Le superfici vitate bio nel mondo – dati 2019 FiBL & IFOAM

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L’area vitata mondiale bio è cresciuta nel 2019 dell’11% a 468mila ettari e rappresenta il 7% circa della superficie vitata mondiale. Il rapporto 2019 redatto da FiBL & IFOAM ha aggiornato i dati che avevamo già commentato un paio di volte sul blog. Di questi 468mila ettari, circa 17mila sono anche certificati dall’associazione Demeter, un’organizzazione non profit che si fonda su una federazione di enti certificatori locali (the Biodynamic Federation) e che certifica l’ulteriore passo verso (la dibattuta) biodinamica. Per quanto riguarda i dati, soprattutto visti in prospettiva con gli anni scorsi, dobbiamo dire che l’Italia mantiene una posizione rilevante nell’ambito bio, anche se negli ultimi anni (qui si parla fino al 2019) la superficie bio italiana si è stabilizzata poco sopra 100 mila ettari, mentre è continuata a crescere a ritmi più sostenuti sia in Spagna che in Francia. Il risultato è che al 2019, l’Italia con 109mila ettari bio è passata al terzo posto tra le nazioni bio, superata dalla Francia che è salita a 114mila e sempre dietro la Spagna a 121mila. L’Italia resta peraltro davanti a Francia (leggermente) e Spagna dal punto di vista della penetrazione della superficie vitata bio sul totale, al 16%. Cala la Cina, mentre sembrerebbe in forte progresso questo fenomeno in USA. Passiamo a commentare i dati.

  • La superficie vitata mondiale bio cresce da 422mila a 468mila ettari tra il 2018 e il 2019, il che corrisponde a una penetrazione del 6.7% della superficie mondiale, contro il 6.1% del 2018.
  • La classifica per nazione mostra la predominanza delle grandi nazioni produttrici europee, Spagna, Francia e Italia, con le particolarità di cui abbiamo detto sopra e una penetrazione sul vigneto totale ben superiore al 10% (intorno o oltre al 15% per Italia e Francia). In questi tre paesi continua a concentrarsi il 70-75% della superficie vitata totale.
  • Al di fuori di queste tre nazioni preponderanti, si notano due trend interessanti: il forte progresso degli USA, ora accreditati di 27mila ettari (il 7% del totale) e il forte regresso della Cina dove la superficie è scesa a 14mila ettari (il 2% del totale) dai 20mila del 2018, a sua volta in calo dai 25mila del 2017.
  • Come sapete se leggete il blog (altrimenti guardate qui, su numeri leggermente diversi da questi ma pienamente coerenti), nel 2020 per l’Italia c’è stato un progresso piuttosto significativo dopo qualche anno di stasi.
  • Vi lascio alla consultazione delle tabella.

 

 

 

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