
Chiudiamo la “saga” delle esportazioni annuali di vino italiane con l’analisi dettagliata per regioni, che viene da due diversi set di dati. Un’analisi fatta da ISTAT sulle categorie ATECO, dove vengono recensite le esportazioni per regione italiana (ma non necessariamente di vini di quella regione); una seconda analisi più dettagliata sui vini fermi imbottigliati, dove vengono specificate le categorie di qualità (DOC/IGT/VdT) e i dati di alcune regioni, questa volta riferiti all’origine del prodotto e non all’indirizzo di chi ha esportato.
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Passando alle conclusioni dell’analisi sui dati Ateco, il 2016 ha visto un incremento del 4% circa delle esportazioni, dove a eccellere è stato il Veneto, spinto dal Prosecco, con un incremento del 9% a 2 miliardi di euro, mentre le due altri principali regioni, Toscana e Piemonte, sono rispettivamente in leggera crescita e in leggero calo. Molto positivi appaiono i dati per le aziende pugliesi e siciliane. Nell’analisi sui vini imbottigliati non ci sono grandi sorprese invece: progrediscono i vini DOC a spese degli IGT e soprattutto dei vini da tavola, si registra un fortissimo incremento delle esportazioni di vino bianco DOP del Trentino (dato la cui rilevanza è da verificare, potrebbe essere legato a uno spostamento da IGT a DOC), che spinge la categoria dei bianchi DOP a +18% (bianchi IGT -11%). Proseguiamo con una breve analisi dei dati.
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- Le esportazioni di circa 5.6 miliardi di euro, +4%, sono state spinte dal Veneto, +9% a 2 miliardi di euro, dalla Puglia, +21% a 121 milioni e dalla Sicilia, +15% a 115 milioni. Sono questi dei dati già visti sui primi sei mesi, in particolare per le prime due regioni. Le due altre regioni importanti per le nostre esportazioni sono la Toscana, +2% a 917 milioni, con un andamento leggermente migliore del primo semestre e il Piemonte, -4% a 923 milioni di euro, anch’esso in leggero recupero rispetto al primo semestre (-7%).
- Allargando l’orizzonte al medio termine, la progressione del Veneto (e Friuli Venezia Giulia) è evidente, +8/9% annuo dal 2011 a questa parte, come lo è la crescita delle esportazioni delle aziende toscane, +7% annuo. La crisi dell’Asti ha invece tarpato le ali ai dati del Piemonte, +1% annuo.
- La seconda analisi più dettagliata sui dati dei vini imbottigliati, ricordo 4 miliardi di euro e stabili sul 2015, mette in luce il progresso dei vini DOP, +4% a 2 miliardi di euro, il leggero calo degli IGT, -3% a 1.37 miliardi di euro e l’andamento negativo dei vini da tavola, -8% a poco meno di 600 milioni di euro.
- All’interno di queste categorie spicca il balzo dei bianchi DOC del Trentino Alto Adige (+51% a 185 milioni), dove probabilmente c’è stata qualche riclassificazione da IGT, anche se restano interessanti in generali i dati dei vini bianchi DOC, tutti in crescita salvo quelli veneti. Sui vini rossi la volatilità è molto inferiore: +2% per i piemontesi, -4% per i toscani e +2% per quelli veneti, per un totale invariato di 1.43 miliardi di euro sui 2 totali di vino DOP.
- All’interno della categoria dei vini IGT, le esportazioni in bottiglia subiscono un calo importante nei bianchi (-11% a 613 milioni), dopo diversi anni di costante crescita, mentre sono molto più progressivi i dati dei vini rossi, in crescita del 4% nel 2016 e del 4% negli ultimi 5 anni, a un livello pari a 756 milioni di euro.
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