Il livello delle scorte di vino nell’Unione Europea – aggiornamento 2017

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Il post di oggi recupera e aggiorna dei dati che avevo lasciato per diversi anni relativi alle scorte di vino. La domanda è ovvia: siamo a fronteggiare un anno di produzione molto inferiore alla media, ci saranno problemi scarsità di prodotto? Mettendo insieme i pezzi del mosaico sembrerebbe che la situazione non sia così drammatica a guardare il livello delle scorte a inizio campagna 2017, in Europa pari a 171 milioni di ettolitri, il livello più elevato dal 2010 a questa parte. Però come abbiamo letto qualche settimana fa i prezzi della materia prima vino sono esplosi, soprattutto nella fascia bassa del mercato, il che significa che non è corretto fare di tutta l’erba un fascio. Infine, terzo pezzo del mosaico, abbiamo letto che in Europa si spendono ancora centinaia di milioni di euro ogni anno per tagliare gli eccessi produttivi (e di scorte) attraverso contributi alle vendemmie verdi, distillazioni e via dicendo. Quindi, forse la produzione scarsa del 2017/18 non va vista in modo totalmente negativo. I dati qui esposti mettono in luce una specie di “deriva” alla crescita delle scorte che si normalizzerà nel corso dell’anno. L’Italia in particolare detiene il 27% del vino immagazzinato a inizio campagna, contro il 32% della Francia. Le scorte italiane sono molto superiori alla media storica, con un margine che sembrerebbe piuttosto simile al deficit produttivo dell’ultima annata. Passiamo all’analisi dei dati con qualche considerazione sui singoli paesi.

  • Le scorte di vino in Europa hanno raggiunto quota 171 milioni di ettolitri, il livello più alto dal 2009/10. Ciò corrisponde a circa il 124% della produzione prevista per il 2018, contro un livello medio storico di circa il 105% negli ultimi 10 anni.
  • Detto in altri termini, ci sono circa 10 milioni di ettolitri di vino in più della media degli ultimi 10 anni immagazzinati, a fronte di un deficit produttivo di circa 20 milioni di ettolitri (circa 140 milioni di ettolitri previsti rispetto a 160 medi del decennio).
  • Il livello delle scorte appare piuttosto elevato rispetto alla storia recente in Italia, con 47 milioni di ettolitri rispetto a una media di circa 42 degli ultimi 10 anni (presumibilmente da collegare anche a due vendemmie 2015 e 2016 molto generose). Stante una produzione attesa di 39-40 milioni di ettolitri nel 2018 rispetto alla media di 46-47, la situazione non sembra drammatica.
  • La Francia detiene il livello più elevato di scorte in Europa, 54 milioni di ettolitri, ma tale valore non differisce dalla media storica di 53. Invece i francesi producono nel 2018 37 milioni di ettolitri (secondo OIV), 7 in meno della media storica. Ecco che la Francia potrebbe subire maggiormente la scarsa produzione, anche se storicamente i francesi hanno il maggior rapporto scorte/produzione in Europa.
  • La Spagna è in una situazione simile alla Francia, scorte in linea con la media storica e produzione a 33-34 milioni di ettolitri, circa il 10% inferiore alla media storica di 36-37. Anche per la Spagna, come per la Francia ci potrebbe essere un rischio deficit volumi più significativo.
  • Vi lascio a tabelloni e grafici!
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Fondatore e redattore de I numeri del vino. Analista finanziario.

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