2014


Vendite di vino per denominazione nella GDO Italiana – aggiornamento 2014

nessun commento
gdo 2014 0

 

Non è con poco stupore che leggo il titolo del comunicato stampa di Vinitaly sull’argomento che trattiamo oggi, e che dice: “VENDITE DI VINO NELLA GRANDE DISTRIBUZIONE IN LEGGERA RIPRESA NEL 2014 – SEGNALI INCORAGGIANTI PER IL 2015”. Se guardate il grafico qui sopra vi potete subito rendere conto che, in realtà, il 2014 è stato il primo anno da 10 a questa parte  che le vendite non crescono ma calano (-0.7%). Perchè è successo? Perchè il forte calo dei listini all’ingrosso si è ribattuto sui prezzi di vendita, e quindi di fronte a un mercato comunque calante in volume (-2.4%) i prezzi non sono riusciti a compensare. Il 2014 in realtà non è andato così male, perchè sarebbe giusto dire che il 2012 e il 2013 erano stati anni peggiori, che però sono stati “salvati” dai forti incrementi di prezzo (non necessariamente di utilli per chi ha prodotto vino!). Ma la sfida vera sarà il 2015, perchè l’inerzia dei prezzi in rallentamento (non solo del vino, ma di tutto), combinata con il calo strutturale dei volumi è molto probabile che si traduca in anno con un calo forse più pronunciato del 2014… vedremo.

Fatta questa premessa, direi  che i dati mostrano i trend classici di miglioramento del mix di vendita, del forte calo dei formati che non sono le bottiglie da 0.75 e il bag-in-box (che in Italia a dire il vero non sembra riscuotere questo grande successo…) e la crescita di alcune varietà di vino bianco molto specifiche, come il Vermentino, ormai il numero 3 in Italia e decisamente il vino bianco più venduto, e il Prosecco che continua a mostrare molto dinamismo. Infine, vale la pena di notare che crescono le varietà aromatiche, come il Muller Thurgau (che sembra rivivere una seconda giovinezza) e il Traminer. Andiamo a leggere qualche numero in dettaglio.

Continua a leggere »

Cantina di Castelnuovo del Garda – risultati 2013/14

nessun commento
castelnuovo 2014 1

 

Il bilancio 2013/14 della Cantina di Castelnuovo del Garda merita di essere attentamente analizzato. La cooperativa deve far fronte a un pesante calo dei volumi trattati, dovuto da un lato alla scarsità della vendemmia 2012 e dall’altro alle decisioni di alcuni soci di interrompere la relazione con la cooperativa e affittare i vigneti a terzi. Il calo dei volumi apportati dai soci è materiale, -15%. Questo, insieme al generalo calo delle quotazioni delle uve ha determinato una significativa contrazione del prezzo che la cooperativa ha potuto garantire, 30 euro per quintale, quindi il 30% in meno dell’anno scorso. La sfida vera sembra però essere quella del 2014-15, quando oltre alla scarsa vendemmia, il management della cooperativa dovrà affrontare un vero e proprio crollo delle uve conferite, passate da 130mila quintali a 77mila quintali dalla vendemmia 2013 alla vendemmia 2014, anche a causa dell’impatto negativo di ben quattro grandinate. Certamente, la focalizzazione sui vini in bottiglia e sull’estero, entrambe in crescita, potrà essere mantenuta, ma l’equilibrio economico della cooperativa, che deve comunque ammortizzare e sostenere strutture atte a vinificare volumi ben superiori potrebbe impattare ulteriormente sulla capacità di remunerare i soci conferitori. Il rischio è di alimentare un circolo vizioso di minori volumi e minore remunerazione… ma questo lo vedremo il prossimo anno, quando la Cantina anticipa una ripresa parziale dei volumi che dovrebbero tornare a 110-120mila quintali. Per ora parliamo dei dati di questo bilancio, dove potete apprezzare tra i vari grafici la crescente quota di vini in bottiglia, che raggiungono il 47% delle vendite, e dell’estero, anch’esso al suo massimo storico, il 23% del fattturato.

