Emilia Romagna


Caviro – risultati e analisi di bilancio 2009

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Sono colpevole di pubblicare con grave ritardo la recensione del bilancio Caviro, che giace nel mio PC da ormai 2 mesi. E’ una di quelle cose che immaginavo di aver fatto, ma lo immaginavo… Comunque, CAVIRO ha chiuso il 2009 con un calo delle vendite di circa l’11%, mostrando una tenuta nel settore vino rispetto ad un calo significativo della distilleria. In questo contesto difficile pero’ l’azienda ha continuato la sua strategia: gli obiettivi di crescita nei mercati esteri sono immutate, l’azienda ha portato avanti i suoi investimenti (anzi, nel 2009 ha investito molto piu’ che nei due anni precedenti) e tra i costi sono stati mantenuti immutati gli sforzi commerciali (promozioni e pubblicita’) cercando di contenere gli altri costi. Ne risulta un bilancio in pareggio, ma con un utile di consolidato di circa 2 milioni, e con una liquidazione dei vini apportati dai soci in calo del 10% circa ma molto meno di quanto e’ successo nel mercato (-20%). Caviro e’ anche riuscita a mettere ordine dal punto di vista finanziario: il capitale circolante migliora, con un calo significativo delle scorte di prodotti finiti e quindi il debito scende da 81 milioni a 77 milioni. Le attese sul 2010 non sono particolarmente allettanti per la divisione vino, dove CAVIRO si aspetta un calo dei consumi in Italia simile al 2009 e un approccio aggressivo delle private labels. Piu’ spazio sembra esserci all’estero, dove il budget aziendale prevede una crescita delle vendite superiore al 10%.



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Emilia Romagna – produzione vini DOC/DOCG – aggiornamento Federdoc 2007

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L’Emilia Romagna e’ una delle principali regioni vinicole italiane. Analizziamo oggi i dati Federdoc sulla produzione di vini a denominazione di origine, il cui peso sta crescendo in modo significativo. Infatti, mentre la produzione totale di vino regionale e’ scesa tra il 2005 e il 2007 da 6.6 a 6.2m/hl, la produzione di vino DOC sembrerebbe essere salita: Federdoc ci dice che e’ passata da 1.26m/hl a 1.41m/hl (+3% nel 2006 e +8% nel 2007). Penso sia inutile che vi dica che ISTAT per il 2007 stima una produzione di 1.48m/hl (80mila hl superiore) e che per il 2006 dice 1.5m/hl, contro 1.3m/hl di Federdoc. Torneremmo a discutere dei nostri vecchi problemi.


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Emilia Romagna – produzione di vino e superfici vitate – aggiornamento 2008

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L’Emilia Romagna ha avuto nel 2008 una vendemmia quasi in linea con la sua media storica (6340mila ettolitri contro 6460 medi dal 2000 ad oggi) e in miglioramento di circa l’1% dal 2007. L’andamento per provincia mostra pero’ una realtà non cosi’ lineare: a Ravenna (2380mila hl) si e’ realizzata una ottima vendemmia, il 15-16% sopra la media storica e il 2007, mentre a Reggio Emilia e’ successo il contrario con le percentuali esattamente opposte: una vendemia del 15% sotto la media storica e del 17% inferiore al 2007. Per Forlì invece le cose vanno in modo molto simile a Ravenna: +11% rispetto alla media storica, +4% rispetto allo scorso anno.
• Le superfici vitate si mantengono leggermente sopra l’andamento nazionale, con una continua espansione dal 2005 a questa parte. L’Emilia Romagna e’ ormai arrivata a 56600 ettari, con un incremento distribuito abbastanza equamente nelle varie provincie
• Le rese medie restano particolarmente elevate anche se e’ possibile identificare un certo miglioramento nel corso degli ultimi anni.
• Dal punto di vista del tipo di produzione, stanno risorgendo i vini bianchi anche in Emilia Romagna: sono stati il 42% della produzione nel 2008 contro il 38% del 2007, mentre i vini rossi sono scesi al 50%. La produzione di mosto resta nell’ordine dell’8% della produzione totale.
• Anche la suddivisione per denominazione non cambia: i DOC/DOCG sono il 23% del prodotto e un altro 36% e’ rappresentato dagli IGT. I vini da tavola e i mosti continuano a rappresentare il 40% della produzione regionale.
• Anche visto in tendenza non e’ possibile derivare alcun tipo di avvicinamento agli standard delle regioni piu’ orientate alla qualità.


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