Indebitamento e leva delle principali aziende vinicole – dati 2011, MBRes

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Eccoci alla terza e ultima puntata delle classifiche delle principali aziende 2011 come pubblicate dal rapporto Mediobanca sulle principali aziende italiane. Oggi ci occupiamo del debito, con le solite avvertenze: talvolta i numeri qui riportati non sono esattamente in linea con quelli dei bilanci perchè sono censiti da una azienda indipendente; seconda avvertenza, quest’anno manca Giordano. Partiamo dalla fine, cioè dalle conclusioni: (1) le principali aziende italiane sono in fase di “deleveraging”, cioè di riduzione della leva finanziaria. Come ben sapete il costo del debito sta salendo in modo vigoroso una volta che le linee di finanziamento devono essere rinnovate, a causa dell’aumento rischio percepito dell’Italia. Questo, oltre al completamento di grandi piani di investimento di alcune grandi aziende, ha consentito una riduzione leggera del debito, soprattutto in corrispondenza di un quadro, visto nei post precedenti, di una crescita degli utili. Il debito di questo campione di aziende è sceso da 927 milioni a 923 milioni. (2) Il calo del debito è stato concentrato tra le grandi cooperative, mentre le aziende hanno ancora visto un leggero incremento. (3) i rapporti di debito su patrionio, su valore aggiunto e su fatturato puntano tutti a un miglioramento rispetto allo scorso anno, sia per le aziende che per le cooperative. (4) Se guardiamo alle singole aziende, le aziende che hanno ridotto maggiormente il debito rispetto al 2010 sono state GIV, Antinori, CAVIRO, Ruffino, Frescobaldi, Banfi, CAVIT, Cantina di Soave e CEVICO. Dall’altra parte, le aziende che hanno incrementato i debiti sono state Cantine Riunite, Santa Margherita, Gancia, Zonin, Botter e Martini. Quest’ultima merita un discorso a parte visto che ci deve essere stata un’operazione straordinaria per far crescere artificialmente il debito. Andiamo nei numeri in maggiore dettaglio.

  • Dicevamo che i debiti sono calati in total da 927 a 923 milioni. Ciò si confronta con un incremento delle vendite da 1.9 a 2.1 miliardi di euro. Quindi, il settore nel suo insieme sta continuando a ridurre l’esposizione debitoria, con un trend sostanzialmente immutato che è partito nel 2008. Mancano opportunità di investimento? Può darsi. Il debito era troppo alto prima e quindi doveva calare, anche rispetto a quello che abbiamo scritto sopra? Di nuovo, può essere una buona spiegazione.
  • Nel segmento delle aziende, il debito sale leggermente da 548 a 555 milioni di euro, ma viaggia ben sotto il picco di oltre 620 milioni del 2008. Tutti i rapporti sono in miglioramento o stabili, come vedete dal grafico. Il rapporto debito su patrimonio resta al 58%, il rapporto debito su valore aggiunto scende da 1.81 a 1.76.
  • Nel segmento delle cooperative il debito scende da 379 a 368 milioni. Nel segmento delle cooperative è più difficile dare giudizi di congruità del debito. Se confrontato al fatturato, possiamo dire che il rapporto è migliorato da 0.46 a 0.42 (contro dei picchi di 0.47-0.48).
  • Passando alle classifiche per azienda, la più indebitata resta la cooperativa Mezzacorona con 165 milioni, seguita da GIV con 143 milioni (in calo di 9 milioni) e Antinori (100 milioni, -12 milioni). Gli incrementi più significativi di debito sono quelli di Martini (che deve aver portato a termine un’operazione di incremento della leva finanziaria), Santa Margherita e Cantine Riunite/CIV.

 

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Fondatore e redattore de I numeri del vino. Analista finanziario.

2 Commenti su “Indebitamento e leva delle principali aziende vinicole – dati 2011, MBRes”

  • » Il debito del vino trentino

    […] italiana. Un approfondimento basato sul report diffuso da Mediobanca Research. Rinvio alla lettura dell’intero post firmato da Marco Baccaglio. E mi limito ad esporre qui brevemente i numeri riguardanti i due grandi gruppi cooperativi […]

  • WineWebNews 19 novembre 2012 Il wine writer è morto? Parola di Andrew Jefford | Blog di Vino al Vino

    […] Come va l’indebitamento nelle principali aziende vinicole italiane? Puntuale analisi del wine blogger e analista finanziario Marco Baccaglio, sul suo ottimo blog I numeri del vino, sull’andamento dell’indebitamento delle più importanti aziende vinicole italiane. Come scrive Baccaglio “le principali aziende italiane sono in fase di “deleveraging”, cioè di riduzione della leva finanziaria. Come ben sapete il costo del debito sta salendo in modo vigoroso una volta che le linee di finanziamento devono essere rinnovate, a causa dell’aumento rischio percepito dell’Italia. Questo, oltre al completamento di grandi piani di investimento di alcune grandi aziende, ha consentito una riduzione leggera del debito, soprattutto in corrispondenza di un quadro, visto nei post precedenti, di una crescita degli utili. Il debito di questo campione di aziende è sceso da 927 milioni a 923 milioni”. Inoltre Baccaglio annota che “il calo del debito è stato concentrato tra le grandi cooperative, mentre le aziende hanno ancora visto un leggero incremento. Se guardiamo alle singole aziende, le aziende che hanno ridotto maggiormente il debito rispetto al 2010 sono state GIV, Antinori, CAVIRO, Ruffino, Frescobaldi, Banfi, CAVIT, Cantina di Soave e CEVICO. Dall’altra parte, le aziende che hanno incrementato i debiti sono state Cantine Riunite, Santa Margherita, Gancia, Zonin, Botter e Martini”. Infine, “passando alle classifiche per azienda, la più indebitata resta la cooperativa Mezzacorona con 165 milioni, seguita da GIV con 143 milioni (in calo di 9 milioni) e Antinori (100 milioni, -12 milioni). Gli incrementi più significativi di debito sono quelli di Martini (che deve aver portato a termine un’operazione di incremento della leva finanziaria), Santa Margherita e Cantine Riunite/CIV.”. Leggete qui […]

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