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OIV ha prodotto con qualche settimana di ritardo un aggiornamento sulla produzione mondiale di vino 2019, che contiene qualche variazione e aggiornamento. Nel complesso la vendemmia 2019 si conferma leggermente sotto la media storica: secondo OIV 260 milioni di ettolitri, correggendo il dato italiano con quello ISTAT, circa 263 milioni di ettolitri, contro una media storica di 267 milioni di ettolitri calcolata sugli ultimi 10 anni. L’Italia si conferma il maggior produttore mondiale, con una “quota di mercato” nell’ordine del 19%, superiore alla media storica degli ultimi 10 anni del 17%. Il bilanciamento produttivo vecchio mondo contro nuovo mondo resta invece bilanciato su un 58/42% nel 2019 contro un 60/40% del 2018 e marginalmente sotto il 59/41% medio storico. Un dato interessante che meriterebbe approfondimenti è quello sulla Cina, che secondo OIV ha subito un ulteriore calo della produzione, da 9.3 a 8.3 milioni di ettolitri tra il 2018 e 2019, ben sotto la media storica di 11-12 milioni di ettolitri (dato soggetto a continue revisioni). Tra i grandi paesi produttori, la Spagna ha avuto una vendemmia del 10% sotto la media storica. Passiamo a commentare i dati.
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- La produzione di vino nel mondo 2019 è prevista calare dell’11% rispetto al 2018 e del 4% sotto la media storica per un volume di 260 milioni di ettolitri. Se correggiamo il dato italiano saliamo a circa 262-263 milioni di ettolitri, il che implica un calo del 10% circa e un gap molto marginale rispetto alle medie storiche (2%).
- Non ci soffermiamo sull’Italia che rappresenta il 19% della produzione mondiale nel 2019, contro il 17% storico, per concentrarci sugli altri dati.
- La Francia rappresenta il 17% della produzione mondiale. I 42 milioni di ettolitri sono in calo del 14% sul 2018 e del 5% sotto la media storica.
- Il terzo produttore, la Spagna secondo OIV produce 33.5 milioni di ettolitri (il 14% della produzione mondiale), il 25% in meno del 2018 e il 10% sotto la media storica.
- Fuori dall’Italia il dato che salta all’occhio è l’ulteriore calo della produzione cinese, a 8.3 milioni di ettolitri, -11% e il 29% sotto la media storica. Il rapporto OIV menziona problemi climatici, scarsa produttività, competizione di vini importati ma anche diversi dubbi sulla veridicità dei dati pubblicati dalle autorità locali, soggetti a continue revisioni.
- Dopo gli USA con 24 milioni di ettolitri (-2% ma il 9% sopra la media storica) troviamo l’Argentina con 13 milioni di ettolitri e poi Australia e Cile con 12 milioni ciascuno. Tra questi, il dato migliore in prospettiva storica è sicuramente quello del Cile, nonostante il calo dell’8% rispetto all’anno precedente.
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