Il peso delle esportazioni di vino sul commercio estero – dati 2018

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Nel periodo di “bassa” del flusso informativo sul mondo del vino, cioè di questi tempi, bisogna inventarsi qualche analisi o prendere spunto dagli altri. Così ho fatto, approfondendo l’analisi lanciata da AAWE sulla penetrazione dell’export di vino sul commercio estero dei principali produttori. In altre parole, quanto è importante l’export di vino per l’Italia o per la Francia? Qual’è il paese più “dipendente”, se così si può dire, dal vino nell’ambito del suo commercio estero? Bene, questo post punta a darvi qualche risposta e a fornirvi un po’ di dati di contesto: le esportazioni dal 2000 al 2018 degli 11 principali produttori di vino del mondo, le loro esportazioni totali e dunque il rapporto tra i due. Dati che confrontiamo in lungo (tempo) e in largo (tra paesi). Passando alle risposte, il paese più dipendente dal vino è la Nuova Zelanda (naturalmente escludendo piccoli paesi produttori dell’Est Europa), seguita dal Cile e dalla Francia. La penetrazione delle esportazioni di vino invece non è al suo massimo storico in praticamente nessun paese del mondo. Anzi forse proprio la Francia e l’Italia sono i paesi in cui siamo più vicini al massimo storico, ma forse ciò è il risultato dell’andamento lento dell’esportazione degli altri prodotti che non per merito della crescita dell’export di vino. Nel sottolinearvi che si tratta di dati espressi in miliardi di dollari, vi auguro buona lettura del resto del post.


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  • In linea generale e per inquadrare il tema, possiamo dire che il commercio mondiale di vino è stato nel 2017 circa 35 miliardi di dollari, su un totale di 17300 miliardi di dollari di scambi mondiali (dati 2017). Dunque il vino rappresenta lo 0.2% del commercio mondiale. Restringendo il confronto a questi 11 paesi che identifichiamo nelle nostre analisi solite come quelli “importanti” per il vino, siamo a una penetrazione dello 0.6%, dato che 31-32 miliardi dei 35 di cui sopra sono fatti da questi paesi, il cui export totale è 5000 miliardi.
  • La Nuova Zelanda è dunque la nazione con il commercio estero più esposto al vino, con una quota del 3%. Come potete apprezzare dal grafico, però, la penetrazione è cresciuta fino al 2016, quando ha toccato il massimo di 1.1 miliardi di dollari su un totale di 34 miliardi, quindi il 3.3%, per poi calare in termini relativi al livello corrente del 3.02%.
  • Ampliando il discorso, per il Cile vale il 2.6% e ha esattamente il medesimo andamento.
  • Per i paesi europei storici, Francia, Italia e Spagna siamo all’1.9%, 1.4% e 1.1% rispettivamente. Va notato che per questi paesi non si nota alcuna inversione di tendenza: il vino è uno dei prodotti che cresce come o più del totale e quindi che mantiene o incrementa il suo peso sul totale.
  • Infine, dalla tabella potete vedere il crollo del peso del vino sulle esportazioni australiane, solo recentemente in timida ripresa.

 

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Fondatore e redattore de I numeri del vino. Analista finanziario.

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