- La classifica mette i 6 parametri di cui dicevamo sopra in fila per arrivare a un numero indice in millesimi. L’Italia “vince” con 659, contro 646 della Francia. Nell’indagine 2012, la distanza era simile ma con dei numeri più bassi, 646 a 629.
- In termini di potenziale produttivo l’Italia è considerata dallo studio il miglior paese del mondo per produrre vino. Precede la Spagna, la Francia e la Cina. Le condizioni climatiche invece non sono considerate le migliori da Deloitte. Prima dell’Italia vengono Cile, Sud Africa, Nuova Zelanda, Argentina, Brasile e Spagna, anche se i dati sono molto simili dall’Argentina in giù.
- Nei fattori competitivi vincono invece i francesi, che ci precedono in quella che i francesi chiamano “la capacità degli operatori di conquistare i mercati” (e noi siamo praticamente secondi parimerito con la Spagna), mentre l’Italia è considerata meglio della Francia nel contesto dell’equilibrio del mercato e del portafoglio marchi (avrei qualche dubbio, ma prendiamo i dati per quello che sono).
- Dove invece casca l’asino è sulla parte organizzativa/sostegno pubblico e ambiente macroeconomico. Di nuovo la Francia svetta, ma siamo anche preceduti dagli USA che naturalmente possono contare su un mercato domestico di tutt’altro spessore che non il nostro.
- Proprio gli USA sono però quelli che perdono il maggior numero di posizioni. Secondo lo studio a differenza del 2012 hanno perso molto in potenziale produttivo (?) e anche la valutazione delle condizioni pedoclimatiche non è stata positiva come in passato (nuovo punto di domanda).
- Una menzione finale alla Cina, che nello studio continua a essere considerata il fanalino di coda o quasi, come era nel 2012 e nel 2008. Il paese asiatico ha un potenziale produttivo medio (settimo tra 13 paesi analizzati) ma il prodotto non è per nulla competitivo sul mercato e anche i fattori organizzativi sono considerati tra i meno attraenti.
- Vi lascio a tabelle e grafici.
Se siete arrivati fin qui…
…ho un piccolo favore da chiedervi. Sempre più persone leggono “I Numeri del Vino”, che pubblica da oltre dieci anni tre analisi ogni settimana sul mondo del vino senza limitazioni o abbonamenti. La pubblicità e le sponsorizzazioni servono per aiutare una missione laica in Perù. Per fare in modo che questo lavoro continui e resti integralmente accessibile, ti chiedo un piccolo aiuto, semplicemente prestando da dovuta attenzione con una visita alle inserzioni e alle sponsorizzazioni presenti nella testata e nella sezione laterale del blog. Grazie. Marco
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