Continua a leggere »

Le esportazioni di vino italiano – aggiornamento 2014

nessun commento
export italia 2014 0

Eccoci al post riassuntivo delle esportazioni italiane di vino 2014, dove come al solito proponiamo un quadro di insieme. L’anno si chiude a +1.6% a valore, 5078 milioni di euro, e +1.7% per i volumi, 20.3 milioni di ettolitri. Anche se siamo ancora in fase di raccolta dei dati, si può sin d’ora dire che l’Italia è stato il miglior paese tra i grandi dal punto di vista del commercio estero, seppur di poco. La Francia è calata dell’1%, la Spagna del 3%, il Cile del 2%, gli USA del 4%. Ecco, soltanto l’Australia, in valuta locale, fa +3.6%. Tornando a noi, il principale driver di crescita sono stati naturalmente i vini spumanti DOP, che hanno compensato il calo di valore delle esportazioni di vino sfuso, mentre la crescita delle esportazioni di vino imbottigliato è allineata al dato generale. Va tutto bene? Di certo no, però quello che si nota dai grafici è che salvo eccezioni i grandi mercati del vino italiano sono solidi e le prospettive del 2015 sono improntate all’ottimismo grazie all’improvviso quanto benefico indebolimento dell’euro. Quanti soldi sono? Beh, i conti sono presto fatti: 1.1 miliardi di export in USA con il cambio che si sta svalutando del 15-20% circa sono 160-220 milioni di euro, 650 milioni di export nel Regno Unito con il cambio svalutato del 7% sono altri 50 milioni circa. Mi fermo qui, magari lasciando un’analisi più completa a uno dei prossimi post, ma cercamente ci sono tutte le premesse per far diventare quei 5.1 miliardi almeno 5.3-5.4 a fine 2015. Vedremo.

Continua a leggere »

Cile – esportazioni di vino 2014

nessun commento
chile 2014 00

 

Oggi ci focalizziamo sulle esportazioni di vino cileno nel mondo per il 2014. I dati possono sembrare negativi ma solo a prima vista. Il crollo dei volumi esportati del 9% a 8 milioni di ettolitri è stato concentrato nel segmento dei vini sfusi (-23% a 3.1 milioni di ettolitri), mentre il segmento “che vale”, quello del vino imbottigliato è cresciuto ancora, sia a volume (+4% a 4.5 milioni di ettolitri) che a valore (+5% a 1.5 miliardi di dollari). Così, il Cile riesce quasi a mantenere nel 2014 le esportazioni a valore, toccando quota 1.85 miliardi di dollari. Ma soprattutto, la forza del dollaro americano rende questi numeri ancora più positivi quando tradotti in peso: con un rapporto di cambio medio di 570 peso per un dollaro contro i 495 del 2013 (e i 485 del 2012), gli incassi in valuta locale per i produttori sono cresciuti del 13%  1060 miliardi di peso. E il cambio 2015 si è ulteriormente svalutato, siamo a 616 peso per un dollaro… se resta su questi livelli si tratta di un ulteriore aiuto dell’8%. Il grande pregio del Cile, come vedrete dai numeri, è di riuscire a trovare nuovi mercati dove crescere. Infatti, nel 2014 è stato più difficile crescere nei mercati storici, USA e Regno Unito. Ma il prodotto cileno sta andando benissimo in Giappone, Brasile e Cina, dove strano ma vero esportano più bottiglie di vino di noi italiani… andiamo a vedere i numeri insieme.

Continua a leggere »

Spagna – esportazioni di vino 2014

2 commenti
spagna 2014 0

La Spagna si è ripresa nel 2014 il primato delle esportazioni mondiali per volume, a fronte della ricchissima vendemmia 2013 (trovate qui i dati) con un valore provvisorio di 23.4 milioni di ettolitri. Si è però più trattato di “smaltire” l’eccesso di produzione, dato che il valore delle esportazioni è addirittura sceso del 3% rispetto allo scorso anno. Dove è andato tutto questo vino in eccesso? Principalmente in Francia e in Portogallo, ma anche in Germania e un po’ nel nostro paese. Quando guardiamo i valori, però, per trovare dei trend sani di crescita dobbiamo scendere nella graduatoria dei mercati per arrivare al Belgio e all’Olanda, entrambi poco più di 100 milioni sui 2.6 miliardi di export totale. Dico questo per passarvi il messaggio che dati come questi mostrano la “casualità” dei mercati di destinazione, come se il vino spagnolo (soprattutto quello sfuso) dovesse ogni anno trovarsi un nuovo mercato dove vendere. Nel segmento dei vini imbottigliati i dati sono più costanti e mostrano il progresso del vino spagnolo in Cina, dove ci superano (72 milioni di euro contro i nostri 57 milioni). Nel segmento degli spumanti dopo diversi anni di crescita, il 2014 si è chiuso con una correzione del 10%, caratterizzato dal crollo nel mercato tedesco, americano e giapponese, non compensato dalla crescita degli altri paesi. Leggiamo i dati in dettaglio nel resto del post.

Continua a leggere »