I numeri degli Chateau di Bordeaux – prima puntata

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Premessa: una delle grandi curiosità che ho sui numeri del vino è quella di capire quanto sono accessibili i grandi vini. Sfogliando la guida AIS 2000 vini, mi sono accorto che i vini premiati con i 5 grappoli (e mi perdonerete se li confondo con i grandi vini italiani ma un punto fermo lo dobbiamo pur avere) sono per la maggior parte prodotti in volumi piuttosto piccoli. Mi sono quindi smazzato la guida AIS per segnarmi queste bottiglie, oggetto di un post futuro. Dall’altro lato, ho cominciato a guardare fuori dall’Italia e ho cominciato con Bordeaux.

Allora, per prima cosa bisogna dire che gli Chateau di Bordeaux sono "grandi". La dimensione media dei castelli dal premier al troisieme grand cru (33 in tutto) è di 49 ettari. Il piu’ grande tra questi e’ Chateau Lascombes (94 ettari, deuxieme GC), il più piccolo è Chateau Ferriere (5 ettari). Allargando a tutti i 61 Chateaux Classe’ restiamo intorno ai 46 ettari di media. In tutto i 61 castelli arrivano a 2850 ettari, che corrispondono si e no al 2.5% della superficie vitata della regione.

La maggior parte dei dati sono tratti da un libro intitolato "Bordeaux", di David Peppercom. Un’altra porzione proviene da "An encyclopedia of the wines and domaines of France" di Clive Coates.

As a preliminary comment, I have to say that one of the major curiosities that I have on the "numbers of wine" is how accessible are great wines. By reviewing one of the Italian guides of wine, I noticed that the top Italian wines are normally produced in rather small volumes. So I have decided to look for similar figures outside Italy and, well, I started with Bordeaux.
Bordeaux producers are generally “large”. The medium size of the castles from the 1er to the 3eme grand cru (33 ) is of 49 hectares. The largest one is  Chateau Lascombes (94 hectares, 2eme GC), the smallest is Chateau Ferriere (5 hectares). The average for all the 61 Chateaux ranked in 1855 points to 46 hectars, for a total area of 2850 hectars, corresponding to 2.5% of the surface of Bordeaux vineyards.
For the sake of transparency, the greatest part of this data is drawn from “Bordeaux”, a book by David Peppercom. Another (smaller) portion comes from “An encyclopedia of the wines and domaines of France”, written by Clive Coates

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In questa prima puntata vi posto i dati dei premier GC, con quale elaborazione in merito relativamente a dimensioni, produzione e uvaggi dei diversi vini. Dunque, i 5 premier grand cru coprono 348 ha, aggiungendo Yquem (il piu’ grande, 113 ettari vitati), arriviamo a 461 ettari, circa lo 0.4% della superficie vitata di Bordeaux che si attesta intorno ai 113000 ettari. Di qui in avanti parliamo solo dei 5 cru rossi, lasciando Yquem da parte (forse qualche numero in piu’ su questo lo becchiamo, essendo di proprietà di LVMH, società quotata in borsa – quella delle borsette Louis Vuitton se a qualcuno fosse venuto un dubbio).

 I start by posting the data of premier GC: the 5 premier grand cru they cover 348 hectars excluding Yquem (the largest one with 113 hectares). With Yquem, we reach 461 hectares, approximately 0,4% of the area of Bordeaux (113000 hectares).  

 

I dati che fornisco sono relativi alla produzione di casse di vino (da moltiplicare per 12 per ottenere le bottiglie), tratte dalle fonti citate. Si dovrebbero leggere come dati medi, anche se in realta’ da un controllo fatto su Chateau Margaux (che mi ha fornito i dati), i numeri non sembrerebbero del tutto affidabili. In particolare, Margaux mi dice che la media prodotta negli ultimi 3 anni e’ stata di 160000 bottiglie del cru e di 200000 bottiglie del Pavillon rouge, oltre a 35000 bottiglie di bianco. Ipotizzando che questi dati siano afflitti dalle pessime ultime annate, e che quindi il cru possa normalmente rappresentare (come citato nei testi da cui arrivano i dati) tra 2/3 e 3/4 del totale, cioe’ a circa 240 e 270000 bottiglie… arriveremmo a 20-22000 casse che fa senso con i numeri pubblicati. Inoltre gli 87 ettari di vitigno rosso che Margaux mi ha comunicato, stanno molto vicini ai dati (piu’ vecchi) di 87. Quindi… fidiamoci…#

