2019


Il valore dei vigneti in Italia per denominazione – dati CREA, aggiornamento 2019

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Fonte: Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA) – sezione valori fondiari

Il CREA ha aggiornato per il 2019 il suo rapporto chiamato “Esempi di valori fondiari e di canoni d’affitto” da cui è tratta questa analisi con i valori minimi e massimi riportati per una serie appunto esemplificativa di vigneti (principalmente DOC). L’elaborazione che da ormai qualche anno faccio su questi dati porta a distillare una variazione percentuale del valore mediano di queste terre che per il 2019 è di nuovo positivo, +1.8%, dopo il +1.5% del 2018, e che fa crescere a 158 il numero indice relativo al valore 2019 di questi vigneti rispetto al 2000. Come dire un incremento medio annuo del 2.4%, però principalmente ottenuto nei primi anni 2000. Infatti, se facciamo il medesimo calcolo per il decennio 2009-2019, arriviamo a un ben più striminzito +1.3%, che comunque ben si confronta con la svalutazione media dell’euro che è stata dell’1.05% annuo durante il periodo. Il rapporto di CREA è comunque relativo agli “esempi” di valorizzazione di vigneti specifici e quindi su questo ci dedichiamo nel resto del post.

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Conegliano Valdobbiadene DOCG Prosecco Superiore – vendite e esportazioni 2019

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Fonte: inumeridelvino.it su dati del CONSORZIO TUTELA DEL VINO CONEGLIANO VALDOBBIADENE PROSECCO

La notizia principale del rapporto 2020 (con dati 2019) è certamente l’ottima performance del Conegliano Valdobbiadene alla pandemia, con un numero di certificazioni (che poi indicano le vendite) soltanto di poco inferiore a quello del 2019 (-1%) a tutto Novembre, sostenuto dalla ripresa del mercato italiano (+7% a tutto ottobre 2020) che come vedremo dal post era calato nel 2019. Ma proprio del 2019 siamo qui a parlare oggi. Un anno strano per il Prosecco superiore, fatto di forti volatilità tra mercati e con una chiusura a +2% per i volumi e +1% per il valore. Questi 90 (+2) milioni di bottiglie e 525 milioni di euro sono la continuazione di una linea di crescita che tende ad appiattirsi dal 2016 a questa parte. Come dicevamo le vendite italiane sono state giù del 6-7% nel 2019 e secondo il consorzio ciò è il risultato della strategia di favorire le esportazioni, per cercare delle destinazioni più profittevoli per il prodotto. Può darsi che sia vero, ma se guardo questi numeri io vedo soltanto un mercato estero in fortissima crescita, il Regno Unito (+83% euro, bottiglie raddoppiate). Vedo anche che se faccio la divisione tra valore e volumi nel Regno Unito si è venduto a 4.94 euro a bottiglia, mentre in Italia si vende a 6 euro a bottiglia (ma forse il prodotto è differente). Mi fermo qui. Passiamo al commento dei dati.

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Germania – produzione vino e superfici vitate 2019

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Dopo un anno glorioso come lo è stato il 2018 per i volumi produttivi di vino, nel 2019 anche la Germania è rientrata nei ranghi e ha prodotto circa 8.2 milioni di ettolitri di vino, non soltanto -20% sul 2018 ma anche circa il 9% sotto la media degli ultimi anni. Continua il graduale spostamento verso i vini bianchi, visibile sia nei dati produttivi che nell’evoluzione del vigneto, del quale potete apprezzare una rappresentazione di lungo termine animata qui sopra, costruita sui dati che il German Wine Institute diligentemente pubblica (verso il mese di ottobre) sul suo sito. Il Riesling continua a guadagnare quote, ma crescono anche la produzione dei Pinot (Bianco e Grigio) e “dalle retrovie” cominciano ad apparire nelle statistiche lo Chardonnay e il Sauvignon Blanc. Nei vitigni rossi, quasi tutto in calo salvo che per il Pinot Nero, che però non cresce. È il frutto del cambiamento “strutturale” del settore del vino, che vede una crescente consumo di vino bianco, più adatto ai nuovi stili di consumo e a preparazioni alimentari che sempre di più si stanno adattando a stili di vita più sedentari. Passiamo all’analisi dei dati.

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Mondodelvino – risultati 2019

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Mondodelvino ha riportato un deciso miglioramento dei risultati economici nel corso del 2019, in parte grazie all’assenza di componenti straordinarie negative e ha messo ordine alla struttura finanziaria attraverso l’emissione di un minibond di 15 milioni di euro. Per riassumere, nel 2019 le vendite sono cresciute del 4% a 111 milioni, margine operativo lordo tocca il 10% del fatturato, il livello più elevato degli ultimi 5 anni che abbiamo sotto osservazione e il bilancio chiude con un utile di 2.4 milioni, contro il pareggio del 2018, cui contribuiscono in modo sostanzioso il calo degli oneri finanziari (con perdite su cambi che si sono trasformati in utili su cambi, per uno scostamento anno su anno di oltre 1.5 milioni di euro) e anche il fatto che quasi tutti gli utili quest’anno sono di competenza della capogruppo e non delle minoranze. Vi invito infatti a guardare il grafico all’interno del post dove potete apprezzare quanto sia complicata la struttura del gruppo. Nel 2019 il peso dei cosiddetti “interessi di minoranza” cioè la quota parte di chi partecipa alle imprese del gruppo senza controllarle sia scesa in modo radicale sia a livello di utili (zero contro 2.4 milioni trattenuti dalla capogruppo) che a livello di patrimonio (2.2 milioni contro 8.7 del 2018, cui fanno fronte 19 milioni di patrimonio della capogruppo). Quindi, risultati migliori, e anche investimenti più elevati degli anni scorsi che in realtà determinano un leggero incremento del debito. Per quanto riguarda il 2020, dai dati dei primi mesi Mondodelvino ha fornito un quadro rassicurante con una tenuta sostanziale delle vendite. Passiamo ai dati.

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Germania – mercato e consumi di vino – aggiornamento 2019

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Il mercato e i consumi di vino e di alcolici in Germania segue l’andamento mondiale del “bere meno ma bere meglio” e lo spostamento del modello di consumo da un prodotto collegato all’alimentazione durante i pasti al “fuori casa”. Si osserva quindi un costante calo dei consumi, recensito anche nel 2019 dal Deutsches Weininstitut GmbH. Per quanto riguarda il vino, i tedeschi nel 2019 ne hanno consumato 23.5 litri, compresi 3.4 di spumante, ormai il 5-6% in meno del picco raggiunto qualche anno fa di 25 litri. Succede più o meno la stessa cosa in termini di valore che vedete replicato qui sopra in maniera dinamica grazie a Fluorish. La spesa dei tedeschi nel 2019 per il vino è calata dell’1% a 4.5 miliardi nell’ambito di un incremento molto leggero della spesa in generale per gli alcolici, 13.5 miliardi di euro, dove a guadagnare terreno sono gli aperitivi e i superalcolici. Entrando più nel dettaglio del consumo di vino, le statistiche forniscono alcuni dati discordanti con le tendenze del passato: nel 2019 i tedeschi sono tornati sui vini rossi, che erano in calo nel mix delle loro scelte da diversi anni, soprattutto per quanto riguarda il consumo di prodotti locali. Passiamo all’analisi dei dati.

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