Banfi – risultati e analisi bilancio 2010

nessun commento


Il 2010 di Banfi ha visto un graduale miglioramento del fatturato, che si e’ riportato sul livello del 2008, ma non ancora dei margini, che restano a mezza via. Di conseguenza, Banfi non e’ riuscita a tornare all’utile ma ha registrato ancora una leggerissima perdita. Rispetto agli scorsi anni, continuano a calare gli investimenti (a fronte del completamento di importanti progetti sia lato cantina che hospitality) e quindi il debito scende e i parametri finanziari mostrano dei significativi miglioramenti. Nel 2011 gli amministratori si aspettano un ulteriore miglioramento dei conti, guidato dalla crescita delle vendite. Data la “velocita’” di uscita dalla crisi e’ pensabile che prima di ritornare sui livell di vendite e utili del passato (2007) ci vorranno pero’ ancora un paio di anni.



Le vendite sono salite da 49 a 55 milioni, +12.7%, supportate da una forte crescita in Europa (Italia inclusa), che sale del 17% a 29 milioni, mentre il mercato americano e’ cresciuto soltanto del 5% a 19 milioni. In prospettiva storica, le vendite di Banfi sono ancora il 20% al di sotto del picco di quasi 70 milioni del 2007. Le vendite “mancanti” sono soprattutto concentrate nel mercato nord americano, dove l’azienda ha perso dal massimo storico circa 10 milioni di vendite.

A differenza della maggior parte dei risultati che stiamo analizzando, il miglioramento del margine e’ soprattutto legato alla gestione del personale (stabili gli stipendi, scendono quindi dal 22% al 20% delle vendite) e dei costi esterni (dal 25% al 24%), quando invece i costi per gli acquisti sono rimasti stabili al 45% delle vendite. Di conseguenza, il MOL risale dal minimo storico di 4.3 milioni a 6.8 milioni (+56%) con un guadagno di 3 punti nel margine, dal 9% al 12%. Di nuovo, la media del 20% circa del 2004-07 e’ ancora lontana. Sotto il MOL, il calo degli investimenti degli ultimi 2-3 anni si sta riverberando sugli ammortamenti, che scendono. Banfi sta investendo circa 2-2.5 milioni all’anno contro ammortamenti di oltre 7 milioni. L’utile operativo resta quindi negativo per circa 0.7 milioni di euro, mentre la perdita netta si riduce da 4 a 1 milione.

Le notizie migliori vengono dal lato finanziario. Banfi ha generato cassa nel 2011 per circa 4 milioni di euro, che sono andati tutti a ripagare il debito (niente dividendi per gli azionisti). L’indebitamento scende da 34 a 30 milioni di euro, con un capitale investito che passa da 136 a 131 milioni. Il rapporto debito/MOL resta superiore a 4 volte, ma c’e’ da considerare che Banfi ha una dotazione di attivi di tutto rispetto, con un valore di libro di terreni e fabbricati di 31 milioni e impianti per 22 milioni. Con un capitale circolante di 50 milioni e un debito di 30 milioni, la struttura finanziaria e’ solida.

Il ritorno sul capitale ancora manca: la perdita operativa e la perdita netta comportano un valore leggermente negativo di 0.5% per il ritorno sul capitale, mentre il ROE, se rettificato per le componenti straordinarie e’ sostanzialmente a zero.





Print Friendly, PDF & Email
Fondatore e redattore de I numeri del vino. Analista finanziario.

Lascia un commento

XHTML: Puoi usare questi tag: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>