The data refers to the production of wine cases (you need to multiply by 12 in order to obtain the bottles). I assume they have to be read as average data: I double checked with Chateau Margaux (very kindly supplying me the "true" data). In particular, Margaux says that the average produced in last the 3 years was 160000 bottles of the cru and 200000 bottles of the Pavillon rouge, plus 35000 bottles of white wine. Assuming that this data is affected by the bad 2002 and 2003 vintages, the cru can normally represent between 2/3rd and 3/4ers of the total, approximately 240-270000 bottles… we would therefore conclude that Margaux should produce 20-22000 cases, consistent with the data derived from the book. Moreover the 87 hectares that Margaux disclosed are very close to the (older) data of 87. Therefore… let’s trust Mr Peppercom…

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Da questi grafici si evince che lo chateau più grande e produttivo è Lafite Rothschild, seguito da Margaux. SI nota anche che i due chateau hanno delle superfici molto simili, da cui e’ evidente una resa inferiore per Margaux. Infatti, dal grafico qui sotto si possono notare le differenti rese (presunte nel mio calcolo) di ettolitri per ettaro: presumibilmente intorno a 20 per Margaux, contro 21-23 per gli altri 4.

The largest and more productive Chateau is Lafite R., followed by Margaux. We also highlight that the two Chateau have very similar vineyards, implying that Margaux has lower yields. The estimated yields are roughly 20 hl/hectar for Margaux vs. 21-23 for the other 1er GC.

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Ultimi dati, gli uvaggi. Tutti molto simili e a predominanza Cabernet Sauvignon, salvo Haut Brion, dove il Merlot ha una percentuale piu’ rilevante.

Finally, the wine recipes… all very similar with a major component of Cab Sauv, excepf for Haut Brion, where Merlot is dominant.

  Cab Sau Cab Fr Merlot Malbec Petit V
Haut Brion 45 18 37 0 0
Latour 80 4 15 0 1
Lafite Rothschild 70 10 20 0 0
Margaux 75 0 20 0 5
Mouton Rothschild 76 9 13 0 2

 

 

Fondatore e redattore de I numeri del vino. Analista finanziario.

3 Commenti su “I numeri degli Chateau di Bordeaux – prima puntata”

  • Gianpaolo

    Grande Bacca.
    Noto due dati: la superfice vitata di Bordeaux è di circa 110.000 ha. Poco meno della Sicilia e dell’Australia, circa come la Puglia. Il che la dice lunga, vista la differente riuscita commerciale specialmente rispetto al nostro sud, sulla strada che abbiamo da compiere. Così come la dice lunga delle denominazioni che si “spaventano” quando raggiungono poco più di 1000 ha. Senza massa critica non sei neanche visibile.
    Gli uvaggi. Da noi ci si smena a spiegare il perché e il percome di quel 10 % in più o in meno di questo o quel vitigno. Rilevo invece ancora una volta la grande libertà di utilizzo di vitigni in proporzioni diverse, segno del primato del terroir e dello chateau sulla retorica del vitigno, che invece affligge, solo in pochi casi giustificatamente, la realtà italiana.

  • bacca

    Sono molto cosciente del problema vitigno. E io stesso non sono certo di essere esente da questo tabu’. Ieri sera a una degu di Valtellina, si ipotizzava che alcuni vini avevano morbidezze e rotondita’ non consone a un 100% nebbiolo… il fatto e’ che la tipicita’ la raggiungi anche con una scelta forte sul vitigno: se facciamo un merlot in Valtellina e ipotizziamo anche di dargli l’onore della denominazione, ci ritroviamo con un vino tipico o no? Io ho paura di no, tanto piu’ che un paio di nebbioli (di 10 anni) piuttosto notevoli li ho trovati…

    bacca

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