Costi e margini dell’industria del vino – primo trimestre 2010

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Gli indicatori dell’attivita’ del settore vino appena pubblicati da ISMEA portano alcune buone e alcune cattive notizie, unite a un umore in netto miglioramento: ora coloro che dicono che le cose miglioreranno sono in egual numero degli scettici. Tra le novita’ positive c’e’ senza dubbio quella dei margini. Anche nel Q1-2010 i margini sono rimasti molto elevati, come combinazione di una stabilita’ dei prezzi delle materie prime rispetto al trimestre precedente (e comunque in calo del 5.5% rispetto allo scorso anno) e a una leggerissima ripresa del costo dei mezzi produttivi (leggi ripresa del prezzo del petrolio).


La notizia negativa e’ che a guardare in avanti il destino dei margini sembra piu’ nelle mani della ripresa del fatturato che non del calo dei costi. In altre parole, pare abbastanza chiaro che il costo delle materie prime (prezzo dei vini all’origine) non sia piu’ comprimibile. E sotto questo punto di vista, come abbiamo visto qualche giorno fa, le cose non vanno ancora bene: nel primo trimestre le vendite sono scese del 5% (del 7% quando si esclude un roboante quanto insostenibile incremento del 14% registrato dagli spumanti: che si stia festeggiando la fine dell’euro?). Siamo nelle mani dei consumatori, e questa, in Italia non e’ una buona notizia.

I costi sono ancora in calo rispetto allo scorso anno, ma non piu’ su base sequenziale: i vini rossi si sono ripresi soprattutto nel segmento dei vini comuni e IGT (+1.6% sequenziale), quando invece i listini dei vini bianchi sono considerati ancora in calo (-2.3% sequenziale). Resta invece piantato il prezzo dei vini DOC/DOCG, con un ulteriore leggerissimo peggioramento a inizio 2010.


I prezzi al consumo si sono mantenuti stabili su base sequenziale ma in calo del 5% circa su base annua. Con questo si compone il quadro di un margine in leggero deterioramento del margine, che deduciamo dal grafico e’ leggermente piu’ basso di quello del 2009 ultimo trimestre ma ancora sopra il livello del primo trimestre 2009. E’ ipotizzabile che a partire dai prossimi trimestre il prezzo mix in peggioramento non possa essere piu’ compensato da un calo dei costi…

Fondatore e redattore de I numeri del vino. Analista finanziario.

5 Commenti su “Costi e margini dell’industria del vino – primo trimestre 2010”

  • Daniele

    Buongiorno, complimenti per il sito.
    I dati sui margini da che fonte sono tratti? Grazie!

  • bacca

    Buongiorno Daniele,
    e’ tutta farina del sacco di ISMEA. Si deve iscrivere al sito, poi accede alle note di congiuntura, dove sono elencati tutti questi dati, che io metto in fila e analizzo…

    A presto

    Marco Baccaglio

  • Daniele

    Grazie per la “dritta”. E per quanto riguarda le serie storiche dei prezzi al consumo? Non erano disponibili? Grazie.

  • bacca

    Dunque, sui prezzi al consumo la questione e’piu complessa. Fino a un paio di anni fa, ACNielsen e ISMEA rendevano disponibile un bellissimo report con le vendite al dettaglio per tipologia, in volume e valore, rendendo quindi possibile il calcolo del prezzo mix. Da quando hanno cominciato a fare questa nota congiunturale, i dati sono scomparsi e sono stati sostituiti da dalle serie di variazioni percentuali (a valore e volume). Questa mossa e’ coincisa, a mia testimonianza, con una serie di incongruenze sui numeri che facevano discontinuare le serie.
    Va da se’ che ora sono disponibili gli andamenti di volume e valore per i periodi: trimestre, semestre, 9mesi e anno. Se hai bisogno ti mando il file…

    bacca

  • Daniele

    Il file sarebbe molto interessante. Te ne sarei molto grato se me lo mandassi. Grazie mille!

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