Ecommerce di vino in Italia – dati 2018 dei principali operatori

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L’ecommerce di vino continua a mostrare importanti tassi di crescita e ormai ci sono 3-4 aziende italiane che possiamo considerare i players chiave: Tannico è il leader indiscusso, con posizioni guadagnate anche grazie ai forti investimenti di cui ha beneficiato in passato, con un fatturato ormai prossimo a 15 milioni ma ancora con un bilancio in perdita. Ci sono poi Italian Wine Brands, che prosegue la migrazione della sua attività dalle vendite telefoniche a quelle online, con circa 12 milioni di vendite (non ne conosciamo i margini essendo una piccola attività integrata in una realtà ben più grande), e Xtrawine che ha rivisto proprio la sua struttura aziendale nel 2018. Quest’ultima ha fatturato circa 7 milioni di euro, incluso il contributo dell’attività di Hong Kong, e resta tra le aziende che analizziamo una delle poche in grado di coniugare crescita sostenuta e bilanci in pareggio. A tale proposito ringrazio come ogni anno Stefano Pezzi per avermi “donato” i bilanci di diverse aziende che altrimenti avrei dovuto comperare: una beneficenza indiretta.

Tornando ai nostri numeri che si riferiscono al bilancio 2018, le vendite crescono in modo molto sostenuto (in media circa del 45% nel 2018 per l’insieme del campione qui considerato), ma i margini restano piuttosto limitati, intorno al 23% in media (24% su campione omogeneo nel 2017). Nella maggior parte dei casi (Vino75, Tannico e Designwine in particolare) il margine sulle vendite è ancora largamente insufficiente a coprire i costi operativi (personale, servizi, ammortamenti) e quindi, nonostante un visibile miglioramento del livello del magazzino, possiamo concludere che molte delle aziende da cui comperiamo vino online hanno ancora da crescere prima di poter “creare valore” per chi ci ha investito.

Come sempre, i numeri e le analisi di seguito sono frutto dei miei calcoli sui bilanci depositati dalle aziende e sono il frutto del “miglior sforzo” possibile per rappresentarli. Passiamo ai numeri.

  • Il leader italiano delle vendite ecommerce, a nostra conoscenza, è Tannico, che ha registrato quasi 15 milioni di vendite, 3.8milioni di margine commerciale (26%), ma una perdita operativa di 1.9 milioni, paragonabile a quella dello scorso anno e pari al 13% del fatturato. Con 1.5 milioni di euro di magazzino a fine anno è una delle società più “leggere” da questo punto di vista.
  • Tralasciando IWB, che riporta 12 milioni di fatturato (dopo un anno e più di silenzio sul tema), si scende ai 7 milioni di Xtrawine (calcolati dalla società), con un margine che stimiamo nell’ordine del 14% ma con un utile operativo e un utile netto sostanzialmente in pareggio. Viene Bernabei online, che è un soggetto strano nel senso che si basa sul magazzino del distributore. In tutti i casi ha registrato un margine commerciale in calo al 20% (23% 2017, 28% 2016) e un pareggio sostanziale a livello operativo.
  • Sono invece molto rilevanti le perdite di Vino75, che ha praticamente raddoppiato il fatturato a 5.3 milioni di euro ma con un margine commerciale calato dal 25% al 23% delle vendite e una perdita operativa decisamente importante di 1.5 milioni di euro.
  • Chi invece sembra essere riuscito a crescere in modo importante senza “rovinarsi” i margini è Callmewine. Nel loro bilancio leggiamo di un fatturato che cresce da 4 a 5.1 milioni di euro, un margine commerciale stabile al 24%, tra i migliori del settore, e un utile operativo di 200mila euro. Unico punto forse dolente è l’elevato livello del magazzino, pari a 1 milione di euro, cioè al 21% del fatturato, come negli anni precedenti.
Se siete arrivati fin qui…
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Fondatore e redattore de I numeri del vino. Analista finanziario.

