Guido Berlucchi


Guido Berlucchi – risultati 2023

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In un anno mediamente difficile per le aziende vinicole, Guido Berlucchi archivia il suo bilancio migliore di sempre. Le vendite sono cresciute del 4% nonostante un calo dei volume quantificato dall’azienda attorno al 5%, il che indica lo sforzo di spostare le vendite verso fasce di prezzo più elevate. Questo esercizio si vede molto bene, in senso positivo, sui margini e sui profitti in generale (13 milioni di EBITDA, margine al 23%), e in senso invece più negativo dal punto di vista finanziario, dato che è necessario tenere i prodotti più a lungo in maturazione e quindi investire nel magazzino. Proprio in questa differenza, utili eccellenti ma forte incremento del debito (da 32 a 53 milioni di euro), si sostanzia il bilancio 2023 di Berlucchi. Di certo, dopo gli anni pre-Covid in cui Berlucchi sembrava gestita “per la stabilità” e in qualche modo sacrificata alle operazioni finanziarie dei suoi azionisti (nel 2017-18 gli azionisti prelevarono 75 milioni di euro dall’azienda), troviamo oggi un’azienda che cresce e investe in maniera costante, senza aver subito contraccolpi dal rientro dall’era Covid. Bene, passiamo a un commento dei numeri con ulteriori grafici e tabelle.

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Guido Berlucchi – risultati 2022

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Il 2022 è l’anno di ritorno alla normalità per Guido Berlucchi, dopo che il 2020 e il 2021 sono stati fortemente impattati dal Covid e dall’impatto sui costi della commercializzazione delle annate 2017-18, fortemente influenzate dalle gelate. Il fatturato in realtà non ha mai dato segni di debolezza, anche durante l’anno del Covid, probabilmente per via della forte esposizione al canale GDO del gruppo. Ad ogni modo, nel 2022 le vendite sono salite del 4% a 52 milioni (dato relativo alla capogruppo, come tutti gli altri, considerando che il consolidamento delle 3 attività vinicole rimanenti incrementerebbe il fatturato di circa 4 milioni di euro, al netto delle elisioni del bilancio consolidato – che l’azienda non redige). Come dicevo sopra sono però i margini la buona notizia del 2022, nonostante i forti aumenti dei costi: a livello EBITDA si torna al 19%, cioè dove l’azienda stava nel periodo pre-Covid (nonostante i costi esterni siano ancora molto superiori) mentre l’utile netto sale a 6 milioni, anche lui non nell’intorno delle medie pre-Covid. Il debito dell’azienda nel 2022 è sceso di altri 5 milioni di euro a 32 milioni di euro, seguendo un percorso di miglioramento che dura da quando gli azionisti hanno deciso di “re-indebitare” l’azienda. Secondo gli amministratori i risultati 2022 sono in linea con il piano industriale approvato nel 2018 che prevedeva per l’anno 5.4 milioni di utile netto (5.8 realizzati), 10.2 milioni di EBITDA (9.8 realizzati) e 17 milioni di indebitamento (senza il prestito obbligazionario…) rispetto al risultato di 10.7 realizzato. Poco si dice sul 2023, salvo che per far fronte all’aumento dei costi energetici viene ampliato l’impianto fotovoltaico. Passiamo all’analisi dei dati.

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Guido Berlucchi – risultati 2021

