Mercati e consumo


Vendite al dettaglio di vino nel Regno Unito – aggiornamento 2007-08

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Oggi commentiamo i dati pubblicati da Off Licence News sul mercato del vino inglese al dettaglio. I numeri fanno riferimento ai 12 mesi terminati a giugno 2008 e mostrano ancora un mercato in sviluppo, per circa il 5%, a un valore di 4.7 miliardi di sterline. Come vedremo nel post, questo andamento e’ stato piu’ positivo per le grandi catene di distribuzione e per i negozi indipendenti (a ulteriore riprova di quanto si diceva giorni fa sulle enoteche a proposito dei dati francesi). Come noteremo, per quanto il mercato inglese resti dominato dal vino australiano, francese e inglese, i prodotti italiani sembrano farsi largo, mantenendo comunque un posizionamento medio di fascia bassa tra le varie nazioni. Insieme al vino italiano, il prodotto cileno e quello della Nuova Zelanda sono quelli che crescono in modo maggiore.


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Elasticita' della domanda di vino: dati per nazione ed evoluzione nel tempo – studio AAWE

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Torniamo sull’argomento dell’elasticita’ della domanda del vino con uno studio di James Fogarty che e’ stato pubblicato su AAWE e che fa una specie di riassunto degli studi condotti sino ad oggi e li rielabora cercando di mettere a confronto il vino, la birra e gli spirits sia rispetto ai diversi paesi che nel tempo. In altre parole, lo studio cerca di comprendere come il comportamento dei consumatori nei confronti delle bevande alcoliche e’ cambiato nel tempo. Quali sono le conclusioni? (1) che la birra mostra una elasticita’ minore del vino e degli spirits sia a variazioni del reddito che al suo stesso prezzo; (2) riguardo al vino, che la domanda non sembra essere particolarmente influenzata dal prezzo in Francia, Giappone e Germania, mentre lo e’ molto di piu’ in Italia e Spagna; (3) che la domanda di vino e’ molto influenzata dall’andamento dell’economia nei paesi anglosassoni, relativamente di meno in Europa e quasi per niente in Spagna; (4) lo studio rispetto al tempo mostra che la domanda di vino e’ diventata sempre piu’ sensibile al reddito fino agli anni 60 per poi cominciare a scendere. Si stima che nei prossimi anni il vino possa diventare un prodotto sempre piu’ “anticiclico”; (5) al contrario, si stima che la domanda di vino diventi piu’ elastica al prezzo, seguendo la tendenza iniziata negli anni 50, questo perche’ (secondo lo studio) il vino tende ad avere sempre piu’ alternative di consumo.


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Franciacorta – dati di vendita 2007 e 2008

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Lo spumante Franciacorta sta battendo ogni anno il suo record precedente di vendita. I primi dati forniti dal consorzio parlano di 9.7 milioni di bottiglie vendute nel 2008, cioe’ il 16% in piu’ dello scorso anno. Questo progresso e’ tanto piu’ importante quando lo si guarda in prospettiva, considerando che e’ ormai il settimo anno di crescita oltre il 10%. Ma e’ anche importante segnalare che tutte le categorie di prodotto (saten e rose oltre al Franciacorta normale) stanno andando bene (almeno fino al 2007) e che tutta questa crescita viene da un incremento delle superfici vitate, e non da un incremento delle rese (come sta accadendo nella Champagne, dove le rese sono del 30% superiori), il che dovrebbe consentire al prodotto di mantenere una buona qualita’ (salvo allargare la produzione in zone meno vocate). Putroppo, il consorzio non ci ha fornito i dati per area geografica. Le quote di mercato del Franciacorta sembrerebbero e quindi, al pari di quelle del Prosecco, essere in deciso aumento. Inoltre, il successo delle categorie di prodotto non strettamente collegate ai festeggiamenti potrebbe contribuire a “slegare il consumo” dello spumante Franciacorta dalle festivita’.


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Vendite di spumanti al dettaglio, segmentazione e caratteristiche – dati IRI 2007

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I dati IRI Infoscan ci consentono di analizzare l’andamento delle principali categorie di spumante in Italia nel 2007. Secondo ISMEA-ACNielsen, le vendite al dettaglio di spumanti erano cresciute nel 2007 del 5%. Il dato di IRI e’ sostanzialmente allineato, dato che da un lato si parla di un aumento del 2.4% delle vendite nella distribuzione moderna, dall’altro ci troviamo con un +7.4% per quanto riguarda il canale dei grossisti. Il quadro che si trae da questi numeri e’ il seguente: (1) i prodotti piu’ dinamici sul mercato e’ il Prosecco e in generale i prodotti derivati dal metodo Charmat e vinificati secchi, che stanno ormai crescendo molto piu’ velocemente del metodo classico; (2) il mercato della distribuzione all’ingrosso tende ad essere piu’ concentrato della grande distribuzione moderna: i prodotti “secondari” hanno piu’ spazio; (3) gli spumanti italiani, soprattutto quelli dolci ma anche il metodo classico, continuano ad essere consumati prevalentemente in Dicembre e Gennaio.


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Il bilancio e le scorte di vino nell'Unione europea – aggiornamento 2007/08

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Fonte: Unione Europea
L’Unione Europea ha pubblicato un dossier completo con il bilancio delle campagne vinicole europee fino alla stagione 2007-08 (vendemmia 2007). Ho riclassificato tutti i numeri che potete scaricare in questo file allegato. Al fine di cogliere al meglio i dati, dovete considerare che gradualmente l’Unione europea si e’ allargata verso Est e questi numeri mostrano delle tendenze (soprattutto nei consumi) che sono chiaramente influenzate dall’aggiunta di nuovi paesi. Cosa ci mostrano questi dati? (1) che il bilancio del vino dell’unione e’ in buon equilibrio, grazie agli interventi regolamentari per distillare gli eccessi produttivi; (2) che l’ingresso dei nuovi paesi ha dato una nuova spinta ai consumi, senza portare significativi incrementi di produzione; (3) che il confronto tra produzione e consumo umano continua a mostrare uno sbilancio di circa 20m di ettolitri; (4) che la situazione delle rimanenze e’ sotto controllo, con circa 160m di ettolitri di vino a fine vendemmia 2007, ma pur sempre equivalenti a circa il 111% del consumo annuo (incluso usi industriali e senza import-export), rispetto al 130% raggiunto nella vendemmia 2004.


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