La classifica dei grandi marchi di vino nel mondo Liv-Ex – aggiornamento 2016

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“Quando il gatto non c’è, i topi ballano”… ma ora il gatto è tornato. Potrebbe essere questo il proverbio che si addice a descrivere l’andamento della classifica Livex appena compilato, che come vi ricordo rappresenta un ranking dei marchi di vini di alta qualità in base al loro valore, all’andamento della loro quotazione e anche al volume di scambi generato presso la piattaforma Livex. Il gatto sono i vini francesi, e quelli di Bordeaux in particolare, mentre i topi sono i vini del resto del mondo, italiani e tutti gli altri. E’ vero come qualcuno dice che nove di questi cento vini sono italiani contro i sette dello scorso anno, ma è anche vero che il primo italiano del 2016 è il numero 47, Gaja, mentre lo scorso anno avevamo il Sassicaia al numero 27 e il Tignanello al numero 45 e l’anno prima ancora avevamo tre vini nei primi 20 del ranking. Il risultato non è un demerito per i nostri vini, la cui quotazione media è cresciuta comunque del 10%, ma del forte rimbalzo delle quotazioni dei vini di Bordeaux, +17%, che chiaramente per volumi battono tutti. Quali sono dunque i primi vini del mondo nel 2016? Lafite Rothschild, Mouton Rothschild e Margaux. Dei primi 20 vini, 18 sono di Bordeaux e solo due sono di Borgogna. Il primo non francese è al n.33 ed è Opus One. Oltre ai 9 italiani, solo altri sei vini sono extra Francia. Dominio assoluto. Andiamo a leggere qualche numero insieme (alla fine trovate la classifica completa).

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  • I primi vini in classifica li avete visti. I prezzi dei primi tre classificati di cui sopra sono cresciuti del 25% circa, sopra la media del 14% circa del campione, con 40-50 tipologie trattate (qui si tratta di annate), contro la media del resto del campione di 20 referenze.
  • Passando ai vini italiani, il primo in classifica è il numero 47, Gaja, con un prezzo per cassa di 1126 sterline, una crescita del 3% delle quotazioni e 31 vini trattati. Masseto viene al 51esimo posto, 4619 euro per cassa, +4% e 13 referenze trattate. Terzo, in forte calo rispetto agli scorsi anni, Sassicaia, 55esimo con 481 sterline per cassa, +6% e 20 referenze trattate. Da questi numeri potete già valutare come il prezzo dei vini italiani sia cresciuto meno della media (10% contro 14%). A “battere” la media, Giacomo Conterno, +24%, 2400 sterline per cassa (ma solo 7 referenze trattate) e al 91esimo posto Petrolo, +21% con 257 sterline per cassa.
  • Come dicevamo i vini francesi dominano. Il primo vini di Borgogna resta DRC, 18141 sterline per cassa, ben 75 referenze trattate, +27%. Si classifica al sesto posto, unico non Bordeaux dei primi 10. Champagne: trentesimo Moet & Chandon, 1066 sterline per cassa, +9%, 29 referenze trattate. Rodano: primo in classifica Guigal, 31esimo, 1721 sterline per cassa, +4%, 49 referenze trattate.
  • Fuori dalla Francia e dall’Italia, due vini americani, Opus One (33esimo) e Screeaming Eagle (69esimo), uno spagnolo Vega Sicilia (34esimo) e tre australiani: Penfolds (38esimo), Henschke (79) e Dominus (89)
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Fondatore e redattore de I numeri del vino. Analista finanziario.

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