LVMH divisione vino – risultati 2006 e margini

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Dopo aver capito cosa fa LVMH proviamo a guardare a quanti soldi fa e a quanto cresce.
Il fatturato e’ salito di circa il 17% nel 2005 (grazie a una acquisizione nel campo degli spirits) e del 13% nel 2006. Come si suddivide questa crescita? Come per tutti gli operatori premium nel mercato, anche LVMH punta decisamente sul prezzo e sul mix. Nel 2006, a fronte di un +13% del fatturato, i volumi hanno contribuito per il 6.6%, mentre la combinazione di prezzi, mix e cambi (quest’ultima probabilmente negativa) hanno portato il resto. Dal punto di vista delle aree geografiche,

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After a brief introduction of LVMH activity, let’s give a look to how much money it makes and how much it grows.
Sales were +17% in 2005 (also boosted by acquisitions) and +13% in 2006. How this growth is generated? As for all the players in the high quality wine and spirits, price-mix is an important component. The 13% growth reported in 2006 was made for just 6.6% by volumes, while the combination of price, mix and currencies (this almost surely negative) were bringing the rest.

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Facciamo le opinioni del vino?

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Dunque, in seguito all’anticipazione di qualche ora fa, vi ri-posto il link relativo alla adesione (senza impegno!!!) a un potenziale panel per realizzare dei sondaggi che di volta in volta possano interessare a chi legge o a chi ne ha bisogno. Vi chiedo quindi, se pensate di potervi sottoporre a un test del genere, compilare questo test, scegliervi una specie di password che poi associero’ alle risposte future che darete nei sondaggi.
Non sbagliatevi, non voglio sapere chi siete: proprio per questo vi suggerisco di mettere una password di fantasia! Quello che ci interessera’, sara’ da che macroregione venite, se avete a che fare con il mondo del vino, se bevete e con che frequenza.
Following the announcement of a few hours ago, I post again the link for the survey. With this project I would like to build a panel of anonymous people which might from time to time be asked to answer to some questions regarding their wine consumptions or habits. In this preliminary survey, I am therefore just asking from which macro-region are you from, what and how much do you drink, if you are tied in any way with the wine world and a password you should chose so that I could in the next survey tied your answer to a particular profile of person.

Non mi illudo: ritengo che ci siano scarse possibilita’ che un progetto del genere possa decollare con un buon numero di adesioni, pero’ siccome e’ gratis (per me e per voi), tanto vale provarci. Se poi a un certo punto uscisse qualcosa, la beneficienza sarebbe una volta ancora un bellissimo effetto collaterale! Nel peggiore dei casi, metteremo sul blog di tanto in tanto qualche survey senza la pretesa di derivarne dei risultati con delle possibili profilature.
No illusions: I feel that the project will hardly be successful with a significant number of “subscribers”, but since it is all for free (for you and me) it’s anyway the case to try. If something good comes out, once again a gratuity to help people less lucky than us would be a fantastic collateral effect. In the worst case scenario, no profiles of answers and from time to time we propose a survey to get some answers.

Vi ricordo quindi di nuovo il link per mettervi nel panel, con una preghiera finale: se non ve ne frega niente non partecipate, tanto quando avete compilato le risposte esce soltanto… un semplice grazie.
Finally, I once again put the link for the preliminary survey, with a final request: if you don’t care, don’t answer. When the survey is over, you just get a simple “Thank you”, no more.

Il primo compleanno del blog e un nuovo progetto: le opinioni del vino

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Oggi e’ il primo compleanno di questo blog, che festeggio dandovi un’idea delle statistiche di accesso cosi’ come fornite da Google Analytics e di un nuovo progetto, sul quale ho scambiato un paio di email in passato con Gianpaolo Paglia, su sua iniziativa per essere precisi.
This is the first birthday of this blog, which I would like to celebrate giving you a feeling of the access stats (Google Analytics) and by submitting to your attention a project which I briefly discusse a few weeks ago with Gianpaolo Paglia (to be precise: following his proposal).

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I consumi di vino nel 2010 secondo Vinexpo – aggiornamento 2007

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Vinexpo ha presentato una serie di statistiche sul consumo di vino nel mondo e sulle stime di consumo al 2010. Dobbiamo subito premettere che questi numeri sono difficilmente confrontabili con altri. Quindi e’ meglio non mischiare AC Nielsen con Vinexpo altrimenti non ne usciamo piu’. Le principali conclusioni che analizziamo in dettaglio sono: (1) una sostanziale tenuta della sovraproduzione di vino intorno ai 50m/hl annui; (2) consumi in crescita come ovvio in Cina e Russia, poi i paesi anglosassoni (USA principale consumatore dal 2010); (3) una sorprendente stima di tenuta del mercato italiano, soprattutto confrontata con il pessimismo sulla Francia; (4) una attesa di “recupero” dei vini rosati. Considerazione generale: consumi visti in crescita dell’1% annuo, produzione circa dello 0.5% annuo: 212m/hl contro 264m/hl nel 2005, 221 contro 270 nel 2010: surplus produttivo di 50m/hl annui sostanzialmente invariato.

[TABLE=14]

Vinexpo presented a rich review analysing past and future trends of wine consumption (2001-2005-2010F). One remark: don’t cross this data with other sources such as AC Nielsen because you might be mistaken. The key conclusions are: (1) the wine overproduction is not expected to decline and will stay around 50m/hl; (2) consumption will continue to grow in China, Russia and other anglosaxon countries, as expected; (3) a surprising expectation of stabilization of wine consumption in Italy, particularly if compared with the still negative outlook for France; (4) an expected recovery of blunt wines (rose’). A general comment: production seen at +0.4% p.a., consumption at +0.9%. Total figures of 270m production and 221m/hl consumption by 2010, ie surplus of 50m/hl.
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Medoc (Bordeaux): produzione di vino, superfici vitate e rese per ettaro – aggiornamento 2005

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Fonte: Conseil des vins du Médoc
Il Medoc, cuore della produzione di Bordeaux, si sviluppa su 16400 ettari (15% del totale della regione). E’ interessante dare un’occhiata alle diverse denominazioni e alle loro dimensioni e rese degli ultimi anni. Le principali conclusioni sono: moderato incremento delle produzioni/aree, chiara leadership qualitativa delle AOC comunali e pesante calo delle esportazioni negli ultimi anni.
Medoc is the heart of Bordeaux wine production, with 16500ha, roughly 15% of the total of the region. It is interesting to analyse data for areas and production of the past 15 years. The key conclusions are: a slight increase in areas, a clear qualitative leadership of small AOC, a very weak performance of exports over the past 4 years.

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Partiamo subito col dire che e’ un’area in sviluppo nel mondo del vino, con una crescita di circa 1-1.5% annuo delle superfici dal 1990 (quando erano 13620 ettari) a oggi. Le grandi denominazioni che coprono i due terzi della superficie sono Medoc e Haut Medoc, e come vedremo sono anche quelle che mostrano le rese per ettaro piu’ elevate. Le famose denominazioni di Margaux (1422ha), St Julien (900ha), Pauillac (1200ha) e St Estephe (1233ha) sono relativamente piccole, diciamo di una dimensione paragonabile al Barolo (1700ha) o al Brunello (2000ha). The area of production is growing by 1.3-1.5% on a yearly basis from 1990 to 2005. The big appelation of Medoc and Haut Medoc are covering two thirds of the area and are the ones with the higher yields. The famous appelation of Margaux (1422ha), St Julien (900ha), Pauillac (1200ha) and St Estephe (1233ha) are quite small: their size is quite comparable with the Italian Barolo (1700ha) or Brunello (2000ha).
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