Le esportazioni di vino nel mondo – aggiornamento primo semestre 2016

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Fonte: elaborazioni I numeri del vino su dati doganali e UN Comtrade

Ragioniamo oggi sul quadro delle esportazioni mondiali di vino nei primi 6 mesi del 2016, dopo aver analizzato i dati puntuali dei diversi paesi produttori. Il primo grafico vi fornisce una buona approssimazione: le esportazioni globalmente non sono cresciute, se sommiamo i dati dei primi 11 paesi produttori mondiali. Il valore esportato è stato di circa 11.4-11.5 miliardi di euro, stabile rispetto allo scorso anno (quando peraltro balzò del 10% a fronte del rafforzamento del dollaro americano), mentre i volumi esportati sono scesi del 2% a circa 45 milioni di ettolitri, dopo essersi attestati al picco storico nel semestre dello scorso anno. In questo contesto, l’andamento dell’Italia va visto in chiave positiva, anche se sappiamo bene che una volta esaurita la spinta dei vini spumanti, probabilmente il nostro export avrà qualche problema a stare al passo degli altri. Per intanto vale la pena di godersi il primato: una quota di mercato del 22.7% sul valore di questo campione di paesi, la più alta di sempre, una crescita che sfiora il 3%, la più alta tra questi paesi. Se Italia, Spagna ma anche Francia vanno bene, sono andate male le esportazioni di Australia, USA ma anche di tutti gli altri paesi. Un semestre strano, quindi, con il vecchio mondo alla riscossa… andiamo a leggere i dati insieme.

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  • Le esportazioni dei primi 11 paesi produttori mondiali nei primi 6 mesi di quest’anno sono rimaste stabili a 11.45 miliardi di euro, dopo il balzo del 10% dello scorso anno, legato all’andamento del dollaro americano. In termini di volumi, invece, notiamo un piccolo regresso, -2% a 45.1 milioni di ettolitri, legato all’andamento delle vendemmie.
  • Come anticipavamo sopra, soltanto 4 paesi i primi 4 per coincidenza, Francia, Italia, Spagna e Cile, sono riusciti a mettere a segno una piccola crescita, Italia e Spagna in testa. Tutti gli altri mostrano andamenti negativi tra il -2% di Germania e SudAfrica e il -6% di USA e Argentina. Proprio USA e Argentina sono anche i paesi dove il calo di volumi si è fatto più sentire, intorno a -15% per entrambi.
  • Tornando a noi, dopo la Francia che continua a occupare la leadership indiscussa con circa il 32% del “mercato” di questi esportatori (che riteniamo rappresentino circa l’87-88% del trade mondiale di vino) l’Italia è saldamente seconda con il 22.7% (22.0% lo scorso anno nei 6 mesi) e strutturalmente guadagna quota di mercato grazie alla forte crescita del segmento degli spumanti.
  • Tra i paesi del nuovo mondo vale la pena di fare due annotazioni: primo, la continua crescita del Cile, guidata dai volumi a +10%, che la porta a tenere il livello molto elevato raggiunto lo scorso anno; secondo, l’andamento negativo per la prima volta dopo qualche anno del dato relativo alla Nuova Zelanda.
  • Vi lascio alle tabelle e ai grafici che questa volta sono veramente tanti.

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Fondatore e redattore de I numeri del vino. Analista finanziario.

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