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Mentre impazza la polemica sul sorpasso Francia-Italia nelle esportazioni in USA che commenteremo nei prossimi mesi, soffermiamoci oggi sulla performance esportativa dell’Italia fino ad Agosto, pubblicata giovedì scorso da ISTAT. I dati sono positivi (+8%) anche in questo mese poco significativo, tanto più che si confrontavano con un agosto 2016 particolarmente carico (+18%). Entrando nel particolare, continuano a essere molto forti i dati sugli spumanti (+16%), mentre cominciano a vedersi alcuni segnali di indebolimento sul mercato americano (solo +2% rispetto a un dato annuo ancora in crescita dell’8%), probabilmente anche legati al cambio. Gli USA non sono però l’unico mercato che mostra segni di indebolimento tra i nostri grandi bacini di esportazione. Infatti, come potete notare anche dal grafico sono i mercati “secondari” a tirare più di quelli principali. Nei primi 8 mesi dell’anno, a fronte di un incremento dell’export totale del 7.7% per 3.75 miliardi di euro, i primi 10 mercati (che contano per quasi 3 miliardi di euro) sono in crescita del 6%, mentre la “coda” di tutti gli altri mercati (750 milioni di euro) è in crescita del 14%. Direi una buona notizia: più diversificazione, meno rischio… Passiamo ai dati.

- Le esportazioni di agosto sono cresciute dell’8% a 421 milioni, portando il saldo da inizio anno a 3750 milioni di euro, con un tasso di crescita identico. Rispetto ai primi mesi dell’anno rallentano un po’ i vini in bottiglia, +4.4%, mentre sta riprendendo forza l’export di prodotti fermi in altri formati, +15%. Continua senza soste la crescita dei nostri spumanti, +16% anche in questo mese, con un ritmo simile ai mesi precedenti.
- Passando ai diversi mercati, gli USA in Agosto sono praticamente stabili (+2%), mentre la Germania subisce un brusco rallentamento (-5%) all’interno di un trend positivo del +3% circa. A compensare la debolezza di queste aree viene il recupero del Regno Unito, dove anche Agosto mostra una forte accelerazione (+15%), che porta il saldo dei primi 8 mesi a +8%. Svizzera, Canada, Francia e Svezia mostrano tutti dati da positivi a molto positivi. Soprattutto Canada e Francia sono mercati che crescono di oltre il 10%.
- Che cosa succede “sotto i primi 10” che noi normalmente mostriamo? Bene, finalmente nei primi 8 mesi l’undicesimo mercato si chiama Cina, 76 milioni contro gli 85 del decimo mercato e un andamento fortemente positivo (+24%), poi 75 milioni in Belgio dodicesimo mercato (+12%), 59 milioni in Russia quattordicesimo mercato (+48%), +80% in Brasile a 24 milioni di euro, ventesimo mercato, +25% in Messico con 22 milioni il 21esimo mercato. Senza dimenticarsi le repubbliche baltiche, che insieme fanno 35 milioni di euro e che crescono a un ritmo del 20%. Ecco, finalmente stanno tornando i “BRIC” a sostenere le esportazioni italiane!
- Un ultimo commento sugli spumanti, dove il Regno Unito ha avuto un ottimo mese, +26%. Va poi notato che lo spumante italiano sta ritornando gradualmente ai livelli pre crisi in Russi: le esportazioni sono in crescita del 35% quest’anno. Un buon segno, soprattutto perché il 52% del nostro spumante finisce in due mercati, Regno Unito e USA…
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