Fonte: I numeri del vino, dati doganali, OEMV
Questo è un post di pochi numeri, difficili da raccogliere, ma di grande significato. Confrontare senza tanti fronzoli l’andamento dell’export dei principali paesi del mondo può mettere in luce diversi aspetti interessanti. Ecco le principali conclusioni: (1) tra i grandi esportatori di vino, l’Italia è quello che è cresciuto di meno nel semestre (7% contro il 12% dei primi 7 paesi produttori), a causa del “rientro” dei volumi dopo il boom 2011; (2) dal punto di vista dei volumi, la Spagna è diventata il primo esportatore mondiale, con un leggero incremento, in un sistema dove i volumi non crescono più; (3) il taboo relativo al prezzo medio di esportazione italiano “inferiore a Cile e Argentina” sembra essere sfatato. In Euro (come sono tutti i dati a valore del post, opportunamente tradotti), l’Italia torna ad essere il terzo paese al mondo per valore medio unitario, dietro a Francia e USA; (4) allargando lo sguardo al medio termine, l’Italia sembra essere tra le tre grandi potenze mondiali del vino quello con il modello di crescita più equilibrato, dove volumi e prezzi hanno trovato un bilanciamento (+11% e +20% a 5 anni), contro la Francia, che esporta gli stessi volumi di 5 anni fa a prezzi più alti e la Spagna, che esporta molti più volumi a prezzi addirittura più bassi. (5) non abbiamo detto del resto del mondo. Il quadro è un po’ più incompleto ma si desume che Australia e Cile sono ormai appaiate sia per volume che per valore al quarto posto di questa classifica. Andiamo con i numeri.