
OIV ha recentemente pubblicato un rapporto dettagliato sul mercato e sulla produzione di vini spumanti nel mondo, che riportiamo in questo post preNatalizio, particolarmente indicato visto il periodo. Secondo il rapporto, gli spumanti rappresentano una fetta inferiore al 10% della produzione e del commercio globale, ma sono una categoria decisamente in crescita. Interpolando i dati del rapporto, troviamo una crescita dei consumi media tra il 2002 e il 2013 di circa 0.8-0.9 milioni di ettolitri annui, per un consumo che ha raggiunto i 15.4 milioni di ettolitri nel 2013. Dieci di questi 15 milioni sono concentrati in 5 mercati: Germania, Francia, Russia, Stati Uniti e Italia. Con dinamiche diverse, come ben sapete: alla crescita forte degli USA e della Russia si contrappone il declino dell’Italia. Confrontando poi i dati di produzione con quelli di consumo si possono fare delle bilance commerciali degli spumanti. Come immaginerete, Italia, Francia e Spagna sono i tre grandi esportatori netti mondiali… entriamo nel dettaglio dei numeri.

- OIV stima una produzione 2013 di spumante di 17.6 milioni di ettolitri nel mondo, record storico per il prodotto, rispetto a un valore tra 15 e 16 milioni degli ultimi 10 anni. Il maggiore produttore in volume resta la Francia con 3.5 milioni di ettolitri, seguita dall’Italia a 3.2, poi viene la Germania a 2.6 miloni e la Spagna a 1.8 milioni di ettolitri. Tutto “immaginabile” fin qui. Dopo la Spagna, gli 1.7 milioni di ettolitri prodotti in Russia sono invece una nuova informazione.
- Il consumo è molto disassato rispetto alla produzione. Su questo abbiamo dati molto più dettagliati come potete apprezzare dalla tabella. Il principale mercato è la Germania, con 3.1 milioni di ettolitri e un livello piuttosto altalenante negli anni, comunque stabile. Il secondo mercato è la Francia, dove OIV stima un consumo di 2.1 milioni di ettolitri (nella tabella di OIV ci deve essere un problemino perché il dato 2012 è chiaramente sbagliato…), con una crescita annua dall’anno di partenza del 3% circa, anche questa da prendere con le molle.
- Poi viene il mercato russo con 2.1 milioni di ettolitri, quello USA con 1.6 milioni e l’Italia con 1.2 milioni di ettolitri. Secondo questa tabella l’Italia è l’unico mercato con un calo strutturale dei consumi.
- Infine, è interessante fare una specie di bilancia commerciale degli spumanti. L’Italia in questo senso è il principale esportatore netto, inteso come differenza tra i produzione e consumo, con circa 2 milioni di ettolitri di saldo positivo. Dopo l’Italia viene Francia e Spagna con 1.5 e 1.4 milioni di ettolitri rispettivamente. Dall’altra parte, il paese meno autosufficiente dal punto di vista degli spumanti sono gli USA, che importano circa 0.7 milioni di ettolitri annui, seguiti dalla Germania con 0.5 milioni (pochi, rispetto al dato di consumo che abbiamo visto essere superiore a 3 milioni) e dalla Russia con 0.4 milioni di importazioni nette.



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