La classifica dei grandi marchi di vino nel mondo Liv-Ex – aggiornamento 2018

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Sempre più Borgogna è meno Bordeaux (che resta pur sempre il riferimento principale) è la conclusione dell’analisi dei top brand mondiali del vino condotta come ogni anno da Liv-Ex in collaborazione con Power Brand. C’è però anche spazio per noi: i marchi italiani nella classifica raggiungono quota 10 sui 100 totali, un livello mai raggiunto prima. Sono anche sorpreso e contento che figuri per la prima volta il marchio dei “Produttori del Barbaresco” al numero 87 della classifica di quest’anno. A dominare la classifica come nuovo entrante è Leroy, il cui prezzo è cresciuto del 58% nel 2018. Insieme a DRC (terzo), Armand Rousseau (settimo) e Coche Dury (nono), sono ormai 4 i vini di borgogna nella top 10 del vino mondiale. Storicamente non erano più di uno-due, con la costante presenza del solo DRC. Nel complesso dunque meno Bordeaux (45 delle 100 etichette, mai così poche), più Borgogna (29 etichette) e un pochino più di Italia (10 etichette), anche se per vedere il primo dei nostri bisogna scorrere fino alla posizione numero 27, Gaja. I prezzi dei vini di alta qualità, qui classificati in base al prezzo, ai vini trattati e alla loro performance, sono strutturalmente in crescita. In media in questa classifica 2018 il prezzo sale del 14%, dopo il +16% del 2017 e il +14% del 2016. Si tratta di una performance eccezionale, dopo i due anni difficili del 2014-15. Passiamo a una breve analisi dei dati.

  • I primi 100 brand del vino mondiale hanno avuto come dicevamo un andamento di prezzi molto positivo nel 2018, con un incremento medio del 14%. La performance migliore è quella dei vini di Borgogna, +23% a un prezzo medio per i 29 marchi rappresentati di 4065 sterline per cassa. I 45 vini di Bordeaux rappresentati hanno registrato un +9% con un prezzo medio di 2728 sterline, mentre i vini italiani, come dicevamo 10, hanno segnato un +13% con un prezzo medio di 1550 sterline per cassa.
  • È stabile la rappresentanza di Champagne: 7 marchi con un prezzo medio di 1979 sterline, +14%. Resta invece sempre leggermente sottotono la performance dei vini del Rodano, +7%, 1830 sterline.
  • La leadership è di Leroy in Borgogna, seguito da Lafite Rothschild e poi DRC. Primo vino non francese è Opus One, al posto 15 della classifica, poi Penfolds al numero 21 e Gaja al 27.
  • Per quanto riguarda i nostri vini, mai così numerosi, il primo nel 2018 è Gaja al posto 27, con 50 vini trattati, un incremento del 12% a 932 sterline per cassa. Segue al 29esimo posto Sassicaia con 25 annata trattate e un prezzo medio di 1282 sterline (+8%).
  • Vi allego anche una tabella interessante che vi mostra la posizione storica dei vini italiani nella classifica Liv-ex. Come vedete i tre marchi sempre presenti sono Sassicaia, Ornellaia e Masseto. Di questi tre, il vino con la posizione media più alta è Sassicaia (media 27esimo). Ci sono poi altri tre marchi, Solaia, Gaja e Tignanello che dal 2010 a questa parte sono mancati soltanto una volta.
  • Vi lascio alle tabelle e vi auguro buona lettura.
Se siete arrivati fin qui…
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Fondatore e redattore de I numeri del vino. Analista finanziario.

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