Quando un’azienda che ha una delle sue divisioni (qui parliamo di quella del vino di Constellation Brands) che perde circa il 10% di vendite e il 10-15% degli utili e nel commento si legge soltanto “I marchi di vino di fascia alta di Constellation hanno guadagnato quote di mercato e sono cresciuti più del segmento corrispondente nelle vendite in dollari”, oppure “Il portafoglio di liquori di Constellation ha registrato una crescita nei canali Circana, con una forte crescita dei marchi di tequila e cocktail pronti da bere di fascia alta., beh allora c’è qualcosa che non va nella comunicazione e anche nella gestione della divisione. Così è stato il primo trimestre di CB nel vino, con vendite al consumatore finale calate del 6% (quindi con -10% delle vendite c’è stato un po’ di “destocking”). Ma questo è ormai un granello nel mare del business dell’azienda, sempre più focalizzata sulla birra e su Canopy (la mariuana legale). Anzi direi sulle sue perdite. A livello consolidato, infatti, vino e birra insieme fanno +6% di vendite e -5% di utile operativo. Quando poi “sotto” entrano le perdite di Canopy il risultato netto passa da 390 a 136 milioni di dollari. Nel trimestre CBrands ha comunque confermato le indicazioni rilasciate in maggio, sia a livello consolidato che per la divisione vino, dove prevede per il 2023 una variazione delle vendite nette organiche tra -0,5% e +0,5% e una crescita del reddito operativo tra il 2% e il 4%. Passiamo al resto del post per un commento più dettagliato.