L’indebitamento finanziario delle principali aziende vinicole e’ continuato a crescere nel 2008. Il totale delle prime aziende italiane e’ salito da 962 milioni a 1069 milioni di euro. Se mettiamo questo numero contro il fatturato cumulato*, che invece e’ calato, possiamo facilmente intravedere un forte deterioramento dei rapporto: il debito e’ salito dal 44% al 50% del fatturato, il massimo da quando guardiamo a queste statistiche. In realta’, pero’, quando si guarda alla solidita’ patrimoniale il quadro non e’ cambiato. Come mai? Semplicemente perche’ molte di queste aziende hanno approfittato dell’opportunita’ di rivalutare gli attivi per ottenere degli sgravi fiscali nel futuro. Quindi, il rapporto debito/patrimonio e’ rimasto 1:1 come e’ stato per tutti gli anni in cui abbiamo guardato a questa statistica. Chi sono le aziende piu’ virtuose e meno virtuose? Beh, se guardiamo al rapporto tra debito e utili generati il deterioramento maggiore e’ quello del GIV, di Ruffino e di CAVIT. Invece, ci sono alcune aziende per cui il debito era a livello preoccupante come Gancia, Giordano e Zonin che hanno sensibilmente migliorato.
* usiamo il fatturato e non il MOL perche’ le cooperative non hanno risultati economici cumulabili con quelle della altre aziende.