzioni, i vini DOC/DOCG sono in discesa dell’1% circa.
– Il valore della produzione di vino in Toscana e’ cresciuto in modo significativo secondo ISTAT nel 2009 rispetto al 2008, con un +24%. In realta’ questo balzo e’ dovuto al “buco” di valore del 2008, che potrebbe essere stato determinato dallo scandalo del Brunello.



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Antinori – risultati e analisi di bilancio 2008

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antinori bilancio 2008 1

Antinori ci ha appena inviato il bilancio 2008, che mette in luce un leggero calo delle vendite e dei margini conseguenza delle difficili condizioni di mercato, soprattutto nella seconda parte dell’anno. Un punto va sottolineato al di la’ della bonta’ o meno dei numeri: Antinori, che si e’ caratterizzato per una propensione ad investire superiore a tutti gli altri big del vino italiano, non ha cambiato politica nel 2008, quando ha messo sul campo EUR37m di investimenti, cioe’ il 27% del fatturato. E’ un livello molto elevato, ma che Antinori si puo’ permettere di investire data l’entita’ dei suoi margini (comunque sopra il 35% a livello di MOL) e grazie a qualche piccola dismissione di attivita’ che ha fruttato circa EUR11m di introiti: Antinori ha venduto l’8% di Argentiera (dal 50% al 42%, ed e’ stata deconsolidata dal bilancio) e la sua controllata rumena ha venduto il 9% delle due cantine che possedeva al 60%. La struttura finanziaria resta molto solida anche se il ritorno sul capitale sta scendendo causa minori utili investimenti e incremento del magazzino. E bisogna immaginare che il 2009 possa essere un anno difficile, anche a causa della perdita dell’accordo di distribuzione di Krug.


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