Fonte: Thomson Reuters
Come qualcuno di voi sa bene, questo è il “mio” post, nel senso che gioco su un terreno amico, quello della mia professione. Parliamo oggi dei multipli borsistici delle aziende vinicole, aggiornando il post che più o meno in questo periodo di un anno fa avevo pubblicato. Il settore ha visto negli ultimi 12 mesi una serie di rivolgimenti piuttosto importanti. Il leader mondiale Constellation Brands ha comperato la parte americana della Birra Corona e il suo valore di mercato è salito dell’80% e sfiora oggi i 10 miliardi di euro. Treasury Wine Estate ha “tirato fuori” una bella svalutazione delle scorte che ha dovuto concedere ai distributori americani perchè i vini che gli aveva venduto anni fa non erano mai stati piazzati ai consumatori. Risultato -35% a 1.5 miliardi di euro. Concha y Toro vale oggi 1 miliardo di euro, il 10% in meno dell’anno scorso causa margini in calo, come abbiamo visto nei post di aggiornamento. Al di là di queste vicende, il quadro che si presenta oggi è quello di un aumento delle valutazioni, così come si è verificato in tutto il mercato azionario. Ossia, le aziende quotate del mondo del vino hanno un valore OGGI più elevato di quello che avevano in questo momento un anno fa SE CONFRONTATE CON LE ASPETTATIVE DI UTILI DEI PROSSIMI DUE ANNI. Per esempio, un anno fa vi avrei detto che in media le aziende valevano circa 15 volte gli utili attesi per l’anno in corso. Ebbene oggi vi dico che lo stesso numero è 17x. Oppure che il valore d’impresa (cioè il valore di borsa più i debiti) corrispondeva a circa 10 volte il MOL. Ebbene oggi vi dico che è oltre 11 volte. Andiamo a vedere i numeri, e magari in una delle prossime settimane proviamo ad applicarli ai produttori italiani di vino…
- Dunque come vedete il campione è diviso in tre tronconi. Le grandi, a cui ho aggiunto Distell, che però è un po’ un ibrido. D’altronde anche Constellation oggi lo è… le tre dello Champagne e le 3 piccole che si riescono valutativamente a seguire. I dati sono presi dal consenso di mercato (media delle stime degli analisti, di cui io mio malgrado non faccio parte…) calcolato da Thomson Reuters.
- Le valutazioni sono salite come dicevamo. Le grandi aziende oggi valgono 17 volte gli utili, contro 16.6 di un anno fa e 15x di due anni fa. Il multiplo del MOL è passato da 10 di due anni fa a 12, quello dell’utile operativo da 13 a quasi 15 volte. Segno che gli investitori hanno più appetito per questo tipo di attività.
- Lo stesso può dirsi anche se in misura minore per le aziende della Champagne, dove potete notare che i multipli sono leggermente migliorati. Da 13.6x a 14.3x il multiplo degli utili tra il 2013 e quest’anno, da 13.3x a 14x il multiplo del MOL. Per queste aziende, mi ripeto ma vale la pena farlo, conta molto il valore dello stock di prodotti che hanno in cantina per determinare il valore borsistico, rispetto a una pura valutazione degli utili che generano…
- Quest’anno ho aggiunto un multiplo di più facile comprensione e applicazione, il rapporto sulle vendite. Quindi si vede che le aziende vinicole in questione valgono poco più di 2 volte le vendite in media, con quelle della Champagne che valgono 2.5x volte (vedi discorso scorte di sopra). Questo dato aiuta molto chi vuole calcolare “quanto vale un’azienda”, dato che il fatturato è facilmente reperibile. Bisogna però stare molto attenti perchè il giochetto funziona se l’azienda ha margini allineati al quelli da cui il multiplo è ricavato. In altre parole, non provate ad applicarlo al fatturato delle cooperative, vi trovereste a prendere degli abbagli importanti!
Mi scuso se la domanda è troppo scolastica..
Cosa si intende per “utili” rispetto al MOL (che so essere margine prima di interessi , ammortamenti, tasse/imposte)?
Carlo
Utili, intendo utile netto, da cui si calcola il multiplo prezzo (di borsa) su utile (per azione)