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Guido Berlucchi ha riportato 49 milioni di euro di fatturato nel 2021, con un incremento del 9% rispetto al 2020 e del 15% circa sul 2019. L’andamento mostra una progressione costante e certamente non influenzata dal Covid, presumibilmente grazie alla forte esposizione dell’azienda al canale della grande distribuzione italiana. Nell’anno tuttavia si registra una forte contrazione dei margini di profitto (margine EBITDA sceso dal 17% del 2020 al 12% del 2021, ma in passato la media era più vicina al 20%), giustificata dagli amministratori con “l’aumento del costo dell’uva propria e dell’uva acquistata a partire dalla vendemmia 2017, colpita da una grave gelata privaverile”. Nel prendere atto di questa situazione, notiamo che sia Ca del Bosco che Ferrari hanno avuto nel 2021 un anno particolarmente positivo dal punto di vista dei margini, presumibilmente dovuto alla diversa esposizione e composizione del prodotto venduto (in termini di annate). Berlucchi ha dunque chiuso il 2021 con un utile quasi dimezzato, anche per colpa degli ammortamenti generati dalle rivalutazioni ai fini fiscali. La struttura finanziaria continua però a migliorare, con un debito netto che scende da 42 a 37 milioni di euro, principalmente per la contrazione del capitale circolante (che ha contribuito con 4 milioni di euro). Nella relazione degli amministratori si menziona un andamento positivo delle vendite 2022 fino alla data di redazione del bilancio.

Passiamo a una breve analisi dei dati. Continua a leggere »

Guido Berlucchi – risultati 2020

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I dati 2020 di Guido Berlucchi sono caratterizzati da un andamento divergente delle vendite, in leggera crescita, e degli utili, invece in calo. Oltre all’impatto negativo del COVID, che ha fatto calare pesantemente il fatturato Ho.Re.Ca. e aumentare quello della distribuzione al dettaglio, va specificato che il 2020 è l’anno di vendita della vendemmia 2017, che è stata caratterizzata da un cattivo andamento climatico, con un conseguente incremento del costo delle materie prime. Tale impatto è ben visibile nel bilancio, dove i costi delle materie prime sono passati dal 30% (medio degli ultimi anni) al 35%. Tornando ai numeri in generale, le vendite sono cresciute del 4.7% a 45 milioni di euro, con un incremento del 5% per l’Italia e un calo delle esportazioni del 2% (su livelli assoluti molto limitati). L’utile operativo cala del 12% da 5.6 a 5.0 milioni e trascina l’utile netto a 4.2 milioni di euro (-19%). La generazione di cassa invece resta positiva e consente a Berlucchi di ridurre l’indebitamento netto da 46 milioni a 42 milioni di euro, dopo aver fatto investimenti per 1 milione (molto bassi da diversi anni) e senza aver pagato dividendi (ma gli azionisti hanno estratto nel 2017-18 circa 75 milioni di euro dall’azienda, “riprestandone” circa 20 con scadenza 2029). Dalla tabella allegata di seguito vedrete un incremento del capitale investito, correlato alle rivalutazioni dei cespiti consentite dal governo italiano in cambio di crediti fiscali futuri. Pur non essendoci indicazioni precise sul 2021, l’andamento delle vendite è migliorato e il costo delle materie prime dovrebbe normalizzarsi. Tabelle e grafici seguono nel post.

Fonte: bilancio aziendale

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Guido Berlucchi – risultati 2019

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Il 2019 è stato un anno lineare per Berlucchi dopo le complesse operazioni finanziarie che ne avevano ridisegnato la struttura finanziaria nel 2017 e nel 2018. Le vendite sono cresciute del 3% mentre gli utili sono rimasti praticamente stabili se si escludono le componenti atipiche e i benefici fiscali contabilizzati nel 2018. Il margine industriale si mantiene stabile intorno al 70%, i costi operativi crescono leggermente per arrivare a un margine operativo lordo di circa 8 milioni che significa il 18.3% del fatturato. Nella parte finanziaria, il debito cala di 8 milioni di euro, che è lo specchio della generazione di cassa dell’azienda, con un piccolo contributo da una dismissione. Nessun cenno alla strategia e all’impatto del COVID nella relazione degli amministratori. Resta intatta la conclusione del commento del bilancio 2018 che mi sono andato a rileggere: bella azienda ma caricata di debito (per esplicita decisione dei suoi azionisti). Passiamo al commento.

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