7 Commenti su “Ecommerce di vino in Italia – dati 2018 dei principali operatori”

  • Ecommerce del vino (due o tre cose che so di lui e i miei appunti sparsi) | Intravino

    […] Tutto questo per dire che il mondo è vario, che la mia enoteca online fa poco testo e che i grandi player sono altri e fanno numeri pazzeschi. Di pochi giorni fa il Comunicato Stampa in cui Tannico annuncia i 20,3 milioni di euro di fatturato. Altre dinamiche, altre logiche e se volete un po’ approfondirle nello specifico economico vi consiglio caldamente questo articolo del sempre ottimo Marco Baccaglio aka I numeri del vino: “Ecommerce di vino in Italia – dati 2018 dei principali operatori“. […]

  • Roberto

    Sarebbe bello avere il P&L sintetico con evidenza di Gm ebitda e ebit per ciascuna azienda

  • bacca

    Buongiorno Roberto e grazie del suggerimento.
    In effetti sono dati che ho caricato nel mio file da cui poi elaboro queste informazioni.
    Mi riprometto di inserire questi dati con i bilanci 2019.
    Per intanto le invio il file in modo che possa analizzare i dati per conto suo
    Marco

  • Francesco

    Buonasera dottor Baccaglio,

    come Roberto, sarei curioso anche io di conoscere i dati di EBITDA ed EBIT per queste società, che sono più complessi da reperire e sicuramente rappresentano un indicatore che può far la differenza nel valutare questi portali, considerato che la maggior parte opera in negativo. Posso chiederle gentilmente di inviarli anche a me?

  • Alessandro

    Buongiorno Marco,

    vorrei farti una domanda: quanto valeva secondo te il totale e-commerce vino in Italia nel 2019?

    Partiamo dai dati di fatturato 2019, su cui finora ho trovato:
    – Tannico 20.250.639
    – IWB B2C (ricavi online) 13.393.000
    – Bernabei Online 9.929.200
    – Vino75 poco meno di 10 milioni (secondo Pambianco)
    – Callmewine 6.394.450
    – WineLivery 1.450.000

    Non sono certo dei dati di Xtrawine, ora all’interno di Adros Spa, che al momento non riesco a scorporare.
    Ad ogni modo, immaginando che Xtrawine e gli altri player minori di cui non ho i dati siano rimasti più o meno costanti, siamo a 70-75 milioni di euro per il 2019. Ma ovviamente ci sono altri player, e le vendite e-commerce dei singoli produttori. La tua stima del mercato totale qual è? 100 milioni?

    Da notare che Campari nel comunicato acquisizione Tannico scrive che:
    “Tannico è il leader di mercato nelle vendite online di vini e premium spirit in Italia, con una quota di mercato superiore al 30%. Nel 2019, Tannico ha realizzato vendite nette pari a €20,6 milioni”

    Se fosse così il mercato varrebbe solo 67,5 milioni (20.6/30*100) rispetto ai 400/500 della Francia.

    Grazie mille e buone vacanze,
    Alessandro

  • bacca

    Ciao Alessandro,
    anzitutto ti chiedo scusa per la risposta tanto in ritardo. Sono andato un po’ per la tangente durante le vacanze e pur continuando a scrivere per il blog non ho risposto ai commenti.
    Grazie dei dati che hai condiviso. Io penso che il mercato sia più di quello che dici tu, immagino un dato oltre 100 milioni di euro, perchè la coda è lunga e poi vanno considerati anche i player esteri che vendono in Italia (vero anche che quelli che menzioni tu vendono all’estero).
    L’ecommerce di vino e spiriti è stimato al 2-3% del mercato in tutto (Deloitte, IWSR), quindi se dovessi prendere questo dato forse vado anche a 200 milioni.
    Per esempio come consideri “esselunga a casa” o siti internet della grande distribuzione che vendono anche vino?
    Si, penso mentre scrivo, secondo me vale più di 100 milioni…
    Marco
    PS sul comunicato della Campari bisogna fare attenzione: ognuno stima la torta come gli pare…

  • ≫ Ecommerce del vino (due o tre cose che so di lui e i miei appunti sparsi)

    […] Tutto questo per dire che il mondo è vario, che la mia enoteca online fa poco testo e che i grandi player sono altri e fanno numeri pazzeschi. Di pochi giorni fa il Comunicato Stampa in cui Tannico annuncia i 20,3 milioni di euro di fatturato. Altre dinamiche, altre logiche e se volete un po’ approfondirle nello specifico economico vi consiglio caldamente questo articolo del sempre ottimo Marco Baccaglio aka I numeri del vino: “Ecommerce di vino in Italia – dati 2018 dei principali operatori“. […]

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