Importazioni mondiali di vini spumanti – aggiornamento 2016

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Nota: I dati qui raccolti rappresentano oltre 100 paesi e sono un quadro ormai quasi definitivo, fatto “bottom-up” quindi prendendo la somma delle importazioni dei singoli paesi. Fonte: UN Comtrade

La stabilità dell’euro/dollaro ha ridato coerenza ai dati del trade mondiale di spumanti nel 2016 nelle diverse valute L’incremento delle importazioni di spumante nel 2016 è stato del 3% a 5.75 miliardi di dollari o 5.2 miliardi di euro (come per l’anno scorso il dato calcolato dalle dichiarazioni di export è leggermente superiore, circa 5.98 miliardi di dollari). Gli importatori in crescita a doppia cifra sono gli USA, che superano il miliardo di euro di import, il Giappone che è il terzo mercato mondiale per la categoria e, partendo da valori molto più limitati, la Russia, dove però il dato 2016 rappresenta il primo numero positivo dopo due anni di forte calo. Dall’altra parte, e non è una sorpresa, troviamo il Regno Unito, -5%, ma anche Singapore (-8%) o il Belgio (-4%). Passiamo all’analisi dei dati.

  • Con qualche piccola rettifica per “recuperare” i dati dei paesi mancanti ancora all’appello (circa l’1% del totale) arriviamo a un dato di 5.2 miliardi di euro di importazioni di spumante nel mondo nel 2016, o 5.75 miliardi di dollari, con una crescita del 3% sul 2015 e, se visto in Euro, un trend quinquennale del 7% annuo (2% in dollari).
  • L’esercizio sui volumi è decisamente più complesso, sia perché molti numeri sono stimati, ma anche perché il problema della coerenza tra il dato import e export è più stringente. La stima che facciamo qui è che i volumi siano cresciuti più velocemente, a un ritmo del 7% circa a 8.2 milioni di ettolitri, trainati dal Regno Unito, +13% a 1.54 milioni di ettolitri che invece rappresenta un fattore negativo dal punto di vista del valore.
  • Passando più nei dettagli, il principaler mercato per i vini spumanti è quello USA, che ha importato per poco più di 1 miliardo di euro un volume di circa 1.1 milioni di ettolitri. La crescita del mercato USA negli ultimi 5 anni è a doppia cifra sia in termini di valore (in Euro, altrimenti +7% in dollari) che in volume (+10%).
  • Il secondo mercato è il Regno Unito, che però cala del 5% a 800 milioni di euro, riportandosi in una via di mezzo tra il 2014 e il 2015. Gli inglesi restano leader nei volumi, come abbiamo notato poco sopra. Il terzo mercato è il Giappone con 440 milioni di euro e una crescita superiore al 10%, sia nel 2016 che nell’ultimo quinquennio. I Giapponesi consumano molto Champagne, come si può notare dal prezzo mix assai elevato di oltre 12 euro al litro. Viene poi la Germania che si riporta a ridosso di 400 milioni di euro dopo 4-5 anni di declino, e Singapore a 250 milioni di euro circa, in calo dell’8% (probabilmente legato a un cambiamento dei flussi di trading). Anche il Belgio è calato nel 2016 del 4%, dopo un dato già negativo del 2015.
  • Si stabilizza invece il mercato svizzero, dopo diversi anni di crescita costante, a 167 milioni di euro.
  • Vi lascio alle numerose tabelle del post.
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Fondatore e redattore de I numeri del vino. Analista finanziario.

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